Prosegue l'impegno dell'Ordine nel promuovere la valorizzazione di pratiche di lavoro corrette all’interno di studi, aziende e società di architettura.
Il 30 novembre si è svolta la seconda tavola rotonda di confronto dedicata al tema del “Fair Work” (lavoro equo), organizzata dall’Ordine di Milano per facilitare la comprensione di problemi e prospettive di chi lavora negli studi di architettura e, dopo il primo appuntamento organizzato con architetti under35 collaboratori di studi professionali, è stata la volta dei titolari di studio, associati di società tra professionisti o responsabili di società del settore, che si avvalgono del supporto di collaboratori a P.Iva, consulenti o personale dipendente.
“Siamo soddisfatti del riscontro che hanno avuto entrambe le iniziative, che ci hanno consentito di incontrare circa 40 professionisti, tra collaboratori e titolari di studio – afferma Federico Aldini, Presidente dell’Ordine. Siamo convinti che grazie a questi dialoghi, potremo orientare al meglio l’elaborazione degli strumenti che ci proponiamo di mettere a disposizione dei professionisti che intendano tutelare e sostenere condizioni di lavoro corrette.”
Entrambe le tavole rotonde sono state facilitate per raccogliere testimonianze dell’organizzazione interna degli studi, situazioni professionali individuali, interrogativi su contrattualistica e deontologia e suggerimenti a partire dall’esperienza diretta degli architetti.
“Intendiamo ora sistematizzare e consolidare quanto raccolto e avviare un ultimo confronto con esperti di diversi settori (legale, fiscale, amministrativo, giuslavoristico tra gli altri) – conclude la Consigliera Francesca Scotti, membro del Gruppo di Lavoro Fair Work (con i consiglieri Alberto Bortolotti e Bianca Miglietta) – con l’obiettivo di restituire l’esito di questo percorso nei primi mesi del 2023.”