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Archibooks On Air #7

Dal 23.06.2020 al 07.07.2020

Archibooks prosegue in versione audio con nuove interviste agli autori. On line la settima puntata, si parla del libro In strada. Azioni partecipate in spazi pubblici. Con le autrici e Federica Verona

Archibooks, ciclo di presentazioni di libri sull’architettura, la città e il design a cura di Fondazione dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano, prosegue in versione audio, e propone al suo pubblico un podcast che ospita discussioni interviste su pubblicazioni editoriali recenti dedicate ai nostri temi.

Archibooks diventa On Air. Il tentativo è quello di colmare, almeno in parte, l'impossibilità di proseguire con il programma previsto, sempre nella speranza di tornare presto a fare esperienza della città, dei suoi spazi, e dei suoi eventi.

Puntata #7 - In strada. Azioni partecipate in spazi pubblici
Nella nuova puntata di Archibooks on Air parliamo di spazio pubblico, di comunità, di partecipazione e condivisione, di progetti temporanei nella città contemporanea, di azioni sugli spazi aperti della città contemporanea. E lo facciamo partendo dal libro In strada. Azioni partecipate in spazi pubblici, pubblicato dall’editore Corraini e scritto da Monica Guerra – ricercatrice e docente presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione all'Università degli Studi Milano Bicocca – e Lola Ottolini – ricercatrice di Architettura degli Interni e Allestimento al Politecnico di Milano, fondatrice dello studio SixPlus Architetti Associati.

Simona Galateo ne parla insieme alle due autrici e a Federica Verona, co-fondatrice del progetto SUPER Il festival delle periferie, che dal 2016 indaga le nuove pratiche messe in atto da abitanti e soggetti attivi nelle periferie della città di Milano.

Il podcast è disponibile gratuitamente in questa pagina o sulle seguenti piattaforme: Anchor - Google Podcasts - RadioPublic - Spotify



In strada. Azioni partecipate in spazi pubblici, di Monica Guerra e Lola Ottolini, Corraini, Milano 2019
Le azioni partecipate in spazi pubblici rappresentano pratiche di incontro capaci di rafforzare i legami sociali e promuovere un rinnovato senso di appartenenza ai luoghi. In strada. Azioni partecipate in spazi pubblici è un libro all’incrocio tra pedagogia e architettura, per riprendersi la strada attraverso piccoli gesti in grado di attivare nuovi punti di vista sulla realtà.

Puntata #6 - Giancarlo De Carlo e ILAUD. Una frontiera mobile
La nuova puntata approfondisce la nascita e lo sviluppo di ILAUD - International Laboratory of Architecture and Urban Design, laboratori fondati da Giancarlo De Carlo nel 1976 e tutt'ora attivi. Nel 2019 è stato pubblicato il libro Giancarlo De Carlo e ILAUD. Una frontiera mobile, curato da Paolo Ceccarelli e pubblicato da Fondazione OAMi (disponibile per l'acquisto qui), un racconto corale - attraverso le voci di docenti, ex studenti - di una modalità di rifllessione sui temi dell'architettura e del disegno urbano. I laboratori nel corso del tempo hanno cambiato sede e forme di svolgimento ma ancora oggi rimangono attivi come occasioni di dibattito. L'intervista approfondisce le caratteristice dell'esperienza ILAUD e i lasciti nel contemporaneo: il laboratorio pubblico come forma di immersione totale; un luogo di confronto e scambio tra studenti, docenti e architetti con formazioni molte diverse; un momento di ridefinizione del ruolo nell'architetto all'interno della società.

Ospiti della puntata sono Paolo Ceccarelli, urbanista, docente e presidente di ILAUD, e Clelia Tuscano, architetto, allieva di Giancarlo De Carlo ed ex studente ILAUD, intervistati da Manuele Salvetti.

Il podcast è disponibile gratuitamente in questa pagina o sulle seguenti piattaforme: Anchor - Google Podcasts - RadioPublic - Spotify

"Giancarlo De Carlo and ILAUD. A movable frontier", a cura di Paolo Ceccarelli, Fondazione OAMI 2019. 
"Il libro riunisce riflessioni, ricordi, giudizi, progetti per il futuro legati a ILAUD, fondato da Giancarlo De Carlo nel 1976 e tuttora attivo e rappresenta la testimonianza non solo del valore culturale di questa importante iniziativa, ma anche della sua ricchezza umana ed etica, unica nella storia recente dell'architettura internazionale. ILAUD è stato fondato come alternativa a un modo accademico di insegnare e praticare l'architettura, seguendo il ruolo critico di De Carlo e dei CIAM e la sua esperienza con il Team X, ma con radici più profonde nel suo impegno politico, ideologico e culturale, nella cornice storica dei grandi sconvolgimenti negli anni '60 e '70".

 

Puntata #5 - Perchè gli alberi non rispondono. Dialogo sui destini della città
Questa puntata di Archibooks on Air si concentra su alcuni temi trattati nel libro Perché gli alberi non rispondono, un dialogo filosofico tra Gabriele Pasqui e Carlo Sini intorno alle tematiche urbane che investono la nostra contemporaneità. Tra questi temi, il destino dell'abitare, anche a fronte della pandemia che stiamo affrontando, le condizioni d'uso della città e gli strumenti dell'urbanistica, la città plurale e ciò che questo comporta dal punto della pianificazione urbana, così come la legittimazione politica e sociale dell'urbanistica stessa.

Ospiti della puntata sono Gabriele Pasqui, docente di Politiche Urbane e Analisi della città e del territorio al Politecnico di Milano, e Nicola Russi, architetto e professore di Progettazione architettonica e urbana presso il Politecnico di Torino, intervistati da Florencia Andreola.

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"Perché gli alberi non rispondono. Lo spazio urbano e i destini dell'abitare", JacaBook 2020.
Vivere insieme nella città non è una scelta ma un destino, che da qualche tempo coinvolge la maggior parte degli abitanti del pianeta. Legato agli sviluppi della globalizzazione economica e tecnologica, questo fatto pone problemi nuovi agli urbanisti e a tutti noi. Come vivere insieme nella attuale città plurale, nelle grandi città-mondo che mescolano il sublime e il kitsch, la bellezza e l’orrore? Come fronteggiare la crescita inarrestabile delle disuguaglianze tra la città dei ricchi e la città dei poveri? Come favorire aggregazioni compossibili e risolvere questioni ambientali ed ecologiche di proporzioni mai conosciute? Domande ineludibili e problemi urgenti: la questione urbanistica è oggi la questione stessa del sapere.

 

Puntata #4 - Case milanesi e l'abitare contemporaneo 
La nuova puntata di Archibooks on Air intende fornire un momento di riflessione sulla relazione tra casa e lavoro a partire dalla spazialità delle case milanesi del '900 - oggetto del libro Case milanesi. 1923-1973. Cinquant'anni di architettura residenziale a Milano, di Orsina Simona Pierini e Alessandro Isastia, Hoepli 2017 - e arrivando a progetti del contemporaneo.

L'attuale condizione di permanenza forzata a casa costituisce un'occasione per riflettere sul progetto degli interni e sul rapporto tra interno ed esterno, temi che in molti interventi di architetti come Ponti, Caccia Dominioni, Gardella, Minoletti - per citarne solo alcuni - trovano le più alte sperimentazioni spaziali. Come reagisce oggi quel tessuto residenziale all'integrazione con gli spazi del lavoro in casa? Quali sono le tipologie che più delle altre riescono ad assorbire questo cambiamento? Durante la puntata si fa riferimento sia alla tradizione che al contemporaneo, con degli affondi sulle soluzione planimetriche, la composizione della facciata, il rapporto tra interno/esterno, le misure e altri temi del progetto. Manuele Salvetti ne parla con Orsina Simona Pierini, architetto e docente ordinario al Politecnico di Milano in composizione architettonica e urbana e autrice, insieme ad Alessandro Isastia, del libro “Case milanesi. 1923-1973. Cinquant'anni di architettura residenziale a Milano", edito da Hoepli e pubblicato nel 2017. 

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"Case milanesi. 1923-1973. Cinquant'anni di architettura residenziale a Milano", Hoepli, 2017. 
L'interesse per il moderno milanese negli ultimi anni è più vivo che mai e il successo del libro di Orsina Simona Pierini e Alessandro Isastia - giunto alla terza ristampa - ne è una testimonanza. Il volume è dedicato ai cosiddetti "anni d'oro" dell'architettura residenziale milanese, che vanno dall'eclettismo della Ca' Brutta di Giovanni Muzio e dalle prime sperimentazioni pontiane di gusto deco' fino ai complessi degli anni Settanta. Grazie alle 80 schede di approfondimento con ridisegni e fotografie di Stefano Topuntoli, il libro rappresenta un prezioso strumento di conoscenza, sia per gli studenti e studiosi che per i progettisti. 
 

Puntata #3 - Multiplo
Nella nuova puntata di Archibooks on air parliamo di riciclo e riutilizzo di oggetti e di spazi, ma anche di ambiente e di ecologia, e lo facciamo insieme allo studio GISTO che ha curato la ricerca da cui nasce la pubblicazione “MULTIPLO. Transformation in design”
Simona Galateo ne parla con Alessandro Mason e Matteo Giustozzi, dello studio GISTO, e Salvatore Peluso, autore e ricercatore.

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Multiplo
Il progetto Multiplo si concentra sul rapporto tra spazio, energia e territorio, cercando di elaborare e promuovere modelli di riutilizzo che vanno oltre la semplice retorica della sostenibilità. Frutto di una ricerca iniziata qualche anno fa per BASIS Vinschgau Venosta, un nuovo hub di attivazione sociale nato a Silandro con sede in un’ex base militare, MULTIPLO si interroga sul processo attraverso cui possiamo riutilizzare oggetti e spazi, unendo architettura, design e artigianato di alto livello.
Multiplo è una pubblicazione indipendente di studio GISTO.
 

Puntata #2 - Moreness
La nuova puntata di Archibooks on Air ci porta sulle alte vette delle Dolomiti, a scoprire il rapporto stretto tra natura, ambiente e esseri umani, attraverso il paper magazine Moreness che raccoglie i contributi e le indagini di architetti, designer, scienziati, filosofi e artisti su questo tema.
Simona Galateo ne parla con Anna Quinz, Direttrice Creativa della rivista, Marco Ferrari, dello Studio Folder, e Claudio Larcher, designer e ricercatore, docente alla NABA.

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Moreness
Moreness è un sostantivo inglese intraducibile che letteralmente significa “the state of being more”. È inseguendo questa definizione e questo concept che è nato il paper magazine di FranzLab – organizzato in trilogie, semestrale e trilingue – interamente dedicato all’approfondimento, alla riflessione e all’analisi multiforme e trasversale delle tematiche più attuali e stringenti legate all’ambiente e al contesto delle Dolomiti. Ogni volume di Moreness è composto da 14 piccoli saggi firmati da altrettanti autorevoli autori, locali o internazionali. Filosofi, antropologi, ricercatori, economisti, architetti, designer, ciascuno con il proprio linguaggio e le proprie competenze, sulle pagine di Moreness riflette, ragiona e si interroga sul tema proposto. Il progetto grafico si rivolge a un pubblico trasversale, curioso, attento e sensibile ed è incentrato sulla valorizzazione dei contenuti testuali e fotografici. È un progetto funzionale e pragmatico, che ripropone in chiave attuale soluzioni di derivazione classica. È un progetto soprattutto tipografico, con una grafica chiara e lineare che unisce grazie a piacevoli ibridazioni le caratteristiche di un magazine a quelle di un libro.


Puntata #1 - La casa on/off
La prima puntata di Archibooks On Air affronta un tema oggi più che mai centrale nelle nostre vite, vale a dire la sovrapposizione dello spazio del lavoro e dello spazio domestico, tema trattato nel libro La casa on/off. Spazi dell'abitare produttivo, di Paola Misino, LetteraVentidue 2018.
Florencia Andreola intervista l'autrice Paola Misino, architetto, ricercatore e docente all'Università di Chieti-Pescara.

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La casa on/off. Spazi dell'abitare produttivo
Le nuove logiche economiche e sociali che organizzano tempi e modalità del lavoro, hanno oltrepassato la soglia dello spazio domestico, dando vita a nuove forme di relazione tra le funzioni pubbliche delle attività lavorative e l’intimità dell’abitazione. Il binomio spazio produttivo e residenza rappresenta un fenomeno urbano storicamente diffuso soprattutto in luoghi con un alta concentrazione di popolazione. Tuttavia nell’ambito della cultura del progetto contemporaneo, i casi più noti sono confinati alle case-atelier/studio individuali, rivolte ad una committenza ristretta. Il libro, viceversa, propone una rilettura inedita della “casa produttiva” estesa alla scala dell’edificio ad alta densità abitativa, includendo anche attività commerciali e di servizio. Qui il limite tra l’alternarsi della condizione pubblica del lavoro, con quella intima della vita domestica sembra andare oltre le peculiarità dello spazio fisico. La componente relativa al tempo d’uso, disciplinata dagli abitanti stessi, può spingersi fino a definire una sorta di codice binario - online/offline - dello spazio di confine.

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