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Gli anni Sessanta rappresentano per l'architettura un momento di transizione. In sintonia con le molteplici trasformazioni in atto, gli architetti operano fuori dal tradizionale orizzonte di riferimento, fuori contesto. Quando lavorano in aree periferiche non consolidate si propongono di realizzare nuove centralità: fuori dalla città compatta sono i progetti stessi a portare il contesto. Quando intervengono in aree centrali, al contrario, il tessuto storico pone loro il problema della relazione con un eccesso di contesto. Gli esempi qui selezionati rifiutano la mimesi e l'adesione silenziosa compiendo scelte autonome, scelte fuori contesto. Le opere dell'itinerario non configurano dunque un quadro uniforme, ma si offrono come rappresentative dei diversi binari percorsi dall’architettura di quegli anni.
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Autosilo meccanizzato
1967 - 1969
Centro per l'assistenza finanziaria ai paesi africani
1971 - 1974
Pietro Crescini, Marco Zanuso
Centro servizi al villaggio INCIS
1972 - 1981
Complesso per abitazioni, uffici, autorimessa e supermercato
1967 - 1969
Fausto, Lucio e Vincenzo Passarelli, Giuseppe Chiodi
Complesso residenziale INA
1966 - 1971
Complesso residenziale Monte Amiata nel quartiere Gallaratese 2
1967 - 1974
Carlo Aymonino, Aldo Rossi
Quartiere San Felice
1967 - 1975
Ludovico Magistretti, Luigi Caccia Dominioni, Giorgio Pedroni
Quartiere Sant'Ambrogio I e II
1962 - 1966
Arrigo Arrighetti
La sede del Gruppo Mondadori
1968 - 1975
Oscar Niemeyer