È venuto a mancare il 18 maggio l'arch. Giorgio Costantini, iscritto all'Ordine di Milano dal 1950. L'Ordine lo ricorda con un estratto dal volume "55/05 Cinquant’anni di professione" pubblicato nel 2006 per i tipi di Mondadori Electa.
"A Milano nel '45 eravamo quattro gatti in Facoltà: Ponti, Muzio, Portaluppi i nostri docenti; Wright, Neutra, Le Corbusier i nostri modelli. Ci si cimentava in tutto: dall'urbanistica alle poligonali topografiche, dai progetti architettonici a quelli di impianti, dal restauro alle iperstatiche strutturali. Un bel po' di questa roba oggi è finita in pattumiera insieme a logaritmi e regoli calcolatori. Un ragazzino sveglio sul computer, ora ti risolve un telaio in un baleno. Ma l'aver disegnato e calcolato con le mani e con la testa ci aveva reso un po' eclettici come i medici condotti che curavano sia il mal di pancia, sia i tendi cariati. Ancora studente il primo incarico: ricavare da un negozio un appartamento. Dovevo fare da progettista e da capomaestro insieme, consegnando l'opera, chiavi in mano, previo preventivo. Il mio risultò assai inferiore a quello di un geometra mio concorrente, non perchè fossi più bravo di lui, ma perchè, inesperto, avevo sbagliato i conti. Assunsi l'incarico, tutto andò bene, ma la mia carriera di capomastro finì lì. Fui fortunato: neolaureato, a 25 anni, un imprenditore, più coraggioso di me, mi affidò i calcoli strutturali di una casa di sei piani. Sta ancora su. Da allora ho progettato e costruito: residenze a Milano via Volvinio-de-Sanctis, via Fogazzaro-Maffei, via Montale 12, via Tolentino 2, a Bergamo via Verdi 27, uffici a Milano via Maffei 1, via Pannunzio 4, industrie a Brugherio, a Corsico, a Bareggio, edicole funerarie ad Arcisate, a Cesano, a Tradate. Ho restaurato Palazzo Acerbi in corso di Porta Romana a Milano e Palazzo Carrara in via Pignolo a Bergamo, ristrutturato a Milano la Clinica S. Siro in via Monreale e la Concessionaria di via Brizi 4. Assistente di Storia dell'Arte in Facoltà a Milano, ho pubblicato una raccolta di lezioni di Luigi Crema sull'architettura antica. E molte altre cose ancora: temo che nei prossimi 55 anni di carriera non potrò farne altrettante".