Dal 18.11.2015 al 18.12.2015
Segnaliamo l'articolo 'Recuperare credito' pubblicato sul numero di novembre 2015 della rivista del CNAPPC L'Architetto, dedicato al valore dello progetto
"Puntare sulla qualità per restituire valore al progetto e per fare in modo che gli venga riconosciuta una giusta remunerazione. Favorendo – anche attraverso la leva della formazione universitaria e professionale – l’adozione di nuovi modelli organizzativi che permettano agli architetti di comunicare con efficacia i contenuti dell’attività che svolgono e di riuscire ad indicare le componenti di “costo” che formano la loro retribuzione, vista la mancanza di qualsiasi riferimento dopo la cancellazione dei minimi tariffari.
Ma anche accendendo i riflettori sulla committenza, sia pubblica che privata, spiegando il concetto che la corsa al ribasso sui compensi dei professionisti corrisponde, necessariamente, all’impossibilità di garantire una adeguata qualità della progettazione: fattore che, a sua volta (anche se in un secondo momento), incide pesantemente sui costi per la realizzazione dei progetti"...
Questi alcuni degli spunti che emergono dal numero della rivista del CNAPPC L’Architetto dedica al tema del valore del progetto, dopo l’avvio sullo scorso numero di ottobre 2015.
Riportiamo un passaggio del nostro Presidente Valeria Bottelli: "Il riconoscimento del valore del progetto passa dalla qualità del lavoro svolto, più che dalla conservazione di minimi tariffari”. A dirlo è Valeria Bottelli, alla guida dell’Ordine degli architetti di Milano: “In questa ottica – prosegue – si collocano gli sforzi che stiamo facendo per elevare la qualità delle competenze degli iscritti, ma anche per aiutare i professionisti a ragionare in termini imprenditoriali. È fondamentale essere in grado di calcolare il valore delle proprie prestazioni sulla base del ‘costo industriale’: quali sono le spese per produrre un progetto e da che base partire per la sua retribuzione?”
Una volta data una risposta a queste domande, però, il valore individuato deve essere difeso sul mercato. “E proprio la capacità di essere competitivi, in termini di qualità delle prestazioni oltre che di prezzo – sottolinea la presidente – è una variabile determinante. La situazione attuale, in questo senso, è in parte responsabilità dei professionisti stessi, che devono essere all’altezza del proprio ruolo”. Nella realtà, comunque, non mancano i segnali positivi. “Vediamo che molti studi milanesi, sia grandi che medio-piccoli, sono sempre più qualificati e consapevoli del valore dei loro progetti”.
Spostando l’inquadratura verso la committenza, invece, sottolinea Bottelli, “bisogna dire che pretendere di ‘comprare’ la progettazione al massimo ribasso è un’aberrazione. A fronte di professionisti che si propongono in modo qualificato e innovativo, il problema è riuscire a contrastare – senza cedere all’abbassamento della qualità – committenti che puntano solo al ribasso. Se non viene compresa la centralità del progetto e la sua adeguata retribuzione l’incontro tra domanda e offerta avviene in un mercato non equo”
Promuovere sul territorio il valore del progetto significa anche agire sul fronte della diffusione e della conoscenza di procedure volte a premiare la qualità, primi tra tutti i concorsi. Per il sostegno ai comportamenti virtuosi l'Ordine di Milano ha così costruito la piattaforma ConcorriMi per la realizzazione di concorsi, già utilizzata da diverse amministrazioni pubbliche e da soggetti privati. In generale, osserva Bottelli, “nel quadro attuale di forte a crisi e contrazione delle occasioni professionali, le risposte convincenti riguardano la promozione di azioni che sostengono la qualità e l'incentivo dei comportamenti virtuosi di tutti i soggetti coinvolti. Con la globalizzazione, inoltre, la nostra attività non può più limitarsi ai confini di casa: la concorrenza è sempre più forte, sia a livello nazionale che internazionale”.
Tutto ciò pare ineluttabile: ecco perché – rimarca la presidente – “l’Ordine degli Architetti di Milano ha attivato da tempo per gli iscritti corsi formativi e consulenze utili e a bassissimo costo che includono argomenti di management, marketing e analisi dei costi, volti ad aiutare gli architetti a formarsi nella gestione dello studio e in una corretta valutazione dei costi del lavoro. Stiamo inoltre mettendo a punto un sistema di autocertificazione volontaria mirato a garantire un livello qualitativo a tutela dei committenti: la scommessa è smascherare la forte riduzione dei costi, che di fatto comporta una diretta e proporzionale riduzione dei livelli qualitativi delle prestazioni. In linea con queste azioni vorremmo inoltre condividere gli schemi di contratto e di disciplinare con i principali soggetti coinvolti nella nostra professione, come associazioni consumatori, piccoli proprietari, costruttori”.In generale, osserva Bottelli, “nel quadro attuale di forte a crisi e contrazione delle occasioni professionali, le risposte convincenti riguardano la promozione di azioni che sostengono la qualità e l'incentivo dei comportamenti virtuosi di tutti i soggetti coinvolti. Con la globalizzazione, inoltre, la nostra attività non può più limitarsi ai confini di casa: la concorrenza è sempre più forte, sia a livello nazionale che internazionale”.
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