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FONDAZIONE PRADA

Anno:  2008 - 2018

Località: Milano, Scalo Romana

Indirizzo: Largo Isarco 2

Destinazione d'uso: Fondazione, Spazio espositivo

Progettista: OMA (Rem Koolhaas, Chris van Duijn, Federico Pompignoli)

FONDAZIONE PRADA

La Fondazione Prada, presieduta da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, è un’istituzione dedita alla promozione dell’arte contemporanea e della cultura, con sedi a Venezia, in Ca’ Corner della Regina, e a Milano, negli spazi un tempo occupati dalla distilleria Società Italiana Spiriti e in Galleria Vittorio Emanuele II (Osservatorio). 

Il progetto del grande centro espositivo milanese è stato affidato allo studio OMA, che ha curato la riconversione di un complesso eterogeneo di edifici risalenti agli anni Dieci del Novecento, un tempo adibiti a magazzini, silos, uffici e impianti per la produzione dei liquori, estesi su un’area di 18.900 mq.

Fondazione Prada occupa sette fabbricati esistenti e tre nuove costruzioni: “Podium”, uno spazio per mostre temporanee; “Cinema”, un auditorium multimediale, e la “Torre”, una struttura di nove piani che ospita installazioni site-specific, un ristorante e servizi per i visitatori, inaugurata ad aprile 2018. Questo insieme eterogeneo di architetture è pensato da Rem Koolhaas come «una collezione di opere che incontra una collezione di tipologie architettoniche».

Dal 2015 ad oggi l’icona di questo centro è stata l’edificio della “Haunted House” (casa degli spiriti), una piccola costruzione di quattro piani rivestita in foglia d’oro a 24 carati, che ospita, in una sequenza verticale di piccole sale, una parte della collezione della Fondazione, tra cui opere di Louise Bourgeois e Robert Gober. La preziosità della finitura non ha mancato di sollevare critiche ed è certamente inusuale per un edificio con vocazione industriale, ma funge da elemento catalizzatore in una composizione fatta di frammenti, in cui convivono manufatti di varie epoche, spazi di funzioni e dimensioni disparate, sale con condizioni museografiche diverse.

“Haunted House”, la “Cisterna”, l’edificio “Sud” e la grande hall del “Deposito” sono stati ripuliti dalle tracce del passato produttivo e presentano gallerie espositive differenti per estensione, altezza e tipo di illuminazione, ma accomunate da pavimentazioni in battuto di cemento e pareti neutrali in intonaco bianco o cemento. L’edificio “Nord” ha inizialmente conservato intatto il suo aspetto originale, per poi abbracciare l’estetica degli altri spazi, mentre le nuove costruzioni sono rese riconoscibili da ampie superfici vetrate e finiture moderne e ricercate; si pensi, per esempio, ai pannelli in schiuma di alluminio che rivestono la parete esterna del “Podium”.

Con un’altezza di 60 metri, la “Torre” spezza la prevalente orizzontalità dell’insieme e offre una vista scenografica sulla Fondazione e la città di Milano, attraverso le vetrate del rooftop bar e della terrazza panoramica. Al suo interno vi sono ambienti espositivi di altezze crescenti e planimetrie alternativamente rettangolari o trapezoidali, che disegnano una geometria sfaccettata nel prospetto nord, a cui fa da contraltare lo sperone che la unisce al “Deposito” e affianca l’ascensore panoramico. Particolare è anche il ristorante Torre, ospitato al sesto piano della nuova costruzione, arredato con mobili originali del Four Seasons Restaurant di New York progettato da Philip Johnson nel 1958, elementi dell’installazione di Carsten Höller The Double Club (2008-2009), tre sculture di Lucio Fontana e una selezione di tele di William N. Copley, Jeff Koons, Goshka Macuga e John Wesley.

Nella testata che costeggia via Orobia vi sono, inoltre, una zona riservata ai bambini, progettata in collaborazione con la neuropediatra Giannetta Ottilia Latis e sviluppata con gli studenti dell’École nationale supérieure d’architecture de Versailles, e una caffetteria, il Bar Luce, allestita dal regista Wes Anderson e ispirata all’atmosfera dei caffè della Milano di metà Novecento.


Luca Basso Peressut