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Giancarlo De Carlo and ILAUD. A movable frontier brings together reflections, memories, judgments, projects for the future linked to ILAUD, founded by Giancarlo De Carlo in 1976 and still active, to commemorate the one hundred years since the birth of De Carlo. It bears witness to the cultural value of this important initiative, but also its human and ethical richness, which is unique in the recent history of international architecture.
ILAUD was founded as an alternative to an academic way of teaching and practicing architecture, following the critical role of De Carlo and CIAM and his experience with Team X, but with deeper roots in his political, ideological, and cultural commitment and concerning the period of great upheavals in the 1960s and 1970s.
The book has all the richness and contradictory character of that period and illustrates the desire to give positive answers to difficult challenges, to be curious and honest, to trust in the future even in difficult times.
This was ILAUD’s philosophy as a movable frontier.
The book was published thanks to the contribution granted by the MIBACT General Direction for Education, research, and cultural institutes, Service II "Cultural Institutes".
Il libro riunisce riflessioni, ricordi, giudizi, progetti per il futuro legati a ILAUD, fondato da Giancarlo De Carlo nel 1976 e tuttora attivo e rappresenta la testimonianza non solo del valore culturale di questa importante iniziativa, ma anche della sua ricchezza umana ed etica, unica nella storia recente dell'architettura internazionale.
ILAUD è stato fondato come alternativa a un modo accademico di insegnare e praticare l'architettura, seguendo il ruolo critico di De Carlo e dei CIAM e la sua esperienza con il Team X, ma con radici più profonde nel suo impegno politico, ideologico e culturale, nella cornice storica dei grandi sconvolgimenti negli anni '60 e '70.
Il libro raccoglie in sé tutta la ricchezza e il carattere contraddittorio di quel periodo e illustra il desiderio di dare risposte positive a sfide difficili, di continuare a essere curiosi e onesti, di fidarsi del futuro anche in tempi difficili. Questa era la filosofia di ILAUD come frontiera mobile.
La pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali - Servizio II "Istituti culturali", del MIBACT Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Giancarlo De Carlo and ILAUD. A movable frontier brings together reflections, memories, judgments, projects for the future linked to ILAUD, founded by Giancarlo De Carlo in 1976 and still active, to commemorate the one hundred years since the birth of De Carlo. It bears witness to the cultural value of this important initiative, but also its human and ethical richness, which is unique in the recent history of international architecture.
ILAUD was founded as an alternative to an academic way of teaching and practicing architecture, following the critical role of De Carlo and CIAM and his experience with Team X, but with deeper roots in his political, ideological, and cultural commitment and concerning the period of great upheavals in the 1960s and 1970s.
The book has all the richness and contradictory character of that period and illustrates the desire to give positive answers to difficult challenges, to be curious and honest, to trust in the future even in difficult times.
This was ILAUD’s philosophy as a movable frontier.
The book was published thanks to the contribution granted by the MIBACT General Direction for Education, research, and cultural institutes, Service II "Cultural Institutes".
Il libro riunisce riflessioni, ricordi, giudizi, progetti per il futuro legati a ILAUD, fondato da Giancarlo De Carlo nel 1976 e tuttora attivo e rappresenta la testimonianza non solo del valore culturale di questa importante iniziativa, ma anche della sua ricchezza umana ed etica, unica nella storia recente dell'architettura internazionale.
ILAUD è stato fondato come alternativa a un modo accademico di insegnare e praticare l'architettura, seguendo il ruolo critico di De Carlo e dei CIAM e la sua esperienza con il Team X, ma con radici più profonde nel suo impegno politico, ideologico e culturale, nella cornice storica dei grandi sconvolgimenti negli anni '60 e '70.
Il libro raccoglie in sé tutta la ricchezza e il carattere contraddittorio di quel periodo e illustra il desiderio di dare risposte positive a sfide difficili, di continuare a essere curiosi e onesti, di fidarsi del futuro anche in tempi difficili. Questa era la filosofia di ILAUD come frontiera mobile.
La pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali - Servizio II "Istituti culturali", del MIBACT Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
A Cura Di
Paolo Ceccarelli
Editore
Fondazione FOAMi
Anno
2019
Pagine
212
Copertina
Morbida
Grafica
Studio Folder
ISBN
978-88-31942-09-6
Foto del volume
Studio Folder
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