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Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta

Il Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta, bandito dall’Ordine degli Architetti di Milano con cadenza biennale dal 2007, è rivolto alle migliori realizzazioni europee di edilizia sociale ed è punto di riferimento del dibattito sul social housing a livello internazionale. Il Premio promuove l’attenzione verso la qualità complessiva dell’ambiente costruito e la sostenibilità del progetto architettonico.

Alle 9 edizioni del Premio hanno partecipato complessivamente 317 progetti da 19 Paesi.

Albo dei vincitori:

2023 – H Arquitectes, Spagna
2021 – Peris+Toral Arquitectes, Spagna
2019 – Vandkusten Architekten, Danimarca
2017 – Duplex Architekten, Svizzera
2015 – H Arquitectes + DataAE, Spagna
2013 – Atelier Kempe Thill, Olanda
2011 – Zanderroth Architekten, Germania
2009 – Kis Péter Épìtészmuterme, Ungheria
2007 – Guillermo Vàsquez Consuegra, Spagna

Il sito con tutti i progetti

9° edizione – 2023

20 febbraio 2024 - La Giuria della 9° edizione del Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta ha esaminato gli 8 progetti arrivati in seconda fase, sui 19 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto spagnolo "Social Housing 1737" a Gavà, Barcellona, di H Arquitectes (Spagna)Le motivazioni della giuria: “premiato per la qualità della soluzione tipologica innovativa e l'immagine complessiva del progetto in relazione al contesto circostante. Le unità abitative seguono uno schema chiaro, flessibile e funzionale, soprattutto grazie alle logge e ai ballatoi esterni, e grazie alla serialità degli ambienti. Il progetto ragiona su una nuova tipologia di domesticità, attraverso la connessione tra spazi equivalenti. Il gruppo dei tre edifici propone un aggregato riconoscibile, attentamente progettato nella relazione tra i diversi corpi”.


Dati di progetto:
Indirizzo: Plot B2.1 of the western sector, Gavà, Barcelona, Spagna
Superficie lotto: 5211 mq
Superficie lorda totale: 16528,67 mq
Numero di alloggi: 136
Costo totale: 13.137.532,61 €
Costo di costruzione totale /Superficie lorda totale: 796 €/mq
Proprietà: IMPSOL (Metropolitan Institute of Land Development and Property Management)


La giuria ha inoltre assegnato una Menzione speciale.

- Menzione per il riuso e la riconversione di un edificio pubblico in edificio residenziale: "Umnutzung Felix Platter-Spital", di Müller Sigrist Architekten e Rapp Architekten, Basilea (SVIZZERA).
Per "aver affrontato una questione rilevante nell’attuale dibattito in architettura, ovvero il rapporto tra il tema del riuso inteso come rifunzionalizzazione di edifici esistenti abbandonati, e il riuso come approccio radicale e stimolante alla progettazione ecologica nell'ambito del social housing. La giuria ha apprezzato la qualità delle soluzioni tipologiche, ottenute adattando a un nuovo complesso abitativo lo schema molto rigoroso dell’edificio esistente, vincolato, che ospitava un ospedale. Il progetto interviene con molta attenzione e valorizza la qualità degli spazi esistenti".


Giuria:
Membri effettivi: Alberto Lessan (Italia), Annalisa Metta (Italia), Marta Peris e Jose Toral, Peris+Toral Arquitectes (Spagna), Nicola Russi (Italia) e Christian Sumi (Svizzera).
Membri supplenti: Maite García Sanchis (Italia) e Marco Peverini (Italia).


Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 9° edizione.

8° edizione – 2021

15 dicembre 2021 - La Giuria dell'8° edizione del Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta ha esaminato i 13 progetti arrivati in 2°fase, sui 29 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto spagnolo "85 Social Housing Units" in Cornellà (Barcellona), Peris+Toral Arquitectes (Spagna). Le motivazioni della giuria: "per una sfida alla pratica progettuale europea nell’ambito del social housing con una proposta radicale e sofisticata, sia in termini di programma funzionale che di linguaggio. L'edificio a Cornellà, con il suo approccio progettuale marcato, ha avuto il merito di mettere in luce come la flessibilità non significhi necessariamente spazio libero, ma può costituire la combinazione tra uso della geometria e ripetizione di elementi modulari. Questa “casa delle stanze uguali” non solo apre la strada a ulteriori ricerche sull'ottimizzazione del costo della vita economico e ambientale – che è un tema chiave per la pianificazione abitativa a prezzi accessibili – ma solleva anche il dibattito su come organizzare lo spazio domestico puntando su un chiaro schema adattivo e vivibile, dove la dimensione privata si fonde progressivamente con quella più aperta e pubblica. Questo edificio offre inoltre un’interpretazione non convenzionale degli elementi della tradizione abitativa spagnola, come le persiane, i balconi e il patio. Attraverso l’uso di mezzi poveri i progettisti riescono a raggiungere un risultato rilevante anche alla scala più ampia, progettando ogni singolo componente, dalla soglia allo spazio. Questo design pulito e accurato è ciò che rende questo edificio bello e pragmatico allo stesso tempo, un volume eccezionale alla scala urbana rispetto al tessuto circostante".


La Giuria ha infine evidenziato come questo intervento dovrebbe costituire un riferimento per il mondo del social housing anche in quanto esito di un concorso di architettura indetto da un ente pubblico di edilizia popolare.


Dati di progetto:
Indirizzo: AV. Republica Argentina 21, 08940 Cornellà de Llobregat, Spagna
Superficie lotto: 2139 mq
Superficie lorda totale: 12815 mq
Numero di alloggi: 85
Costo totale: 10.676.638,00 €
Costo di costruzione totale /Superficie lorda totale: 833 €/m2
Proprietà: AMB / IMPSOL

La giuria hai inoltre assegnato una serie di Menzioni:


- Menzione per la ricerca e innovazione tecnica e costruttiva al progetto "Hirtenweg", di Harry Gugger Studio (Svizzera).
Per "l’approccio ponderato all'architettura e al rapporto con il paesaggio circostante. Questo progetto merita una menzione particolare per il notevole utilizzo di elemente. Nonostante la produzione industrializzata abbia spesso portato ad architetture di dubbia qualità, nel progetto di Harry Gugger Studio questo pregiudizio viene contrastato in modo convincente: la modularità che il sistema costruttivo impone ha portato a soluzioni progettuali ben proporzionate e multifunzionali". 


- Menzione per la sperimentazione tipologica al progetto "Housing Development Maiengasse", di Esch Sintzel Architekten (Svizzera).
Per "il contributo alla “sperimentazione tipologica” abbinato anche a una riflessione urbana innovativo, che ha generato una soluzione urbana innovativa declinata in un nuovo spazio pubblico – un'estensione dello spazio della strada – che suggerisce un'atmosfera comunitaria al complesso. Il cortile e la copertura costituiscono gli elementi unificanti che esaltano quella dimensione di "luogo di scambio sociale" che gli architetti hanno identificato come una delle principali questioni per un modo di abitare sociale".


-Menzione al progetto "La Borda"di Lacol (Spagna).
"Pur essendo già ampiamente riconosciuto come un’architettura di qualità, la menzione intende richiamare l'attenzione degli operatori del settore su modelli cooperativi e collaborativi. La Borda costituisce inoltre la rappresentazione di come il modello cooperativo possa essere costruito anche con elevati standard di progettazione".


-Menzione al progetto VinziDorf Wien, di Gaupenraub +/- (Austria).
"Perché richiede ulteriori ricerche e azioni nel campo dell'Housing Sociale anche per le persone che sperimentano il disagio abitativo. Questo progetto alza l'asticella in termini di sperimentazione di nuovi modelli di alloggi temporanei e servizi sanitari per le persone vulnerabili e aumenta anche la consapevolezza dell'assistenza abitativa come un diritto umano e una responsabilità sociale per tutti coloro che si impegnano a combattere le disuguaglianze, compresi gli architetti".

La Giuria ha anche assegnato una Menzione congiunta ai progetti:
- "Rozemaai Refurbishment" ad Anversa, di Atelier Kempe Thill (Belgio).
- "Sinfonia", di Area Architetti (Italia).
Le motivazione della giuria: "sollevano una discussione più ampia sulle strategie di trasformazione, come alternativa low carbon alla costruzione di nuovi edifici, anche nel campo del social housing. Entrambi i progetti, con approcci, metodi e soluzioni progettuali molto diverse, dimostrano che la ristrutturazione è un’ottima soluzione, se l’operazione di riconversione è di qualità.



Giuria:
Membri effettivi: Søren Nielsen (Danimarca); giurato internazionale in corso di definizione; Carles Muro (Spagna); Chiara Rizzica (Italia); Fabio Lepratto (Italia).
Membri supplenti: Simona Della Rocca (Italia); Marco Peverini (Italia).


Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti all'8° edizione.

 85 Social Housing Units in Cornellà, Peris+Toral Arquitectes.

7° edizione – 2019

10 dicembre 2019 - La Giuria della 7° edizione del Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta (in seguito alla morte dell'architetto Matilde Baffa il premio è diventato Premio Matilde Baffa Ugo Rivolta) ha esaminato i 9 progetti arrivati in 2° fase, sui 19 originariamente pervenuti, e ha assegnato il premio al progetto danese "Housing on Lisbjerg Bakke" di Vandkusten Architekten (Danimarca). Le motivazioni della giuria: "per l’uso sapiente degli elementi costruttivi prefabbricati in legno, riassemblabili, low cost e a basso impatto ambientale, insieme all’ottimizzazione degli spazi condivisi mostrano un incredibile potenziale nello sviluppo di nuove soluzioni abitative per il social housing”.


Dati di progetto:
Indirizzo: Jess Ingerslevsgade, 8200 Aarhus, Danimarca.
Superficie lotto: 4000 mq
Superficie lorda totale: 4100 mq
Numero di alloggi: 39
Costo totale: 6.000.000,00 €
Costo al mq: 1463,00 €


La giuria ha inoltre assegnato due Menzioni speciali:

Cooperative building Stadterle, di Buchner Bründler Architekten (Svizzera), per l'intero processo progettuale, compresa la proficua interazione tra cooperativa e architetti: il risultato è un'architettura informale che risponde adeguatamente ai requisiti di quartiere della società 2000Watt.     

Sundparken, di C.F. Møller Architects (Danimarca) per il rinnovamento di un insediamento degli anni ’70, problematico dal punto di vista ecologico e sociale: il cambio di destinazione d’uso degli spazi esterni e il coinvolgimento degli abitanti hanno contribuito a creare accettazione e un migliore equilibrio sociale.  


Giuria:
Membri effettivi: Monique Bosco-von Allmen (Svizzera), Pascal Müller (Svizzera), Rossella Gotti (Francia), Jens Kvorning (Danimarca), Laura Montedoro (Italia).
Membri supplenti: Fabio Lepratto (Italia) e Marco Peverini (Italia).


Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 7° edizione.

6° edizione – 2017

11 dicembre 2017 - La Giuria della 6° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 13 progetti arrivati in 2° fase, sui 20 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto svizzero "Haus A" di Duplex Architektencostruito all'interno del quartiere Hunziker Area di Zurigo (Svizzera). Le motivazioni della giuria: "per la sperimentazione tipologica e la convincente articolazione spaziale e architettonica del masterplan. La ricerca nella pianta del piano terra è notevole e spicca rispetto agli altri progetti pervenuti. La combinazione di piccole unità private ma indipendenti e di grandi spazi collettivi introduce nuove figure tipologiche che possono soddisfare le più disparate esigenze della società contemporanea. Il parallelismo tra il masterplan urbano e la pianta del piano terra è sorprendente nel mondo in cui gli spazi condivisi e privati sono tenuti assieme. L’articolazione degli spazi interni privati e collettivi è sobria in facciata, e ha un forte carattere domestico, adattandosi al denso contesto urbano."


Dati di progetto:
Indirizzo: Dialogweg 6, 8050 Zurigo, Svizzera.
Superficie Lorda totale (SLP): 6.883 mq.
6 piani.
Appartamenti: 11 "appartamenti cluster" (ca. 400 mq/ap, 10-12 persone/ap).


La giuria ha inoltre riconosciuto delle Menzioni per i progetti:


Menzione per la ricerca e l'innovazione tecnica e costruttiva: 
Magisterparken, di C.F. Møller Architects (Danimarca).
La giuria ha motivato la menzione perché "il progetto da una risposta convincente all’urgente esigenza di migliorare la qualità dei magazzini post-bellici in disuso. Inoltre migliora la qualità tecnica dell’edificio, rinnovando il rivestimento esterno e adattandolo alle specifiche condizioni climatiche. Inoltre introduce un’alta qualità degli spazi interiori ridisegnando radicalmente l’impostazione degli appartamenti. 

Menzione per la sperimentazione tipologica: 
Live-work complex Kalkbreite, di Müller Sigrist Architekten (Svizzera).
La giuria ha motivato la menzione per "l'estremo mix di differenti tipi residenziali, servizi pubblici e infrastrutture al progetto. Interessante il modo in cui il progetto si rapporta con la complessità del sito, introducendo un programma funzionale ancora più articolato e aggiungendo nuovi spazi pubblici facilmente accessibili. 

Menzione speciale per lo sviluppo di un forte programma sociale:  
Living together, di Frötscher Lichtenwagner  (Austria).
La giuria ha motivato la menzione per "il programma sociale è fortemente relazionato allo spazio circostante e al quartiere. Il progetto integra in modo convincente gli spazi pubblici, collettivi e privati. E’ aperto nei confronti del contesto e dei suoi abitanti, con mezzi discreti e sobri.


Giuria:
Membri effettivi: David Lorente Ibáñez, Harquitectes (Spagna), Dick Van Gameren (Olanda), Massimo Bricocoli (Italia), Camillo Magni (Italia) e Mauro Galantino (Italia).
Membri supplenti: Laura Montedoro (Italia), Fabio Lepratto (Italia).


Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 6°edizione.

5° edizione – 2015

11 dicembre 2017 - La Giuria della 5° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 14 progetti arrivati in 2° fase, sui 49 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto spagnolo "Student housing" di H Arquitectes +  DataAE, costruito a Sant Cugat del Vallès (Spagna). Le motivazioni della giuria: "per il suo valore dimostrativo di innovazione e di domesticità applicato al sistema costruttivo prefabbricato in calcestruzzo armato, perseguite attraverso il controlllo della qualità degli spazi di distribuzione, del giardino/patio collettivo e dei dettagli architettonici. Si riconosce, inoltre, il valore insediativo nel contesto in relazione alla topografia, al rapporto con l'infrastruttura ferroviaria e ai percorsi di ingresso connessi a differenti livelli. Si apprezza altresì l'attenzione posta ai temi della sostenibilità ambientale ed energetica. La soluzione evidenzia l'inaspettata adeguatezza e potenzialità di questa metodologia costruttiva, per rispondere ai nuovi bisogni dell'abitare temporaneo".


Dati di progetto:
Indirizzo: Carrer Sant Pere no 1-15, 08173 Sant Cugat del Vallès (SPAGNA)
Superficie lorda totale: 3.101 mq
Superficie del lotto: 3.674 mq
Numero di piani: 2 piani.
Numero di alloggi: 57 unità.


La giuria ha inoltre riconosciuto delle Menzioni per i progetti:


"27 social houses", di Luis Martinez Santa-Maria (Spagna).
Per "il valore della ricerca tipologica: i progettisti, infatti, hanno reinterpretato la casa a schiera inserendo una successione di spazi aperti che declinano il passaggio dall'esterno all'interno con diversi gradi di privacy (soglia/patio/giardino). L'uso del laterizio evoca l'architettura della tradizione ma viene utilizzato in forma contemporanea e in diverse scale e trama, concorrendo a definire la qualità dei manufatti. Infine, la giuria riconosce lo sforzo di ricomporre la frammentazione tipica di questo tipo edilizio in una dimensione unitaria e collettiva".

"317 Social Housing units" di SV60 Arquitectos, a Lama de Colmena (Spagna).
"Il progetto mette a tema in modo molto interessante il rapporto con il paesaggio e la possibilità di declinare la grande dimensione della residenza sociale (317 alloggi) in un'articolazione volumetrica sensibile alla topografia e all'orografia. La reinterpretazione dei tipo della casa in linea, con l'inserimento di un sistema di vuoti variamente combinati, persegue anche la qualità ambientale mediante l'attento controllo della ventilazione interna e del soleggiamento".


"Student housing", di Durisch + Nolli Architetti Sagl, a Lucerna (Svizzera).
Per "l'elegante rigore dell'uso del modulo base quale elemento strutturante. Infatti, a partire dall'impianto insediativo, fino alla definizione della singola stanza, viene utilizzata un1unica misura che si ritrova anche nella definizione dei prospetti. L'aggregazione dei diversi moduli produce un sistema flessibile di alloggi che rispondono alle diverse esigenze abitative e consente una variazione volumetrica dei singoli corpi".

Giuria:
Membri effettivi: Paola Delmonte (Italia), Carmen Espegel (Spagna), Massimiliano Monetti (Italia), Laura Montedoro (Italia), Orsina Simona Pierini (Italia).
Membro supplente: Camillo Magni (Italia).


Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 5° edizione.

4° edizione – 2013

20 novembre 2013 - La Giuria della 4° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 20 progetti arrivati in 2° fase, sui 44 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto olandese "Hip house" di Atelier Kempe Thill, costruito a Zwolle (Paesi Bassi).

Dati di progetto:
Indirizzo:  Obrechtstraat 21-147, 8031, Zwolle (Paesi Bassi)
Superficie lorda totale: 6.399 mq
Superficie del lotto: 2.500 mq
Numero di alloggi: 64.
Costo totale: 5.450.000,00 €
Costo al mq: 851 €/mq.


La giuria ha inoltre riconosciuto delle Menzioni per i progetti:

- "Social housing for mine-workers"di Zon-e Arquitectos (Spagna). 

- "222 Social housing", di Alberola Martorell Arquitectos (Spagna). 

- "Social housing in Sa Pobla", di RipollTizon Estudio de arquitectura (Spagna).

- "A2M Social housing", di Nunzio Gabriele Sciverse con Maria Giuseppina Grasso Cannizzo (Italia).

- "140 social housing in Monte Hacho", di MGM Morales de Giles Arquitectos (Spagna).



Giuria:
Membri effettivi: Giordana Ferri (Italia), Stefano Guidarini (Italia), Bart Lootsma (Olanda), Alessandro Maggioni (Italia), Sasha Zander (Germania).
Membri supplenti: Camillo Magni (Italia), Orsina Simona Pierini (Italia).


Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 4° edizione.

3° edizione – 2011

30 novembre 2011 - La Giuria della 3° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 19 progetti arrivati in 2° fase (hanno inviato i materiali per partecipare 14), sui 51 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto tedesco "BIGyard - construction group project", costruito a Berlino dallo studio Zanderroth architektenLe motivazioni della giuria: "l'edificio propone una soluzione innovativa per un contesto urbano critico: la ricucitura di un isolato avviene mediante un insieme di soluzioni morfologiche e tipologiche molto efficaci. Si tratta quindi non di un edificio in se, ma della costruzione di un rapporto complesso con il sistema urbano esistente. Dal punto di vista tipologico il progetto propone una combinazione di molte soluzioni, ottimizzando il rapporto, normalmente critico, tra la scelta della residenza individuale e la compattezza del tessuto urbano. L’articolazione tipologica permette anche di prevedere ai piani terra funzioni differenti dalla residenza. Il sistema distributivo e di circolazione interna determina una serie molto variegata di spazi aperti semiprivati e privati, interni ed esterni alle abitazioni. Lo spazio aperto tra gli edifici di uso collettivo appare ospitale per i gli abitanti, sia per la sua conformazione che per il rapporto con le abitazioni. Questa varietà di spazi collettivi permette un’alta qualità della vita degli abitanti".

 
Dati di progetto:
Indirizzo: Zelterstraße 5-11, 10405 Prenzlauer Berg, Berlino (Germania).
Superficie lorda totale: 9.100 mq
Superficie del lotto: 3.350 mq
Numero di alloggi: 45.
Costo totale: 15.400.000,00 €
Costo al mq:  1690 €/mq.


La giuria ha inoltre riconosciuto delle Menzioni per i progetti:

"Social Housing for FLW", di Olivier Forneau Architects (Belgio).
"Il piccolo edificio progettato a Dison interpreta in maniera convincente il tema critico della collocazione di un edificio di social housing nel delicato tessuto urbano del centro storico di un piccolo paese. L’edificio, attraverso una riuscita soluzione d’angolo, ricuce il tessuto e la cortina senza intenti mimetici, proponendo delle ottime scelte di scala e garentendo un buon utilizzo dello spazio pubblico e comune al piano terra".


"Edilizia sociale e parco urbano in via Gallarate", di MAB Marotta Basile arquitectura (Italia).
"L’intervento a Milano propone una composizione planimetrica convincente, che interpreta con grande interesse le indicazioni urbanistiche alla base del concorso Abitare Milano 1, potenziando il senso dell’attraversamento longitudinale dell’area, facendolo passare anche sotto gli edifici. Ad esso si aggiunge un accurato trattamento dello spazio pubblico, caratterizzato per composizione, materiali e funzioni. L’articolazione del blocco edilizio tra piano terra pubblico, integrato nel disegno dello spazio aperto, e i piani superiori di carattere residenziale, permette di potenziare ulteriormente la qualità urbana dell’intervento."

Sono inoltre stati segnalati i progetti:
-
 "Abitare nel parco. Complesso abitativo EA7", di Christoph Mayr Fingerle (Italia).

– "Vivazz. Mieres Social Housing", di ZigZag Arquitectura (Italia).


Giuria:
Membri effettivi: Giulio Barazzetta (Italia), Peter Ebner (Germania), Giordana Ferri (Italia), Peter Kis (Ungheria), Alessandro Maggioni (Italia).
Membri supplenti: Antonio Borghi (Italia), Stefano Guidarini (Italia).


Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 3°edizione.

2° edizione – 2009

30 novembre 2009 - La Giuria della 2° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 22 progetti arrivati in 2° fase (hanno inviato i materiali per partecipare 24), sui 40 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto ungherese "Pràter Street Social Housing", di Kis Péter Épìtészmuterme (Ungheria). Le motivazioni della giuria: "l’edificio è inserito all’interno del denso tessuto residenziale del secolo scorso della città di Budapest assumendo la scala e gli allineamenti degli edifici circostanti come tema di progetto. Il proposito esplicito di non imporre la propria presenza in maniera evidente sulla cortina edilizia, composta da edifici di minore dimensione rispetto alla parcella di progetto, è affrontato attraverso la frammentazione dell’intervento in due differenti volumi. Questi, da un lato si appoggiano al muro tagliafuoco seguendo la forma dell’edificio confinante, dall’altra completano con un nuovo quarto lato una corte interna all’isolato. La facciata del corpo più lungo è arretrata rispetto al filo stradale in modo da lasciare un generoso spazio pubblico alla città. Il varco tra i due corpi si apre sul giardino interno, permettendo la vista dei grandi alberi dal marciapiede esterno. I due volumi sono tra loro collegati da esili ponti in cemento, che continuano ai diversi piani i ballatoi interni e divengono l’elemento caratterizzante l’intero intervento. Le facciate, interamente rivestite in klinker scuro, sono segnate unicamente da balconi e da finestre, tutte di eguale dimensione. La disposizione in maniera disallineata sugli assi verticali accresce la natura solida e plastica dei corpi di fabbrica, celando la maglia regolare della struttura a pilastri. L’utilizzo di pochi e semplici materiali, duraturi e di facile manutenzione, risponde in maniera tradizionale alle esigenze di sostenibilità ed efficienza, queste intese nel più ampio arco della vita di un edificio. La distribuzione e l’impianto tipologico degli appartamenti richiama i modelli classici delle esperienze moderne europee, riprendendo da queste, con evidente coraggio, le soluzioni più radicali dei ballatoi e dei corridoi interni. L’edificio dimostra come, con estrema sobrietà e economia di risorse, si possa rispondere in maniera ottimale alle questioni aperte dalla residenza sociale in ambiti complessi e delicati quali i tessuti edilizi ad alta densità e dal forte carattere urbano. Il progetto si pone come un riuscito modello di equilibrio tra le esigenze contemporanee e la tradizione della città europea".

 
Dati di progetto:
Indirizzo: Práter street 30-32, Budapest (Ungheria).
Superficie lorda totale: 2.085 mq
Superficie del lotto: 4.135 mq
Numero di alloggi: 48.
Costo totale: -
Costo al mq: 590 €/mq.


La giuria ha inoltre segnalato i progetti:

"48 alloggi a Forte Gazzera", di Giorgio Macola e Adolfo Zanetti (Italia).
"Il progetto si colloca in un’area molto delicata al margine del tessuto urbano di Mestre, tra il centro del quartiere della Gazzera e l’area verde del Forte Brendole. Il tessuto è rado, ma il sito è denso di significati e di qualità paesaggistiche interpretate con grande raffinatezza dai progettisti. Il tema della definizione del margine si materializza nell’allineamento dei corpi di fabbrica accoppiati come “sentinelle” di diversa altezza. Gli edifici stretti ed allungati a corpo singolo richiamano il linguaggio delle architetture rurali rinnovato con il ritmo alternato delle aperture verticali di varie dimensioni. L’economia della serialità non lascia spazio alla monotonia grazie all’articolazione plastica dei corpi di fabbrica che evidenzia con leggerezza il radicamento dell’architettura nella cultura del luogo e offre interessanti variazioni tipologiche nell’ultimo piano. Il tema dell’edilizia sociale trova nel decoro e nella sobrietà di questi edifici e nel loro afflato poetico una soluzione di straordinaria qualità".


- "30 social dwellings", di Javier Terrados Cepeda (Spagna).
"L’intervento residenziale costruisce la testata di un isolato in un tessuto periferico della cittadina di Conil de la Frontera. Ispirandosi al sistema di passaggi e cortili semi-pubblici che caratterizza il tessuto residenziale del centro storico, l’edificio organizza gli appartamenti sui due lati di una strada interna illuminata da piccoli patii, che crea un’interessante spazio di transizione tra spazio pubblico urbano e spazio privato delle abitazioni. All’interno dell’edificio viene così ricreata un’atmosfera urbana che favorisce la socializzazione tra i residenti. La cellula residenziale, estremamente razionale, sfrutta abilmente la presenza del piccolo patio per strutturare le piante, dividendo con chiarezza la zona d’entrata – con la cucina e il bagno affacciati sul patio – dal soggiorno e dalle camere da letto affacciate sulla strada".

"83 appartamenti sociali a Port Saint Martin", di Agence Kagan Architecture (Francia).
"L’intervento residenziale valorizza la condizione urbana privilegiata all’entrata di Rennes caratterizzata dalla presenza del canale d’Ille et Rance. La scelta tipologica, con appartamenti stretti e lunghi distribuiti da ballatoi, offre ad ogni alloggio le migliori viste sul canale e generose terrazze. Pur nei limiti di costi dell’edilizia popolare, che hanno portato ad una forte razionalizzazione delle scelte costruttive, in particolare con l’uso di elementi in calcestruzzo prefabbricato, il progetto propone una ricca articolazione del volume che ricuce l’angolo di un isolato periferico fortemente frammentato, creando una forte presenza urbana sottolineata dal basamento commerciale su doppia altezza. La giuria riconosce l’alta qualità della cellula abitativa di base, che sfrutta in particolare l’organizzazione degli spazi di servizio e l’interessante variazione tipologica degli alloggi duplex che coronano l’edificio".

Giuria:
Membri effettivi: Theo Brenner (Germania), Guillermo Vasquez Consuegra (Spagna), Pierre Alain Croset (Italia), Christian Devillers (Francia), Gyorgy Kerekes (Ungheria).
Membri supplenti: Giulio Barazzetta (Italia), Nicola Braghieri (Italia).


Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 2° edizione.

1° edizione – 2007

La Giuria della 1° edizione del Premio Europeo di Architettura Ugo Rivolta ha esaminato i 22 progetti arrivati in 2° fase (hanno inviato i materiali per partecipare 24), sui 46 originariamente pervenuti, e ha assegnato il Premio al progetto spagnolo "Edificio per case popolari" a Rota, Cadice, di Guillermo Vàzquez Consuegra (Spagna). Le motivazioni della giuria: "per la qualità architettonica, la buona definizione spaziale - pur nella semplicità formale e costruttiva - e per la buona risoluzione del rapporto tra spazio privato e pubblico".

 

La giuria ha inoltre segnalato i progetti:

"Centrum.odorf" a Innsbruck, di Frötscher Lichtenwagner (Austria).
"Per la riuscita integrazione tra le residenze e i numerosi servizi di vario tipo, con iniziative che sarebbe auspicabile sollecitare da parte degli enti committenti".


"Case per anziani" a Castenedolo, di Camillo Botticini e Giorgio Goffi (Italia).
"Per l’opportuna ripresa e rielaborazione del tipo edilizio della casa a patio che dopo ricerche ed esperienze anticipatrici compiute in Italia, ha avuto maggiore diffusione all’estero".


"Alloggi e servizi per anziani" a Collebeato, di Bianchetti, Greppi e Dassa (Italia).
"Per la risoluzione dell’inserimento nel contesto, che presentava notevoli difficoltà, sia per il suo carattere suburbano, che per la morfologia del suolo destinato all’intervento".


Giuria:
Membri effettivi: David Chipperfield (Gran Bretagna), Mauro Galantino (Italia), Carlo Melograni (Italia), Luciano Niero (Italia), Flora Ruchat (Svizzera).
Membri supplenti: Guido Morpurgo (Italia), Narno Poli (Italia).

Qui sono pubblicati tutti i progetti partecipanti alla 1°edizione.

Comitato Scientifico: Renzo Bassani, Antonio Borghi, Monique Bosco-von Allmen, Valeria Bottelli, Massimo Bricocoli, Paola Delmonte, Peter Ebner, Carmen Espegel, Giordana Ferri, Rossella Gotti, Anna Kaestle, Péter Kis, Jens Kvorning, Fabio Lepratto, Alberto Lessan, Bart Lootsma, David Lorente Ibáñez, Alessandro Maggioni, Camillo Magni, Paolo Mazzoleni, Annalisa Metta, Massimiliano Monetti, Laura Montedoro, Pascal Müller, Carles Muro, Søren Nielsen, Marta Peris, Orsina Simona Pierini, Anna Maria Pozzo, Giovanni Rivolta, Chiara Rizzica, Nicola Russi, Dan Schürch, Christian Sumi, Oliver Thill, José Toral, Guillermo Vàzquez Consuegra, Daniela Volpi, Sascha Zander.

 

Partner scientifico: Unità di ricerca 2C Casa e Città – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - Politecnico di Milano.


Patrocini edizione 2023: EFL – European Federation for Living, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, Confcooperative, CNAPPC, Assimpredil Ance, INARCH.

2023

SOCIAL HOUSING 1737

Di: H Arquitectes

Luogo: Gavà, Spagna

Premio: Premio Baffa Rivolta 2023

Foto: © Adrià Goula

2021

85 SOCIAL HOUSING IN CORNELLÀ

Di: Peris+Toral Arquitectes

Luogo: Barcellona, Spagna

Premio: Premio Baffa Rivolta 2021

Foto: © Jose Hevia

2019

HOUSING ON LISBJERG HILL

Di: Vandkusten Architekten

Luogo: Aarhus, Danimarca

Premio: Premio Baffa Rivolta 2019

Foto: © Helene Høyer

2017

HAUS A, HUNZIKER AREAL

Di: Duplex Architekten

Luogo: Zurigo, Svizzera

Premio: Premio Baffa Rivolta 2017

Foto: © Johannes Marburg

2015

CASA PER STUDENTI

Di: H Arquitectes + DataAE

Luogo: Sant Cugat del Vallès , Spagna

Premio: Premio Baffa Rivolta 2015

Foto: © Adrià Goula

2013

HIPHOUSE

Di: Atelier Kempe Thill

Luogo:  Zwolle, Paesi Bassi

Premio: Premio Baffa Rivolta 2013

Foto: © Ulrich Schwarz

2011

BIGYARD CONSTRUCTION GROUP PROJECT

Di: Zanderroth Architekten

Luogo: Berlino, Germania

Premio: Premio Baffa Rivolta 2011

Foto: © Simon Menges

2009

PRÀTER STREET SOCIAL HOUSING

Di: Péter Kis

Luogo:  Budapest, Ungheria

Premio: Premio Baffa Rivolta 2009

Foto: © Zsolt Batár

2007

EDIFICIO PER CASE POPOLARI

Di: Guillermo Vázquez  Consuegra

Luogo: Rota, Spagna

Premio: Premio Baffa Rivolta 2007

Foto: © Jesús Granada y Bleda y Rosa