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Proposte per Expo, nonostante tutto

Dal 13.05.2014 al 13.06.2014

Le nostre proposte all'insegna della trasparenza sono state sempre respinte. Ma abbiamo sempre cercato il dialogo e continueremo a farlo: EXPO è un'occasione unica per Milano e l'Italia

Proposte dell’Ordine milanese all’insegna della trasparenza sempre respinte. ‘Abbiamo sempre cercato il dialogo e continueremo a farlo: vediamo in EXPO un’occasione unica per Milano e l’Italia’.

Era il 31 marzo 2008 quando Milano conquistò l’Expo vincendo la sfida con Smirne.
Da allora, il contributo dell’Ordine degli Architetti PPC di Milano (12.000 iscritti) è stato elaborato nella convinzione che Expo potesse e dovesse essere l’occasione per formulare e utilizzare nuove procedure all’insegna della trasparenza e della semplicità, perché Milano assumesse un ruolo innovatore e di sperimentazione nel panorama istituzionale del Paese. Esattamente come è successo (questo sì, è successo) nei giorni scorsi coi primi 2 bandi-pilota concepiti ed elaborati da noi – con il Comune di Milano e col contributo dell’Ordine degli Ingegneri -, e adottati dal Comune, anticipando le proposte avanzate dal Governo in questi giorni. Ciò significa che se ascoltati, possiamo offrire alla città un apporto fattivo di chiarezza e innovazione.

Invece, e purtroppo, il confronto con Expo SpA è stato molto difficile e improduttivo: sono passati mesi e anni di appuntamenti mancati, colloqui negati, lettere senza risposta in cui abbiamo cercato di affrontare il tema dell’iter procedurale condotto secondo ormai tristemente note procedure d’urgenza.

Prima abbiamo visto pian piano sparire i concorsi di progettazione, ridottisi alla fine al solo concorso per il Padiglione Italia e a quello di idee per le Architetture di servizio. Anche se profondamente delusi, non abbiamo mollato la presa, e abbiamo provato a valutare la procedura dell'appalto integrato e complesso, estensivamente adottata da EXPO. Le nostre proposte per risolvere alcune criticità insite nelle procedure esistenti sono state presentate alla società Expo e a Infrastrutture Lombarde. Siamo a cavallo del 2010-2011. La nostra bozza di lavoro, benché verificata e condivisa con le istituzioni ai più alti livelli, non è stata ‘autorizzata’: cestinata, per meglio dire.

È evidente che è mancata la volontà politica di proseguire insieme per costruire gli indispensabili approfondimenti utili a definire un nuovo assetto normativo, mirato concretamente all’interesse collettivo, che avrebbe permesso la crescita di professionalità attraverso criteri di selezione trasparenti e favorevoli alla qualità dell’architettura, all’accesso delle nuove generazioni, alla partecipazione più trasparente possibile dei progettisti e delle imprese.

Con questo obiettivo abbiamo, a dir la verità senza molte speranze, offerto in ulteriori, varie occasioni la nostra disponibilità a collaborare per raggiungere i risultati auspicati, perché l’opportunità che l’Italia e Milano siano sede di Expo 2015 non avesse come unico scopo la realizzazione dell’evento, ma lasciasse alla città e ai suoi cittadini un’eredità di funzionalità, sostenibilità ambientale, trasparenza procedurale dimostrando come il nostro Paese guardasse al futuro di un habitat che è patrimonio del mondo.

Anche su questi punti abbiamo organizzato già dal 2009 una mostra, una pubblicazione e varie conferenze aperte sul tema dell’EXPO dopo Expo, affollate, partecipate, dibattute da tecnici e cittadini. Unici assenti invitati, i diretti interessati, tra cui alcuni protagonisti delle cronache degli ultimi tempi.

Tuttavia crediamo ancora che l’EXPO possa rappresentare un’occasione unica per la città e il Paese e mettiamo sin d’ora a disposizione, laddove fosse richiesto, il nostro bagaglio di competenze e la nostra volontà di contribuire a fare dell’Esposizione Universale un grande evento.

In merito, il Consiglio ha invitato i propri Iscritti ad aggiornare il proprio profilo sulla banca dati presente nell'area riservata del sito, con il curriculum ed il portfolio progetti: essa rappresenta per l'Ordine lo strumento principale per comunicare e presentare le numerose professionalità degli Iscritti milanesi. Il Consiglio dell'Ordine ha pertanto inviato 378 mail alle Ambasciate ed ai Consolati dei paesi che parteciperanno ad Expo, con l'invito di consultare lo strumento per sviluppare e/o gestire interventi per l'esposizione universale, per cercare un supporto, un local architect, un contractor o un project manager

Infine, il nostro sforzo per far conoscere le potenzialità degli Iscritti ha raggiunto un traguardo con l'inserimento degli architetti - oltre ad aziende e fornitori - nel Catalogo Expo rivolto ai partecipanti alla manifestazione.

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