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IL PROGRAMMA DI GENOVA
Presso Palazzo Ducale a Genova, sono previste esposizioni fotografiche e multimediali, convegni e incontri con studiosi, occasione per un confronto multidisciplinare sui temi dell’abitazione e della riqualificazione edilizia, residenziale pubblica e sociale.
22 aprile ore 10 e 15
@ Punto di ritrovo 1, Via Pavese (presso il murales)
Complesso residenziale Pegli 3 “Le Lavatrici”, di Aldo Luigi Rizzo con A. Pino, Studio Mor e Sibilla; via Quasimodo, via Pavese, via Vittorini.
Evento a cura di: Antonio Lavarello
22 aprile, ore 10 e 15
@ Punto di ritrovo 2, ascensore pubblico di Via Dino Col
Quartieri INA-Casa Mura degli Angeli e Porta degli Angeli, di Robaldo Morozzo della Rocca, Luigi Carlo Daneri e altri; via San Bartolomeo del Fossato, Mura degli Angeli.
Evento a cura di: Gian Luca Porcile
Le “walking lectures” sono passeggiate guidate nei quartieri popolari di Prà, Quezzi Bernabò Brea e Mura degli Angeli, occasione di coinvolgimento delle comunità locali e di cittadini di ogni provenienza per un dialogo aperto sui temi del Festival.
Queste conferenze itineranti sono organizzate con l’ausilio di docenti e progettisti, conoscitori della materia, che accompagnano gruppi di cittadini e appassionati in visite attraverso i luoghi simbolo dei grandi interventi di edilizia sociale realizzati nella periferia della città dagli anni 50 in avanti.
Coordinamento: Jacopo Baccani
26 aprile ore 10
@ Palazzo Ducale Cortile Maggiore
Evento a cura di: Laura Ballestrazzi e Andrea Michelin
All’interno del modello Diga in centro saranno ospitate attività di tipo formativo con il coinvolgimento dei cittadini e dei bambini. Workshop, con il tutoraggio di architetti, affronteranno, sempre a scala reale e dal vivo, il tema dell’organizzazione e dell’arredo degli spazi, provando ad allestire insieme i diversi ambienti, soggiorno cucina, camere da letto nelle stringenti dimensioni minime del modulo tipo. Il modulo della Diga rappresenta di fatto un archetipo di qualunque unità abitativa di edilizia sociale e corrente obbligata a relazionarsi con le misure minime dei Regolamenti Edilizi. Affrontare il problema attraverso un’esperienza guidata permetterà di comprendere i vincoli dimensionali e funzionali di questa tipologia di spazio dell’abitare. Saranno a disposizione, in diverse sessioni, mobili di produzione industriale, ma anche elementi di arredo provenienti dalla demolizione della Diga.
Evento a cura di: Simona Gabrielli e Nicoletta Piersantelli
La tavola rotonda ruota intorno ai modelli di abitazioni per le fasce sociali più fragili. La riflessione nasce dalla constatazione che, a fronte di un modello di offerta e gestione dell’housing sociale - in Italia ancora saldamente strutturato sulla base di logiche di assegnazione, stanno nascendo nuove iniziative che partono spesso dal basso. Dal cohousing, a una nuova generazione di cooperativismo, ai collettivi di autocostruzione.
Interverranno: Assessore Marco Scajola, Daniele Karasz, Michael Obrist, Bernard Blanc, Aline Rodrigues Lefort, Antoine Carde & Siegrid Péré-Lahaille.
Modera Luca Gibello.
27 aprile ore 10
@ Palazzo Ducale, Cortile Maggiore
Evento a cura di: Laura Ballestrazzi e Andrea Michelin
All’interno del modello Diga in centro saranno ospitate attività di tipo formativo con il coinvolgimento dei cittadini e dei bambini. Workshop, con il tutoraggio di architetti, affronteranno, sempre a scala reale e dal vivo, il tema dell’organizzazione e dell’arredo degli spazi, provando ad allestire insieme i diversi ambienti, soggiorno cucina, camere da letto nelle stringenti dimensioni minime del modulo tipo. Il modulo della Diga rappresenta di fatto un archetipo di qualunque unità abitativa di edilizia sociale e corrente obbligata a relazionarsi con le misure minime dei Regolamenti Edilizi. Affrontare il problema attraverso un’esperienza guidata permetterà di comprendere i vincoli dimensionali e funzionali di questa tipologia di spazio dell’abitare. Saranno a disposizione, in diverse sessioni, mobili di produzione industriale, ma anche elementi di arredo provenienti dalla demolizione della Diga.
Evento a cura di: Simona Gabrielli e Nicoletta Piersantelli
Come si concilia l’offerta di abitazioni per diverse fasce sociali con la necessità di lavorare sul patrimonio edilizio esistente? Come sono stati affrontati i diversi modelli di incentivazione alla trasformazione? Quali sono i modelli sviluppati? Dal layout interno alla dotazione di servizi, al rapporto con tessuto urbano. Perché si sceglie di demolire e ricostruire o, diversamente, si preferisce riqualificare l’esistente? Le motivazioni sono esclusivamente di natura finanziaria o ci sono altre ragioni?
Interverranno: Assessore Mario Mascia, Luca Montuori, Fabio Mantovani, Bianca Felicori, Nicolas Ziesel, Gian Trachsler, Paolo Gallo.
Modera Luca Gibello.
28 aprile, ore 12
@Palazzo Ducale Genova, Cortile Maggiore, Modello Diga in centro
Evento a cura di: Marco Guarino e Francesca Salvarani
Presentazione del libro contenente le riflessioni che nascono da un’esperienza condotta a più mani dal Dipartimento Architettura e Design dell’Università degli Studi di Genova, dall’Ordine e la Fondazione degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Genova e scaturita a valle del rilevante programma “Restart” attuato da Regione Liguria, Comune di Genova e Arte (Azienda Regionale Territoriale per l’Edilizia) per la riqualificazione del quartiere Diamante a Genova Begato.
Una ricerca sul tema delle demolizioni e delle sue molteplici implicazioni che ha avuto il suo avvio con l’esperienza della partecipazione ai “tavoli del Diamante” e che ha avuto una delle tappe più significative nel convegno svoltosi nel Convento di Santa Maria di Castello nel maggio 2022, all’interno della Genova BeDesign Week. Un’occasione che ha permesso di aprire una serie di riflessioni più ampie, che superano le implicazioni prettamente edilizie per estendersi a considerazioni che riguardano il coinvolgimento del territorio e le trasformazioni concrete. Un’esplorazione nella memoria degli abitanti di un complesso organismo residenziale che oggi, in parte, non esiste più.
29 aprile ore 10 e 15
@ Punto di ritrovo 1, area parcheggio “Via Leonardo Fea 54 parking”
Quartiere INA-Casa Forte Quezzi “Il Biscione”, di Luigi Carlo Daneri, Eugenio Fuselli e altri; via Loria, via Fea.
Evento a cura di: Ayla Schiappacasse
29 aprile ore 10 e 15
@ Punto di ritrovo 2, Piazza Ragazzi del ‘99, lato Mercato coperto
Quartiere INA-Casa Villa Bernabò Brea, Luigi Carlo Daneri con L. Grossi Bianchi e G. Zappa; viale Bernabò Brea.
Evento a cura di: Camilla Ponzano
Le “walking lectures” sono passeggiate guidate nei quartieri popolari di Prà, Quezzi Bernabò Brea e Mura degli Angeli, occasione di coinvolgimento delle comunità locali e di cittadini di ogni provenienza per un dialogo aperto sui temi del Festival.
Queste conferenze itineranti sono organizzate con l’ausilio di docenti e progettisti, conoscitori della materia, che accompagnano gruppi di cittadini e appassionati in visite attraverso i luoghi simbolo dei grandi interventi di edilizia sociale realizzati nella periferia della città dagli anni 50 in avanti.
Coordinamento: Jacopo Baccani
29 aprile, ore 15:00, 15:30, 16:00, 16:30
@ Palazzo Ducale Genova, Cortile Maggiore, Modello Diga in centro
A cura di: Giorgio Boris Vecchio / Associazione Sarabanda I.S
La performance di 20 minuti, una coppia all’interno di un appartamento dove non c’è sviluppo nel tempo, poiché non sembra esistere possibilità di cambiamento. La trama è ridotta all’essenziale, è solo un’evoluzione di micro eventi. Uno spaccato di vita, di sguardi, di azioni, di attese, di lotta. Una coppia nel silenzio della loro quotidianità.
Una produzione di Associazione Sarabanda I.S. di Genovapresenta (www.sarabanda-associazione.it)
29 aprile ore 10.30
@ Palazzo Ducale Cortile Maggiore
Evento a cura di: Laura Ballestrazzi e Andrea Michelin
All’interno del modello Diga in centro saranno ospitate attività di tipo formativo con il coinvolgimento dei cittadini e dei bambini. Workshop, con il tutoraggio di architetti, affronteranno, sempre a scala reale e dal vivo, il tema dell’organizzazione e dell’arredo degli spazi, provando ad allestire insieme i diversi ambienti, soggiorno cucina, camere da letto nelle stringenti dimensioni minime del modulo tipo. Il modulo della Diga rappresenta di fatto un archetipo di qualunque unità abitativa di edilizia sociale e corrente obbligata a relazionarsi con le misure minime dei Regolamenti Edilizi. Affrontare il problema attraverso un’esperienza guidata permetterà di comprendere i vincoli dimensionali e funzionali di questa tipologia di spazio dell’abitare. Saranno a disposizione, in diverse sessioni, mobili di produzione industriale, ma anche elementi di arredo provenienti dalla demolizione della Diga.
30 aprile, ore 15:00, 15:30, 16:00, 16:30
@ Palazzo Ducale Genova, Cortile Maggiore, Modello Diga in centro
A cura di: Giorgio Boris Vecchio / Associazione Sarabanda I.S
La performance di 20 minuti, una coppia all’interno di un appartamento dove non c’è sviluppo nel tempo, poiché non sembra esistere possibilità di cambiamento. La trama è ridotta all’essenziale, è solo un’evoluzione di micro eventi. Uno spaccato di vita, di sguardi, di azioni, di attese, di lotta. Una coppia nel silenzio della loro quotidianità.
Una produzione di Associazione Sarabanda I.S. di Genovapresenta (www.sarabanda-associazione.it)
Allestimento interno e infografica: Alessandro Valenti, Chiara Olivastri, Camilla Barale e Chiara Garofalo
Fulcro della manifestazione sarà la realizzazione, nel Cortile Maggiore del Palazzo Ducale, di un modello in scala 1:1 di un appartamento, modulo tipo dell’edificio diga di Begato, parzialmente demolito e oggi in corso di riqualificazione. L’installazione del modello in uno spazio pubblico nel centro di Genova vuole essere un mezzo efficace e potente per veicolare ad un vasto pubblico, in modo diretto, la conoscenza dell’architettura, inducendo una riflessione sulla relazione che si genera tra lo spazio dell’abitare e il contesto sociale, valorizzando il ruolo della progettazione. La ricostruzione di questa unità residenziale è quindi il pretesto per rivivere una parte di storia urbana cancellata solo in parte dalla demolizione.
Evento a cura di: Giovanni Amadu e Daniele Rossi
Sulle pareti esterne del modello verrà esposta una sequenza di pannelli illustrativi di studio e analisi interpretativa delle realtà abitative nel contesto dell’edilizia popolare genovese. La mostra ha come primo obiettivo quello di proporre una mappatura del patrimonio residenziale a Genova. A partire da una lettura morfologica e quantitativa, la ricerca esplorerà il fenomeno dell’housing attraverso una serie di filtri: dal valore immobiliare, al flusso di compravendite e di affitti, passando per la consistenza del patrimonio di edilizia sociale, fino all’offerta di alloggi per studenti. Un focus specifico sarà dedicato proprio alle residenze per studenti e ai complessi residenziali sociali, attraverso la documentazione dei progetti e delle realizzazioni più significative: dal Biscione alle Lavatrici, dal complesso Bernabò Brea alle Mura degli Angeli. Punto nodale sarà anche il confronto tra i modelli e le tipologie proposti da questi manufatti, che ormai rivestono un valore storico e culturale consolidato, con i nuovi progetti di sviluppo residenziale, che stanno prendendo forma negli ultimi anni sul territorio del capoluogo ligure.
Evento a cura di: Laura Arrighi e Simone Setzi
Nei mesi precedenti la mostra è stata organizzata una serie di incontri con alcune delle famiglie che un tempo abitavano la diga. L’espediente di chiedere loro un oggetto “in prestito”, in qualche modo rappresentativo della vita passata a Begato, diventa occasione per un dialogo sotto forma di racconto sulla Diga, intorno alle personali rielaborazioni della perdita a seguito dell’allontanamento e della demolizione della propria casa. Ogni oggetto sarà collocato nell’appartamento ricostruito come elemento di arredo, dotato di codice QR che consentirà di visualizzare la video intervista ad esso collegata. In questo modo la visita all’unità abitativa ricostruita diviene anche un’esplorazione nella memoria degli abitanti di un complesso organismo residenziale che oggi, in parte, non esiste più.
A cura di Cral AMT
Cronaca di una demolizione.
Mostra con fotografie di Claudio Derchi e Paolo Catalano.
“Abitare l’Emergenza” spazia dall’emergenza abitativa tipica delle fasi successive agli eventi sismici alla speranza di una vita migliore espressa dai migranti; ma la parola d’ordine che accomuna molte situazioni emergenziali è sempre abitare. Insieme.
Nella sua declinazione milanese, il Festival CARA CASA esplora il tema dell’abitare e delle sue forme da più angolazioni, portando l’attenzione sulla questione abitativa nel contesto di una città in cui il costo delle case non smette di crescere, e avviando al contempo una riflessione sulle trasformazioni in corso nei modi e nelle forme dell’abitare contemporaneo.
A Venezia un seminario pubblico, una mostra fotografica e passeggiate culturali porteranno l’attenzione su alcuni interventi di rigenerazione urbana di Mestre, per un miglioramento della qualità degli spazi di connessione e di socializzazione all’interno della città.
Il Festival Cara Casa nel suo programma internazionale prevede, tra maggio e giugno, un viaggio studio a Parigi per architetti, l'allestimento di una mostra sul social housing a Barcellona e un tour di scambio e lecture tra professionisti ad Amsterdam.