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TRIENNALE DESIGN MUSEUM
Anno: 2004 - 2007
Località: Milano, Parco Sempione
Indirizzo: Viale Alemagna 6
Destinazione d'uso: Museo
Progettista: Michele De Lucchi
Il Palazzo dell’Arte progettato da Giovanni Muzio accanto a Parco Sempione è stato, sin dalla sua apertura nel 1933 un luogo d’elezione per la promozione dell’arte contemporanea e dell’architettura della città di Milano. L’offerta culturale promossa dalla Fondazione La Triennale a partire dalla sua costituzione nel 1993 si è ulteriormente arricchita nel 2004, con la realizzazione della Biblioteca del Progetto, Archivio Storico e Centro di Documentazione e l’avvio del restauro dell’ala est del primo piano per ospitare il primo Museo del Design in Italia.
L’idea alla base del progetto, studiato con la curatela scientifica di Andrea Branzi, è stata quella di rinnovare annualmente le raccolte esposte, presentando gli oggetti della collezione attraverso l’interpretazione di curatori e allestitori sempre differenti, con l’obiettivo ambizioso di costituire un museo in costante rinnovamento e nel quale tornare almeno una volta l’anno.
L’incarico di predisporre gli interni è stato affidato all’architetto Michele De Lucchi, che ha adeguato i sistemi impiantistici e illuminotecnici delle sale nel rispetto dell’architettura di Muzio e ha studiato un nuovo ingresso scenografico e indipendente. Un esile ponte aereo in legno lamellare di bambù con parapetti in vetro (lungo oltre 14 m, largo 162 cm e con una sezione di soli 67 cm) sovrasta lo scalone monumentale che conduce al primo piano e introduce i visitatori nella prima sala, a sinistra della quale sorge uno spazio raccolto per incontri ed eventi chiamato “Agorà”, in legno e intonaco arancio.
Le diverse edizioni del Museo che si sono susseguite a partire dal 2007, anno dell’apertura, hanno presentato prospettive sempre differenti sul design italiano: dal rapporto tra identità e design, al tema della crisi e del post-crisi economica, dal design al femminile a quello per i bambini.
La mostra inaugurale “Le sette ossessioni del design italiano” (7 dicembre 2007 - 25 gennaio 2009), a cura di Andrea Branzi, si è proposta di indagare cosa sia il design italiano ripercorrendone la storia anche attraverso contributi cinematografici di Peter Greenaway (Ouverture. Fiato alle trombe! 2000 anni di creatività italiana) e di registi italiani che ne hanno interpretato le ossessioni. Nel 2015, in concomitanza con Expo, il Museo del Design ha organizzato la mostra “Cucine e Ultracorpi” (9 aprile 2015 - 21 febbraio 2016), a cura di Germano Celant; sviluppata in stretta collaborazione con Silvana Annicchiarico e il Triennale Design Museum e allestita dallo Studio Italo Rota, la rassegna rievocava l’evoluzione storica in Italia degli oggetti “cospiratori”, cucine ed elettrodomestici in un «paesaggio meccanizzato – al contempo alieno e ambiguo, utilitario ed ergonomico». Il mondo dell’infanzia è stato al centro della decima edizione, “Giro giro tondo. Design for children” (1 aprile 2017 - 18 febbraio 2018).
Il riallestimento ciclico del Museo del Design rappresenta un interessante espediente anche e soprattutto per raccontare un’istituzione e una disciplina fortemente legate ai gesti, ai pensieri e alla cultura contemporanea della società.
L’attività culturale e di ricerca sostenuta dal museo si completa con il Laboratorio di Restauro, un dipartimento specializzato istituito per attuare una corretta profilassi per ogni tipologia di manufatto, individuandone le condizioni ottimali per la conservazione nel tempo e il restauro sia di oggetti appartenenti alla collezione permanente, sia di quelli che vengono esposti durante le rassegne temporanee della Triennale.
Marcella Camponogara