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Una lettera del nostro Consiglio ai candidati sindaco: ecco le risposte

Dal 24.05.2016 al 20.06.2016

Con l'avvicinarsi delle elezioni del nuovo Sindaco della città di Milano, l'Ordine ha invitato i candidati a rispondere ad alcuni temi condivisi con gli iscritti in occasione degli Stati Generali o sul territorio. Pubblichiamo le risposte ricevute

Con l'avvicinarsi delle votazioni per l'elezione del nuovo Sindaco della città di Milano l'Ordine degli Architetti di Milano invita i candidati a rispondere ad alcuni temi cari ai propri iscritti. Si tratta di domande emerse da riflessioni condivise a partire dagli Stati Generali o raccolte dal territorio, luogo della professione dei dodicimila iscritti; uno spunto per valutare insieme le scelte del prossimo operato del primo cittadino.
Abbiamo ricevuto le prime risposte, che iniziamo a pubblicare:


Lettera di risposta del candidato Marco Cappato - Radicali QUI

Lettera di risposta del candidato Gianluca Corrado - Movimento 5 Stelle QUI

Lettera di risposta del candidato Nicolò Mardegan - Noi x Milano QUI

Lettera di risposta del candidato Stefano Parisi - Io corro per Milano QUI

Lettera di risposta del candidato Basilio Rizzo - Milano in comune QUI

Lettera di risposta del candidato Giuseppe Sala - Beppe Sala sindaco QUI

Lettera di risposta del candidato Luigi Santambrogio - Alternativa municipale QUI
 

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Gentile Candidato Sindaco,

l'Ordine degli Architetti di Milano, che conta 12.000 iscritti, con l'avvicinarsi delle votazioni per l'elezione del nuovo Sindaco ha formulato una serie di domande su temi cari ai propri iscritti sollecitando risposte dai candidati.
L'auspicio è che dalle risposte che ci pervengono  gli iscritti possano avere una visione sul futuro dell'operato del prossimo primo cittadino su territorio, professione, efficientamento della P.A., governance degli assessorati, collaborazione fra istituzioni.

Nella speranza che anche Lei voglia accogliere il nostro invito, La informiamo che a tutte le risposte sarà data ampia visibilità nel sito di OAM, con un numero di accessi giornaliero di 5000 utenti  e mediante newsletter a 18.000 indirizzi.
In allegato il testo di cui sopra.

In attesa di un Suo gentile riscontro
cordialmente

per il Consiglio dell'Ordine degli Architetti
il Presidente Valeria Bottelli

LETTERA APERTA AI CANDIDATI SINDACI

1. GOVERNO DEL TERRITORIO
L’attuale PGT (Piano di Governo del Territorio), frutto di un progetto politico ibrido iniziato dalla Giunta Moratti e poi confermato nella sua architettura di base dalla Giunta Pisapia, ha avuto il pregio di attivare alcuni processi puntuali di riqualificazione ma non è stato in grado di incidere con forza sulla struttura generale della città. In particolare, è stato carente in termini di programmazione di nuovi servizi, di edilizia sociale e di sviluppo della mobilità: tutti elementi centrali della qualità della vita della città contemporanea.

Il Piano dei Servizi ha rinunciato ad individuare le aree per ospedali od università che si vanno collocando in modo casuale nella città oppure, addirittura, traslocano nei comuni limitrofi;  non ha attuato una seria politica di nuove case per i ceti più disagiati; non ha proseguito nella politica di rafforzamento del sistema di trasporto pubblico, in primis con il secondo passante ferroviario.

La stessa vicenda degli scali ferroviari, una delle potenzialità di Milano per incidere sulla sua struttura generale, ha mostrato una insufficiente visione di insieme sul ruolo strategico che gli scali come sistema possono assumere nella città ed è stata incomprensibilmente accantonata dal Consiglio Comunale.

Infine, la pratica quotidiana dell’applicazione delle norme del PGT, associata a quelle al Regolamento Edilizio, ha mostrato diverse forme di rigidità puntuali delle norme (morfologiche, sui cortili, eccetera) che andrebbero riviste in una logica di semplificazione generale delle procedure edilizie.

Le chiediamo gentilmente: la nuova Amministrazione attuerà un cambio di strategia urbanistica, avrà un impegno politico coraggioso nel programmare e attivare i percorsi di intervento sui grandi nodi strategici irrisolti così come sui singoli piccoli elementi di criticità? Come?

2. CONCORSI
L’Ordine degli Architetti di Milano ritiene che il concorso di architettura sia uno strumento chiave per la trasformazione della città: con il concorso è possibile, infatti, coniugare la ricerca della migliore soluzione progettuale – nell’interesse della collettività – con un più equo accesso alla professione.

Il concorso rappresenta inoltre un ingrediente fondamentale di un adeguato dibattito pubblico sul destino della città e sulle sue trasformazioni. Riteniamo quindi che il concorso debba essere la norma per la committenza pubblica e auspichiamo che possa acquisire un ruolo sempre più centrale anche nelle trasformazioni promosse dal privato.

Dopo un lungo oblio, negli ultimi anni questo strumento è finalmente tornato protagonista nelle scelte dell’Amministrazione, grazie anche alla fattiva collaborazione del nostro Ordine, grazie soprattutto alla piattaforma digitale “Concorrimi”.

Chiediamo al futuro sindaco di Milano: intende impegnarsi, a partire dalle recenti positive esperienze, affinché la sua amministrazione ricorra al concorso di architettura quale strumento principale per attuare i propri interventi? Come  verranno messe in campo le strategie necessarie (in parte già presenti nelle norme e in parte ancora da congegnare) perché questa pratica si diffonda anche presso i privati?

3. EFFICIENZA E SEMPLIFICAZIONE DELLA P.A.
Il settore dell'edilizia, da sempre elemento trainante dell'economia, sta subendo da tempo una grave crisi. E' essenziale che il settore pubblico si impegni per costituire un efficace supporto al rilancio non solo dei grandi progetti ma anche dei piccoli e diffusi interventi che permettono il rinnovamento del patrimonio edilizio e la riqualificazione dell'intero territorio e, incentivando così l'occupazione di tutta la filiera del settore edilizio.

Perché questo sia possibile sono necessari interventi di semplificazione delle procedure, chiarezza e certezza delle norme, rispetto delle tempistiche ma soprattutto una maggior efficienza degli uffici pubblici.

L’Ordine ha raccolto un grande numero di osservazioni e lamentele dei professionisti coinvolti nella gestione quotidiana della burocrazia che sono state sintetizzate e proposte come temi di riflessione ai responsabili di settore.

Solo con una macchina amministrativa efficientata  potremo avvallare una più rapida riqualificazione del territorio, con benefici economici ed ambientali ai cittadini ed all'intera area metropolitana.

Le chiediamo gentilmente: in che modo pensa di potere indirizzare concretamente il suo impegno alla revisione organizzativa e all’efficientamento degli uffici del Settore Edilizi, su cui tante amministrazioni hanno già fallito?

4. SPAZIO E ARREDO URBANO
Nonostante Milano abbia dimostrato negli ultimi anni di essere capace di rinnovarsi, la gestione dello spazio pubblico e dell’arredo urbano nella città non sono ancora confrontabili con  gli standard delle altre città europee: scelte incorenti, interventi incompleti, manutenzione approssimativa, e in generale una mancanza di visione globale di come debba essere caratterizzato lo spazio pubblico milanese.

L’Ordine degli Architetti PPC di Milano ha avviato con l’Amministrazione uscente un interessante programma di collaborazione che avrebbe dovuto portare non solo ad adottare un manuale dell’arredo urbano e ad un manuale delle pavimentazioni, ma anche ad un progetto pilota da attuare in un quartiere della città.

Nelle prime fasi di questo lavoro è subito emersa non solo una inadeguatezza delle risorse (un numero insufficiente di tecnici e software inadeguati) ma soprattutto una drammatica assenza di coordinamento tra i tra diversi assessorati (Urbanistica, Mobilità, Verde, Lavori Pubblici) nonché una totale mancanza di regia delle scelte strategiche degli altri operatori (A2A, ATM, MM, AMSA eccetera).

Le chiediamo gentilmente: la futura Amministrazione continuerà il dialogo aperto con questo Ordine? In che modo provvederà ad intervenire nella struttura gestionale dello spazio e dell’arredo urbano che riassume complessità e contraddizioni della nostra città e della sua governance?

5. FORMAZIONE DIPENDENTI COMUNALI
Questo Ordine considera fondamentale, al fine di una maggiore efficienza e trasparenza della macchina comunale, la valorizzazione mediante la formazione delle risorse umane interne dell’Amministrazione a cominciare dagli architetti dipendenti iscritti all’Albo professionale, rimandando alla centralità del ruolo degli architetti e dell’architettura nella società milanese, dentro e fuori l’istituzione.

L’Ordine si è candidato come partner attivo del Comune per trovare le migliori soluzioni e, dal 2014, ha promosso con l’Ordine degli Ingegneri di Milano e l’Assessorato all’Urbanistica un ciclo di seminari per consentire ai dipendenti comunali di assolvere all’aggiornamento professionale, obbligatorio dal gennaio 2014 per tutti gli iscritti. Un progetto innovativo che interpreta il percorso formativo non come un adempimento burocratico bensì come opportunità per far crescere e valorizzare le risorse umane della pubblica amministrazione tra e per i dipendenti. Ulteriori obiettivi strategici sono la definizione di occasioni di confronto con colleghi dipendenti di altre istituzioni (Regione, Soprintendenza) e il raggiungimento di una maggior trasparenza della pubblica amministrazione, concorrendo a ricostruire un nuovo rapporto di collaborazione tra colleghi pubblici dipendenti e professionisti nel rispetto dei ruoli di entrambi. La 3° edizione di quest’anno prevede 6 seminari con inizio a maggio 2016 e chiusura a dicembre.

Vorremmo chiederle: in che modo la nuova Amministrazione sosterrà e implementerà questo progetto innovativo nel panorama italiano?

Milano 18 maggio 2016

 

 

 

 

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