Dal 17.07.2017 al 17.08.2017
È online il sito archivio dedicato alla figura dell'ingegnere e architetto milanese Gigi Gho' (1915-1998), esponente del professionismo colto milanese
Segnaliamo che è online il sito dedicato alla figura dell'ingegnere e architetto milanese Gigi Gho' (1915-1998). Attivo nel secondo dopoguerra, Gigi Gho' ha progettato e costruito numerosi edifici per abitazioni, terziari ed industriali. Le sue opere sono citate nei principali studi dedicati al razionalismo milanese e all'architettura moderna negli anni della ricostruzione. Ha lavorato con alcune importanti figure della cultura progettuale italiana come Aldo Favini e Gio Ponti, col quale ha stretto un duraturo e sincero rapporto di amicizia.
L'archivio Gigi Gho' raccoglie il materiale progettuale che l'ingegnere architetto milanese, a partire dagli anni Quaranta del Novecento, ha prodotto nell'arco della sua attività professionale: comprende lucidi disegnati a china, foto storiche, lettere e corrispondenze che testimoniano oltre quarant'anni di architettura progettata nel solco del razionalismo milanese. Questo notevole corpus di documenti, ora in piccola parte disponibile online in formato digitale grazie ad una generosa iniziativa della famiglia, è a disposizione di studiosi e ricercatori che intendano approfondire la conoscenza dell'architettura italiana dell'epoca.
La proprietà è pertanto disponibile a concordare progetti di studio, contributi scientifici ed economici che possano valorizzare, nell'ambito di una ricostruzione storico-critica, un professionista "colto" come Gigi Gho', silenzioso attore di quel "laboratorio della modernità" che è stata la Milano negli anni della ricostruzione.
Biografia di Gigi Ghò, dal sito www.archiviogigigho.com
Gianluigi Gho', detto Gigi, nasce a Milano il 19 dicembre del 1915. Il padre, attivo nel settore dell'edilizia, lo avvicina allo studio delle costruzioni. Si iscrive al Politecnico di Milano dove consegue la laurea in Ingegneria Civile nel 1940. Nello stesso anno viene chiamato nell'esercito, dal quale si congeda nel 1944. Tornato a Milano, avvia la professione nello studio di Gio Ponti, con il quale maturerà un rapporto di amicizia che durerà per tutta la vita.
Nel 1946 apre il proprio studio, che si sposterà ben presto al piano rialzato di via San Marco 33, all'interno di un edificio da lui stesso progettato per la Società Torcitura Borgomanero. Nel 1948, sempre presso il Politecnico di Milano, consegue anche la laurea in architettura.