Caricamento...

Gaetano Lisciandra

Dal 07.03.2016 al 20.03.2016

Un ricordo dell'architetto scomparso martedì 1 marzo, uomo pubblico e di professione. Una figura di architetto-urbanista di alto rigore, culturalmente all’avanguardia, ricco di una curiosità affamata e vitale

Vi sono tanti modi di essere architetto nella società del nostro tempo: tra questi ne esiste uno particolarmente interessante che rimanda ad una dimensione etica della professione, ad un architetto cioè capace di rappresentare una propria autorevolezza non solo tecnica ma anche culturale, da umanista, intellettualmente onesto in senso ampio. Tutto questo era Gaetano Lisciandra, stimato collega iscritto al nostro Ordine degli Architetti PPC, scomparso lo scorso 01 marzo a Milano.

Urbanista straordinario, appassionato conoscitore della città e delle anime che la abitano, Tano era profondo studioso della realtà milanese-lombarda della quale si era occupato anche in qualità di presidente della sezione lombarda dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.

Quale anima imbevuta del meglio delle regioni che si racchiudevano nella sua personalità, la Sicilia ed il Veneto, era naturalmente predisposto a confrontarsi a molti livelli: nel confronto accademico, ad esempio, si era aperto alle diverse culture nel mondo diventando per molti anni visiting professor per la School of Architecture dell'University of Southern California (USC).

Da circa due anni era Presidente dell’Istituto Nazionale di Architettura InArch nella sezione lombarda: qui svolgeva con passione e dedizione assoluta le attività di uomo di cultura promuovendo la diffusione del valore del progetto e la necessità di perseguirne la realizzazione animando dibattiti, interventi ed osservazioni agli strumenti di governo del territorio.

Il suo interesse verso le diverse forme dell’architettura prediligeva quelle in grado di confrontarsi e generare qualità urbana: un’inclinazione forse derivata dalla passione per la morfologia della città frutto dei suoi studi veneziani. Studioso di piani, ricercatore appassionato di archeologia industriale, attento catalogatore in dialogo con mille istituzioni ed associazioni a tutti i livelli quali Comune, Provincia, Regione Lombardia. E’ stato consulente per Assimpredil Ance per diversi anni, con un apporto costante e di valore insostituibile, ricercato ed amato. Una figura di architetto-urbanista di alto rigore, culturalmente all’avanguardia, ricco di una curiosità affamata e vitale, tutte qualità ben rappresentate nella sua carriera e sempre più rare nel nostro quotidiano. Chi lo ha conosciuto di persona non può dimenticare la sua risata serena, un’arma leggera con la quale riusciva ad affrontare gli scenari peggiori del nostro mestiere. 

Cecilia Bolognesi
Vito Redaelli

Consiglieri Ordine Architetti PPC Milano

Milano 06/03/2016

Potrebbe interessarti

18.07.2024 Ordine

Chiusura estiva uffici 2024

Durante il periodo estivo gli uffici dell'Ordine e della Fondazione saranno chiusi da lunedì 5 a venerdì 23 agosto compresi.

Scopri di più
18.07.2024 Dibattito Aperto

Stop al "Salva Milano": l'Ordine esprime sconcerto e chiede conferma sui tempi di discussione

In seguito alla battuta d’arresto del cosiddetto “Salva Milano”, che la città di Milano attendeva da mesi, protestano gli architetti milanesi che chiedevano chiarezza sulle vicende legate all'urbanistica dopo le inchieste della Procura. Dopo lo stop in Commissione Ambiente alla Camera e il ritiro degli emendamenti, il sottosegretario Alessandro Morelli ha garantito che il “Salva Milano” rientrerà nel decreto legge infrastrutture. E’ seguita una nota da parte dell’Ordine di Milano sul tema.

Scopri di più
15.07.2024 Dibattito Aperto

Dal confronto sul Salva Casa, una nuova richiesta di chiarezza delle procedure e delle norme: l’Ordine di Milano scrive al CNAPPC

Semplificazione, responsabilità della pubblica amministrazione, ruolo dei professionisti nella rigenerazione urbana, queste le parole chiave dell’incontro organizzato l’11 luglio 2024 dall’Ordine degli Architetti di Milano riguardo il nuovo provvedimento del Governo sulle questioni della semplificazione edilizia e urbanistica, il cosiddetto “Salva casa”. Sul tavolo la questione legata ai cambiamenti mirati ad alleggerire i processi di riqualificazione e quella volta alla valorizzazione economica degli immobili e delle unità immobiliari. Tanti gli ospiti della politica e delle professioni che hanno approfondito il testo e gli emendamenti in discussione, con un accento specifico sulla situazione milanese.

Scopri di più