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Arriva la Banda Ultralarga

Dal 20.07.2015 al 20.08.2015

dal 1 luglio per permessi di costruire nuove costruzioni o interventi di ristrutturazione edilizia importanti è necessario aver programmato la predisposizione dell’edificio per la connessione con fibra ottica ad alta velocità a banda ultralarga

dal 1 luglio per permessi di costruire nuove costruzioni o interventi di ristrutturazione edilizia importanti è necessario aver programmato la predisposizione dell’edificio per la connessione con fibra ottica ad alta velocità a banda ultralarga.

L’edificio dovrà essere equipaggiato di un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna, costituita da:
- adeguati spazi e cavedi montanti
- impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete
- un punto di accesso, cioè di un punto fisico situato all’interno o all’esterno dell’edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consente la connessione con l’infrastruttura interna all’edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga.
 
L’obbligo è previsto dal nuovo articolo 135-bis del Testo Unico Edilizia Dpr 380/2001, introdotto dalla Legge 164/2014 di conversione del Decreto Sblocca Italia DL 133/2014,  e si applica a tutte le nuove costruzioni presentate dopo il 1° luglio 2015, e in caso di opere che richiedano il permesso di costruire ex articolo 10, comma 1, lettera c), del Dpr 380/2001, cioè gli interventi di ristrutturazione edilizia. Per individuare gli interventi da assoggettare all’obbligo, la Legge 164/2014 fa dunque riferimento al titolo edilizio richiesto per realizzarli, cioè il permesso di costruire.

Secondo l’Associazione Nazionale dei Costruttori (ANCE), l’obbligo dovrebbe applicarsi anche agli interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione edilizia realizzati mediante DIA alternativa al permesso di costruire (ex art. 22 del Dpr 380/2001) e agli interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio ‘di fatto’ nuovo e, quindi, a quelli realizzati mediante demolizione e ricostruzione con il rispetto della volumetria preesistente, che richiedono la presentazione della SCIA.
 
In caso contrario infatti csi creerebbe disparità di trattamento fra interventi uguali ma realizzati in base a titoli abilitativi diversi.

Il nuovo articolo 135-bis indica, quale riferimento tecnico, le Guide 306-2, 64-100/1, 64-100/2 e 64-100/3 del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI).
La CEI 306-2 ‘Guida al cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali’ fornisce le raccomandazioni per la progettazione, l’installazione ed il collaudo del cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali, in conformità alle norme tecniche applicabili. Oggetto della Guida è quindi l'impianto per la distribuzione dei segnali a supporto delle varie applicazioni (automazione di edificio, audio/video/multimediali, trasmissione dati, fonia) tipiche di questa tipologia di edifici.

L’obbligo di cablare gli edifici è una novità importante sia per il settore dell’edilizia che per quello dell’impiantistica. Tuttavia si rileva una carenza di informazione nei confronti di amministrazioni comunali, ordini professionali, costruttori, tecnici installatori, consumatori ed amministratori condominiali. In queste settimane le associazioni di categoria si stanno attivando per informare sul nuovo obbligo. 

il CEI ha predisposto la Guida Tecnica CEI 306-22, lo strumento necessario a progettisti, operatori edili e installatori di comunicazione elettronica negli edifici, per l’applicazione della Legge 164/2014.
La Guida Tecnica CEI 306-22 - spiega il Comitato Elettrotecnico - è focalizzata sulla realizzazione, negli edifici, di una infrastruttura fisica multiservizio passiva interna all’edificio, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica, nonché dei punti di accesso all’edificio. La predisposizione di “adeguati spazi installativi” e di “accessi agli edifici” deve considerarsi come indispensabile per garantire la realizzazione a regola d’arte degli impianti di comunicazione elettronica tali da assicurare:
- la riduzione dei costi di installazione e di manutenzione degli impianti;
- un elevato livello di adattabilità, flessibilità, affidabilità nel tempo delle infrastrutture, tenendo conto delle mutevoli esigenze, sia tecniche sia dell’utenza, e della protezione dell’investimento.

Intanto il Piano del Governo per la banda ultralarga è fermo: il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, ha confermato che il Decreto Legge ‘Telecomunicazioni’ o ‘Banda Larga’ è stato accantonato e che, per finanziare le partnership pubblico-privato e per gli incentivi, si ricorrerà direttamente al Cipe, mentre per credito di imposta e voucher si deciderà in seguito come procedere. La delibera Cipe sugli incentivi è attesa per l’autunno.

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