BiodiverCity. Una visione per la tutela e gestione della biodiversità a Milano
In preparazione alle attività formative dei prossimi mesi sul tema della progettazione per la tutela della biodiversità, la Fondazione OAMi e Progetto Natura Onlus fanno il punto sul progetto BiodiverCity: dal monitoraggio all'app per i cittadini.
Nel 2021 la Fondazione OAMi si è unita ad Associazione Progetto Natura Onlus, Comune di Milano e Università degli Studi Milano Bicocca nel promuovere il progetto “BiodiverCity. Una visione per la tutela e gestione della biodiversità a Milano”. In preparazione alle attività formative dei prossimi mesi e ai workshop dedicati agli architetti sul tema della progettazione per la tutela della biodiversità, la Fondazione OAMi fa il punto sul progetto, tutt’ora in corso, insieme ad Andrea Riccardo Pirovano, Presidente Progetto Natura Onlus, zoologo e project manager del progetto e Zeno Porro, socio del Progetto Natura Onlus ed ecologo.
BiodiverCity, supportato dal bando 57 di Fondazione di Comunità Milano, ha l’obiettivo di dotare la città di Milano, grazie agli strumenti di pianificazione territoriale del Comune e con il coinvolgimento dei portatori di interesse e della cittadinanza, di una visione per la tutela e gestione della biodiversità nell’ambito degli obiettivi del PGT Milano 2030.
La strategia dovrà individuare e localizzare buone pratiche per la tutela e gestione della biodiversità attraverso un processo partecipato, al fine di coinvolgere interessati, cittadini, professionisti e studenti in un monitoraggio della biodiversità e in uno studio sulla percezione finalizzato a indagare e promuovere conoscenze, atteggiamenti, comportamenti e accettazione verso la biodiversità.
COME È NATO BIODIVERCITY?
Nato nel 2021, prende spunto dal progetto di Progetto Natura Onlus “SOS Rondoni” per la tutela dei rondoni minacciati dagli interventi di ristrutturazione di facciate e coperture. L’iniziativa, che ha registrato grande successo e credibilità per il metodo, che ha visto il coinvolgimento diretto di tutti i portatori di interesse che a Milano gestiscono il patrimonio edilizio, si è tradotta nella redazione di nuove linee guida recepite dal Comune di Milano per l’elaborazione del regolamento del benessere degli animali.
“Da qui parte BiodiverCity – spiega Andrea Riccardo Pirovano, Presidente di Progetto Natura Onlus e zoologo – che, dai rondoni, si allarga al complesso della biodiversità a Milano, importantissima per i benefici che apporta sia al benessere psicofisico dei cittadini che dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Il progetto conta sul know how dei naturalisti di Progetto Natura Onlus e abbiamo esteso il partenariato alla Fondazione OAMi per parlare con gli architetti che progettano la nostra città, al Comune di Milano che sarà il beneficiario dell’iniziativa, e al dipartimento di psicologia dell’Università Bicocca per indagare la percezione dei cittadini sulla biodiversità”.
QUALI SONO LE ATTIVITÀ DI PROGETTO?
Per apportare contenuti ai tavoli tecnici che individueranno la visione e le buone pratiche di cui si doterà il Comune di Milano, il progetto è partito con una prima fase di studio e monitoraggio a cura del capofila Progetto Natura Onlus. Nei mesi scorsi BiodiverCity è stato inoltre presentato ai cittadini con conferenze di presentazione del progetto e uscite sul territorio all’interno dei municipi 1, 4 e 8 e, anticipa Pirovano, “sono previste altre iniziative di coinvolgimento di studenti, cittadini e professionisti sul tema della biodiversità: dalle lezioni di educazione ambientale nelle scuole secondarie di primo grado e primarie del Municipio 4 di Milano, alle occasioni formative e workshop sulla progettazione architettonica per la tutela della biodiversità che si terranno presso la ‘casa degli architetti’, al questionario a cura dell’Università Bicocca su percezione, conoscenze e atteggiamenti ambientali, che verrà sottoposto a studenti e cittadini per valutare l’efficacia dell’iniziativa”.
Nello specifico, BiodiverCity si articola nelle seguenti azioni:
Azione 1 - Monitoraggio Citizen Science della Biodiversità Cittadina
Azione 2 – Indagine sulla percezione della Biodiversità
Azione 3 – La Biodiversità Urbana a scuola
Azione 4 - I tavoli tecnici per la realizzazione delle Linee Guida
Azione 5 - Gli interventi attivi a favore della biodiversità urbana
Azione 6 - La comunicazione del progetto e la disseminazione delle linee guida
IN COSA CONSISTE IL MONITORAGGIO?
La prima azione di progetto consiste nel monitoraggio di due gruppi di specie – uccelli e farfalle – considerati indicatori di qualità ambientale e biodiversità in città. Da marzo 2022, l’ecologo e socio Progetto Natura Onlus Zeno Porro e l’entomologa Elisa Cardarelli portano avanti il monitoraggio di tipo scientifico per individuare le relazioni tra specie e ambiente urbano e ricavare dati utili alla programmazione di buone pratiche di conservazione.
“Sono state censite le aree legate al verde per poter dotare il Comune di dati utili per individuare le buone pratiche e una visione per la tutela della biodiversità milanese - spiega Zeno Porro – sono state effettuate due uscite in primavera in 65 aree verdi di Milano e sono state campionate tutte le specie di uccelli presenti: l’idea è di incrociare il dato relativo alla comunità di uccelli con quelli sulla tipologia di vegetazione in possesso del Comune. Il fine, andare a capire quali sono gli elementi che influenzano la diversità ornitica e capire in quale direzione si può spingere per andare a implementare la biodiversità. Per le farfalle abbiamo seguito un disegno di campionamento diverso, concentrandoci sui prati fioriti e comparandoli con le aree verdi limitrofe. Dati alla mano, potremo fornire al Comune le indicazioni utili per programmare i periodi di taglio e fioritura così da preservare questi animali.”
Qui un video di racconto del monitoraggio dell'avifauna a cura di Progetto Natura Onlus.
COME POSSONO CONTRIBUIRE I CITTADINI?
Oltre al monitoraggio scientifico a cura degli esperti, il progetto BiodiverCity comprende un monitoraggio “Citizen Science”. che si avvale cioè della partecipazione della cittadinanza.
Attraverso la app iNaturalist infatti i cittadini possono in qualsiasi momento contribuire a segnalare la presenza delle 30 specie target individuate all’inizio del progetto.
“Sarà sufficiente fotografare un animale o registrarne il canto condividendolo all’interno della piattaforma per la verifica da parte degli altri utenti – continua Porro – ad oggi registriamo in app 26 partecipanti attivi tra esperti e soci di progetto, sono state avvistate 24 specie sulle 30 indicate, per un totale di 344 osservazioni fatte da 85 osservatori diversi.”
Le 30 specie target sono state suddivise in tre macrocategorie con lo scopo di aumentarne la conoscenza e suggerire nuove azioni di tutela:
- Specie di interesse conservazionistico. Si tratta di animali in forte diminuzione, che vanno tutelati, come rondoni, passeri e balestrucci.
- Specie più comuni, ma importanti per sensibilizzare il pubblico sulla percezione della biodiversità nelle aree verdi in città, come picchi e cince.
- Specie indicatrici, come la capinera, importanti poiché la loro presenza fornisce l’indicazione che in quella località è presente un ambiente in maggiore stato di salute rispetto ad altri.