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Complesso residenziale INA

Anno:  1966 - 1971

Località: Milano, Maciachini - Maggiolina

Indirizzo: via Airolo 36, via Sarzana 24, via Fiuggi 13, via Trescorre Balneario 23

Destinazione d'uso: Edifici residenziali

Il progetto è regolato da una serie di principî derivati dall’analisi meticolosa dell’area. La realtà del contesto, indagata nei suoi rapporti più profondi, è assunta come dinamica complessa con cui il progetto è chiamato a confrontarsi. In netto contrasto con la violenza delle operazioni progettuali che si propongono come totalizzanti – caratteristica di una stagione precedente ma non conclusa della pianificazione – Cesare Blasi e Gabriella Padovano operano tentando di attivare nuove forze che, interrelate con quelle presenti, comportino una trasformazione in senso positivo dell’ambiente urbano. Situato nella periferia nord di Milano, il complesso residenziale si compone di sei edifici realizzati su tre isolati contigui e in parte già edificati. L’unitarietà dell’intervento è garantita dall’adozione di temi formali comuni. Tra questi, la successione di setti in cemento armato che emergono ortogonali ai corpi di fabbrica è il ricorrente motivo che caratterizza i prospetti. La regolarità del passo, che coincide con la divisione interna degli appartamenti, corrisponde al modulo strutturale su cui è concepito il progetto.

 

I nuovi corpi edilizi dallo sviluppo longitudinale vengono disposti parallelamente all’asse stradale. Il tessuto frammentario preesistente nell’isolato verso est viene ricucito con l’inserimento di volumi che ricostituiscono la cortina muraria. Una torre è posizionata a nord dell’intervento con l’intento segnare il limite tra la piazza retrostante (che oggi si configura come un infelice parcheggio chiuso dalla ferrovia) e il nuovo complesso. Impegnati a indagare le relazioni tra spazio pubblico e spazio privato, i progettisti non si limitano alla definizione planimetrica di un perimetro riservato al verde, ma hanno cura di intessere relazioni continue tra le due sfere. I due corpi che si sviluppano lungo via Airolo e via Sarzana hanno per questo motivo una sezione variabile. Il profilo gradonato ottenuto mediante lo slittamento dei livelli consente l’apertura di terrazze ai piani superiori e di un giardino al piano terra. La facciata opposta è invece continua, ma scandita dai volumi dei corpi scala che emergono dal fronte degli edifici per concludersi con una copertura fortemente inclinata. Ognuno degli isolati è dotato di parcheggi all’aperto nonché di una serie di box nel seminterrato. I 168 appartamenti che compongono il progetto sono pensati come variazioni di uno stesso tipo. Tre tagli differenti, cui corrispondono i diversi livelli degli edifici, derivano dalla variazione della profondità del corpo di fabbrica o dall’unione di più moduli di base. Uniche eccezioni sono alcuni degli appartamenti realizzati in corrispondenza delle testate degli edifici.

 

Irene Gallina Schuster

BIBLIOGRAFIA SULL'EDIFICIO:

 

C. Blasi, G. Padovano

Habitat contro periferia

in «Casabella» n. 352, 1970

 

C. Blasi, G. Padovano

Inox e spazio pubblico

supplemento di «Casabella» n. 363, 1972

 

C. Blasi, G. Padovano

Caratteri dell'ambiente urbano

in «Ottagono» n. 28, 1973

 

M. Grandi, A. Pracchi

Milano. Guida all'architettura moderna

Zanichelli, Bologna 1980

 

G. Gramigna, S. Mazza

Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca

Hoepli, Milano 2001

 

M. Biraghi, G. Lo Ricco, S. Micheli (a cura di)

Guida all'architettura moderna di Milano 1954-2014

Hoepli, Milano 2013