Caricamento...

Liberi professionisti: l'equo compenso è Legge

Approvata definitivamente la proposta di Legge per una retribuzione minima di tutti i professionisti autonomi, un passo avanti verso il riconoscimento del ruolo che i liberi professionisti assicurano alla società e che passa anche attraverso la definizione di compensi commisurati alla quantità e qualità del lavoro.

“Il principio dell’equo compenso, finalmente diventato Legge, rappresenta un importante riconoscimento per i liberi professionisti. E’ un passo significativo per la loro tutela e per quella dei cittadini che hanno diritto a prestazioni di qualità. Il nostro impegno sarà quello di lavorare affinchè sia ampliata la platea di riferimento oltre a quella già prevista”. Così Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) che sottolinea il ruolo significativo che dalla Legge viene riconosciuto agli Ordini professionali. “L’approvazione della legge sull’equo compenso rappresenta un passo avanti verso il riconoscimento del ruolo che i liberi professionisti assicurano alla società e che passa anche attraverso la definizione di compensi commisurati alla quantità e qualità del lavoro”.


Il Disegno di Legge definisce le caratteristiche che il compenso deve possedere per essere considerato equo e prevede sanzioni a carico dei professionisti che accettano un compenso sottodimensionato rispetto alle prestazioni rese.

 

Viene definito come “equo compenso” la corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale, nonché conforme ai compensi previsti per tutti i professionisti. Saranno nulle le pattuizioni che prevedano un compenso manifestamente sproporzionato rispetto all’opera prestata o al servizio reso, cioè inferiore ai parametri o alle tariffe fissati con decreti ministeriali. 


I professionisti potranno tutelare i propri diritti individuali omogenei anche attraverso l’azione di classe. I professionisti che pattuiscono un compenso non equo potranno essere sanzionati. Gli Ordini e i Collegi professionali potranno infatti adottare specifiche norme deontologiche a riguardo. Le regole sull'equo compenso si applicheranno alle prestazioni rese nei confronti della Pubblica Amministrazione, delle imprese bancarie e assicurative e delle imprese con più di 50 lavoratori o più di 10 milioni di euro di ricavi. Le imprese nei confronti delle quali si applica l’obbligo dell’equo compenso potranno adottare modelli standard di convenzione concordati con i Consigli nazionali degli Ordini o collegi professionali. Presso il Ministero della Giustizia, sarà istituito l’Osservatorio nazionale sull’equo compenso, cui parteciperà un rappre­sentante per ciascuno dei Consigli nazionali degli ordini professionali.  



Per approfondimenti, consultare i comunicati del Cnappc >  
cs_25 gennaio2023.pdf
cs_13 aprile2023.pdf

Potrebbe interessarti

10.10.2025 Corsi

CNAPPC: Corso per coordinatori di concorsi di progettazione

Il ciclo formativo, organizzato dal CNAPPC, si svolgerà tra ottobre e novembre 2025.

Scopri di più
10.10.2025 Ordine

MADE EXPO 2025: biglietti omaggio per gli iscritti OAMI

MADE EXPO, in collaborazione con OAMI, offre agli iscritti all'Albo 5000 biglietti omaggio per partecipare alla manifestazione fieristica, che si svolgerà dal 19 al 22 novembre 2025 a Fiera Milano.

Scopri di più
07.10.2025 Concorrimi

I concorsi di progettazione. Sintesi degli incontri

Due incontri promossi dall’Ordine degli Architetti di Milano a luglio 2025 hanno messo a confronto esperienze, visioni e proposte per rilanciare i concorsi pubblici come motore di qualità nella trasformazione dello spazio pubblico, tra strumenti strategici, criticità e prospettive future. Disponibile una sintesi degli interventi raccolti durante gli incontri.

Scopri di più