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Tra Innocenti e Lambrette

Dal 06.10.2014 al 06.11.2014

Un approfondimento dedicato alle numerose trasformazioni avvenute negli ultimi anni nel comparto est della città, intorno al distretto Lambrate-Ortica: un nuovo paesaggio, tra sperimentazione tipologiche e inerzie immobiliariste

Presentiamo nella sezione Milano che cambia un nuovo approfondimento dedicato alle trasformazioni avvenute negli ultimi anni nel comparto est della città, nel vasto territorio intorno al cosidetto distretto Lambrate-Ortica. I caratteri che compongono quest'area - quartieri Ortica e Lambrate, Parco Lambro, Tangenziale est, grandi insediamenti industriali - costituiscono insieme ai nuovi progetti, un racconto urbano fatto di mixitè ibrida, in cui nuove forme dell'abitare di casa e lavoro si alternano a esempi di edilizia più convenzionale.
In merito all'area ed ai nuovi interventi, ricordiamo un articolo relativo, 'Lambrate, un quartiere di Milano tra storia e trasformazione', di Manuela Oglialoro, pubblicato su AL n°483, visibile qui.

Ricordando l'approfondimento già pubblicato dedicato al PRU Rubattino, presentiamo l'adiacente suo completamento di 315.000 mq Rubattino 87 dello studio Archimi, a est della tangenziale: il nuovo insediamento in parte residenziale entra in relazione con la grande scala dei capannoni esistenti, in parte mantenuti e rigenerati.

In Lambrate town Alcuni piccoli luoghi hanno acquisito nel tempo una riconoscibilità alla grande scala: è il caso di via Ventura, l'alter ego est di via Tortona. Il lotto un tempo occupato dall'ex-Faema (azienda produttrice di macchine da caffè) è stato riconvertito dallo studio MAP Mutti&Associati per ospitare studi professionali, abitazioni, gallerie d’arte, librerie, la casa editrice Abitare Segesta, una scuola di design, attività commerciali e una location per eventi vari.

All'incrocio tra via Ventura e via Massimiano si intravede la facciata di uno dei due complessi realizzati da Ruatti Studio Architetti,  la cui scritta 'Luna', ripresa fisicamente dal luna park delle ex-Varesine, costituisce un ormai noto segno della zona, opera dell'artista Patrick Tuttofuoco. L'edificio ad angolo, al numero 27 di Massimiano, ospita al piano terra spazi commerciali e gallerie d’arte; al primo un bar-ristorante e ai piani superiori atelier e laboratori; al numero 25 residenze duplex e uffici si organizzano in diversi volumi affacciati su uno spazio aperto interno al lotto.
Un altro progetto di Ruatti Studio, tra i più radicali della zona, è LAP - Lambretto Art Project: gli spazi di produzione della storica moto ospitano oggi dei laboratori che guardano verso il Lambro.

Parzialmente rivolto verso il canale è anche l'edificio per uffici di Beretta Architetti Associati, circondato da uno spazio alberato.

Destinato esclusivamente ad uffici, in particolare di una casa farmaceutica, è invece l'intervento Delfino Blu dello studio Prp-Rolando Gantes, Roberto Morisi.

Sulla grande area appartenente un tempo alla fabbrica di auto Innocenti (45.500 mq), lo studio 5+1AA ha disegnato il masterplan Ever est: Giardini di Lambrate in cui in futuro dovrebbe sorgere un parco urbano insieme a funzioni terziarie e produttive-artigianali. Del progetto tuttavia pubblichiamo una prima versione di cui molto è cambiato, tra programma con la committenza e la discussione con la Commmissione del Paesaggio.

Esclusivamente residenziale è invece l'edificio in linea di otto piani realizzato da SBG architetti, che distribuisce 56 alloggi in classe A.

Stessa destinazione appare negli interventi di Caputo Partnership , per l'Area ex De Nora, anche questo probabilmente modificatosi ma non comunicatoci, e quello di SD Partners - Massimo Giuliani , all'interno del PII San Faustino.

Più a sud invece, all'Ortica, lo studio Sergio Festini Architetti ha realizzato due edifici in un'area trapezioidale compresa fra la ferrovia e via Amadeo: l'intervento che affaccia sulla linea ad alta velocità MI-Bo ospita un fitness club fungendo da barriera acustica per il quartiere Ortica mentre il corpo adiacente un tempo sede di un edificio industriale ex Thyssen contiene oggi 50 unità immobiliari.

Infine, per concludere in bellezza, sia pur appena fuori da questa grande fascia Innocenti/Rubattino/tangenziale, verso nord e via Palmanova, vi presentiamo un edificio terziario che va a chiudere l'isolato esistente su via Siusi, di sostituzione degli esistenti, costruito dallo studio giussaniarch, di cui avevamo già proposto un giornale di cantiere nel pieno della sua costruzione.
Buona passeggiata.

Per segnalare nuove aree di trasformazione di cui siete progettisti o di cui siete a conoscenza, scrivete a: milanochecambia@ordinearchitetti.mi.it
 

Manuele Salvetti
 


 

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