Dal 17.05.2023 al 03.09.2023
Architecture and Remembrance. La mostra "Il tempo ritrovato. Storie di architetti ebrei"
Il 16 maggio è stata inaugurata la mostra dedicata a nove storie di professionisti interrotte dalle leggi razziali. La mostra è ospitata dal MAXXI Architettura di Roma ed è visitabile fino al 3 settembre 2023.
Il 14 luglio 1938 veniva pubblicato su Il Giornale d’Italia il Manifesto della razza, firmato da dieci tra scienziati e professori, che sarebbe diventato la base ideologica della politica razzista del regime. A questo documento fanno seguito le leggi razziali che puntano a spogliare sempre più dei loro diritti i non appartenenti alla “razza italiana”. In questa escalation di riduzione delle libertà e sottrazione di diritti civili, il 29 giugno del 1939 vengono promulgate altre leggi che disciplinano “l’esercizio delle professioni da parte dei cittadini di razza ebraica”.
Nell'ambito del progetto europeo Architecture and Remembrance, il MAXXI Architettura di Roma ospita la mostra "Il tempo ritrovato", una raccolta di documenti, elaborati e testimonianze in memoria di nove professionisti la cui professione è stata interrotta o limitata dalle leggi razziali: Daniele Calabi, Angelo Di Castro, Romeo Di Castro, Enrico De Angeli, Vito Latis, Gino Levi Montalcini, Alessandro Rimini, Ernesto Nathan Rogers, Nina Livia Viterbo. Ingegneri e architetti estromessi da concorsi o da incarichi già avviati, stroncati all’inizio della carriera o cancellati dalla vita professionale nonostante decenni di attività.
L'inaugurazione della mostra si è tenuta il 16 maggio presso il Centro Archivi MAXXI Architettura - Roma e l'esposizione sarà visitabile fino al 3 settembre 2023. Biglietti qui.
Per acquistare biglietti e maggiori informazioni sulla mostra, visitare il sito https://www.maxxi.art/events/il-tempo-ritrovato/
© Musacchio, Ianniello, Pasqualini & Fucilla - Courtesy Fondazione MAXXI
Il progetto Architecture and Remembrance – promosso dalla Fondazione dell’Ordine degli architetti di Milano insieme agli Ordini di Bologna, Roma e Ferrara, alla Fondazione CDEC – Centro di documentazione ebraica contemporanea, la Fondazione MAXXI di Roma e l’Università Comenius di Bratislava e realizzato grazie al finanziamento della Commissione europea nell’ambito del bando European Remembrance –, che ha preso il via lo scorso aprile e si concluderà a settembre 2023, si pone l’obiettivo di ripercorrere, e in un certo senso riabilitare, le storie e le attività professionali di alcuni architetti, e dei loro colleghi dell’Europa centrale, che a causa della loro estrazione hanno subìto le restrizioni, personali e professionali, dovute dalle leggi razziali del 1939.