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Jacqueline Osty e il "paysage globale"

Dal 07.11.2012 al 08.12.2012

Breve sintesi della serata “Nuovi modelli di parchi urbani” dell’11 ottobre con Jacqueline Osty, architetto paesaggista nata in Marocco e operativa soprattutto in Francia

A inaugurare il ciclo di conferenze 2012-13 dell’Associazione VerDiSegni intitolata “Nuovi modelli di verde urbano”, è intervenuta l’11 ottobre presso la sede dell’Ordine, Jacqueline Osty, architetto paesaggista nata in Marocco e operativa soprattutto in Francia.
I suoi numerosi interventi riguardano prevalentemente spazi di verde urbano con un approccio che lei definisce di “paysage globale” come responsabilità dell’atto di trasformazione di un territorio condiviso da tutti.

I tratti distintivi della sua filosofia progettuale sono: un’integrazione del progetto paesistico con quello urbanistico; la salvaguardia delle memorie industriali; l’attivazione di processi partecipativi per raccogliere le esigenze dell’utenza; il rispetto della dimensione ecologico-ambientale.

Il cuore del suo intervento è stato l’illustrazione del suo più recente ed ancora in corso progetto per il Parc Clichy Batignolles – Martin Luther King a Parigi, di cui è stata realizzata la prima parte che verrà completata in fasi successive fino a diventare il terzo grande parco realizzato in città dal 1980 (circa 10 ettari, costo complessivo previsto 40 milioni di euro).

La committenza è L’Amministrazione Parigina che decide di edificare su uno dei pochi vuoti urbani rimasti a Parigi, un nuovo eco-quartiere di edilizia sociale e di terziario nel XVII arrondissement, a cavallo tra una linea ferroviaria e i grandi assi automobilistici.
Una delle scelte più innovative che avrà forti ricadute sul piano della fruizione e dell’affezione è la decisione di dare priorità temporale alla realizzazione della prima parte del parco rispetto alle edificazioni.

Gli aspetti salienti del Parco sono:
- la relazione diretta tra parco e contesto urbano sia attraverso la continuità di collegamenti tra viabilità esterna e i percorsi pedonali interni (il parco come congiunzione e attraversamento del quartiere), sia “estetica” e di appartenenza al paesaggio urbano con visuali sulla città costruite con variazioni di livelli, uso della vegetazione, eccetera;

- il rispetto del passato ferroviariario del luogo, attraverso la valorizzazione dei binari esistenti come elemento identitario;

- l’integrazione tra estetica e funzionalità sportiva (Parigi era candidata ad accogliere i giochi Olimpici) e stile naturalistico;

- la fruizione attraverso “Il corpo nello spazio” con la creazione di aree diversificate secondo una molteplicità di bisogni e di utilizzi;

- l’utilizzo dell’acqua come elemento decorativo e ludico e come funzione ecologico-ambientale con il recupero delle acque pluviali ed il trattamento di quelle fluviali;

- “La natura nelle stagioni” che ispira l’impianto vegetale molto articolato e fluido, con sapienti variazioni stagionali.

Rita Sicchi - VerDiSegni

Profilo
Jaqueline Osty, diplomata alla Ecole Nationale Supérieure du Paysage di Versailles e a quella delle Beaux Arts UP4, nel 1985 fonda il suo atelier a Parigi.
La sua attività prevalente si focalizza sulla progettazione paesaggistica urbana. Tra i lavori più recenti Parc Martin Luther King che ha inaugurato il nuovo eco-quartiere di Clichy Batignolles a Parigi.
Tra i suoi riconoscimenti il Premio del Paesaggio 2005 per il Parc St. Pierre ad Amiens e la candidatura come finalista alla settima edizione del Premio Europeo de Paisaje Rosa Barba.

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