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Archibooks On Air #1

Dal 14.04.2020 al 21.04.2020

Archibooks diventa On Air. Il ciclo di presentazioni di libri sull'architettura, la città e il design prosegue in versione audio con interviste agli autori. On line la prima puntata, si parla di "La casa on/off", con Paola Misino

Archibooks, ciclo di presentazioni di libri sull’architettura, la città e il design a cura di Fondazione dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano, prosegue in versione audio, e propone al suo pubblico un podcast che ospita discussioni e interviste su pubblicazioni editoriali recenti dedicate ai nostri temi.
Archibooks diventa On Air. Il tentativo è quello di colmare, almeno in parte, l'impossibilità di proseguire con il programma previsto, sempre nella speranza di tornare presto a fare esperienza della città, dei suoi spazi, e dei suoi eventi.

Puntata #1 - La casa on/off
La prima puntata di Archibooks On Air affronta un tema oggi più che mai centrale nelle nostre vite, vale a dire la sovrapposizione dello spazio del lavoro e dello spazio domestico, tema trattato nel libro La casa on/off. Spazi dell'abitare produttivo, di Paola Misino, LetteraVentidue 2018.
Florencia Andreola intervista l'autrice Paola Misino, architetto, ricercatore e docente all'Università di Chieti-Pescara.

Il podcast è disponibile gratuitamente in questa pagina o sulle seguenti piattaforme: Anchor - Breaker - Google Podcasts - RadioPublic - Spotify

 


La casa on/off. Spazi dell'abitare produttivo
Le nuove logiche economiche e sociali che organizzano tempi e modalità del lavoro, hanno oltrepassato la soglia dello spazio domestico, dando vita a nuove forme di relazione tra le funzioni pubbliche delle attività lavorative e l’intimità dell’abitazione. Il binomio spazio produttivo e residenza rappresenta un fenomeno urbano storicamente diffuso soprattutto in luoghi con un alta concentrazione di popolazione. Tuttavia nell’ambito della cultura del progetto contemporaneo, i casi più noti sono confinati alle case-atelier/studio individuali, rivolte ad una committenza ristretta. Il libro, viceversa, propone una rilettura inedita della “casa produttiva” estesa alla scala dell’edificio ad alta densità abitativa, includendo anche attività commerciali e di servizio. Qui il limite tra l’alternarsi della condizione pubblica del lavoro, con quella intima della vita domestica sembra andare oltre le peculiarità dello spazio fisico. La componente relativa al tempo d’uso, disciplinata dagli abitanti stessi, può spingersi fino a definire una sorta di codice binario - online/offline - dello spazio di confine.

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