Lo Staff di Ordine e Fondazione è a disposizione per supportare nella risoluzione di problematiche e segnalazioni.
Qui i contatti degli uffici
Il Consiglio di disciplina vigila sulla correttezza dell’esercizio professionale e ha il compito di istruzione e decisione delle questioni deontologiche e disciplinari riguardanti gli iscritti all’albo, avviate a seguito della presentazione di una segnalazione deontologica.
L’attività del Consiglio di disciplina è normata dalla legislazione vigente (D.P.R. n. 137 del 7 agosto 2012) e da regolamenti interni. Lo strumento di riferimento per il corretto svolgimento dell’attività professionale è il Codice Deontologico.
Il Consiglio di disciplina dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Milano si è insediato il 1° febbraio 2022 e resta in carica per il medesimo periodo del Consiglio dell’Ordine. Il Consiglio di disciplina è composto da 15 membri, nominati dal Presidente del Tribunale di Milano, e si compone di 5 Collegi di 3 consiglieri ciascuno.
Francesco Anzivino
Componente con maggiore anzianità di iscrizione all’albo
Massimiliano Morello
Componente con minore anzianità di iscrizione all’albo
Francesco Anzivino, Presidente
Stefano Antonelli, Segretario
Claudia Anna Secchi, Consigliere
Margherita Bolchini, Presidente
Valerio Cozzi, Segretario
Cristiana Di Marco, Consigliere
Francesca Bavestrelli, Presidente
Massimiliano Morello, Segretario
Stefania Lina Pravettoni, Consigliere
Claudia Nives Calabrese, Presidente
Luigi Bossi, Segretario
Federica Palazzetti, Consigliere
Grazia Garrone, Presidente
Davide Alfredo Davì, Segretario
Veronica Bettini, Consigliere
Cosa sapere sulla Segnalazione disciplinare
Per segnalare un comportamento in violazione del Codice Deontologico da parte di un architetto (non persone giuridiche) iscritto all’Albo territorialmente competente.
Il Consiglio di disciplina esamina le segnalazioni pervenute relative a fatti già accertati; non può rilasciare pareri di carattere generale e non può svolgere attività investigative non essendo un organo inquirente.
Costituisce illecito disciplinare o deontologico ogni violazione a quanto contenuto nel Codice Deontologico. La violazione può consistere in un’azione o in un’omissione.
In alcuni casi il Codice Deontologico individua specificatamente l’illecito (i.e.: violazione dell’obbligo di aggiornamento professionale); in altri casi suggerisce comportamenti e condotte la cui violazione può determinare un illecito deontologico.
L’azione disciplinare può trarre origine su iniziativa delle parti che vi abbiano interesse (committenti, Enti pubblici, colleghi, etc.), su richiesta del Pubblico Ministero, del Consiglio dell'Ordine o comunque d'ufficio dal Consiglio di disciplina in seguito a notizie di abusi e mancanze così come indicato all'art. 1.1 delle Linee guida ai procedimenti disciplinari.
È necessario effettuare un versamento di € 150,00 per i diritti di segreteria a titolo di deposito cauzionale (come da delibera del Consiglio dell’Ordine del 21 ottobe 2019), che verrà restituito nel caso in cui venga adottato un provvedimento disciplinare definitivo nei confronti del professionista segnalato.
Nel caso in cui la segnalazione deontologica riguardi i rapporti di collaborazione tra professionisti, i diritti di segreteria non sono dovuti (come da delibera del Consiglio dell’Ordine del 2 agosto 2021)
Per garantire il contraddittorio e il corretto svolgimento del procedimento disciplinare non sono prese in considerazione segnalazioni verbali o anonime.
Il procedimento disciplinare si articola nelle seguenti fasi:
Fase 1: Presentazione dell’esposto
La segnalazione viene assegnata dal Consiglio di Disciplina a rotazione a uno dei suoi cinque Collegi. Tutta la documentazione del caso viene inoltrata al professionista segnalato al quale viene richiesta una memoria difensiva. Acquisite le informazioni sui fatti, eventualmente anche sentendo in via informale l’esponente o il segnalato, il Collegio decide se archiviare o proseguire con la fase dell’audizione preliminare.
Fase 2: Audizione preliminare
Il professionista coinvolto viene convocato ad un’audizione formale preliminare con la facoltà di farsi assistere di un legale/esperto di fiducia. Successivamente il Collegio può deliberare l’archiviazione o l’apertura del procedimento.
Fase 3: Procedimento Disciplinare
Il professionista a cui viene notificata l’apertura del procedimento disciplinare è chiamato a presentarsi avanti il Collegio. A seguito dell’audizione il procedimento può concludersi con l’archiviazione o con la deliberazione di un provvedimento sanzionatorio (avvertimento, censura, sospensione fino a un massimo di sei mesi, cancellazione dall’Albo).
Contro la decisione assunta dal Consiglio di disciplina, l’Architetto sanzionato può proporre ricorso al Consiglio Nazionale P.P.C. entro il termine di trenta giorni dalla data della notificazione o della comunicazione in via amministrativa dell’atto impugnato. Il ricorso deve essere presentato al Consiglio di disciplina istituito presso l’Ordine territoriale.
Come presentare una Segnalazione disciplinare
È necessario inviare al Consiglio di disciplina dell’Ordine degli Architetti di Milano una segnalazione in forma scritta utilizzando il "Modulo di segnalazione di violazione delle norme deontologiche" scaricabile qui.
Il modulo, debitamente compilato e completo dei relativi allegati, potrà essere inviato agli uffici dell’Ordine:
- via PEC all’indirizzo consigliodidisciplina@oamilano.it;
- in forma cartacea da spedire mediante raccomandata al seguente indirizzo:
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI DISCIPLINA TERRITORIALE
Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano
Via Solferino 19, 20121 Milano
È necessario inoltre effettuare un versamento di € 150,00 per i diritti di segreteria a titolo di deposito cauzionale (come da Regolamento diritti di segreteria pratiche disciplinari), che verrà restituito nel caso in cui venga adottato un provvedimento disciplinare definitivo nei confronti del professionista segnalato.
Il pagamento dei diritti di segreteria dovrà essere corrisposto attraverso la piattaforma PagoPA > qui, selezionando il servizio di segreteria – DS Diritti di segreteria e indicando la tariffa DS3 da € 150,00. La ricevuta del pagamento dovrà poi essere allegata al "Modulo di segnalazione di violazione delle norme deontologiche".
Nel caso in cui la segnalazione deontologica riguardi i rapporti di collaborazione tra professionisti, i diritti di segreteria non sono dovuti (come da delibera del Consiglio dell’Ordine del 2 agosto 2021)
Regolamenti e riferimenti normativi