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Isolato urbano e Milano contemporanea

Dal 04.02.2014 al 04.03.2014

Due esempi di rinnovamento dell'isolato urbano in tessuto compatto secondo strategie differenti: Complesso Orti Antichi di Beretta Associati e Residenze Carlo Erba degli studi Degli Esposti, Eisenman, Zuliani

L'Atlante delle trasformazioni propone due progetti che interpretano in maniera differente il tema della ricostruzione dell'isolato urbano a confronto con le proprie preesistenze architettoniche.
Una questione di grande attualità, premiante secondo la logica del nuovo Piano e più in generale della rigenerazione urbana che propone strategie di sviluppo senza consumo di suolo: trasformazioni radicali sia di destinazione che di densità, all'interno del tessuto edilizio esistente.

Le Residenze Carlo Erba degli studi Degli Esposti Architetti, Eisenman Architects e Guido Zuliani, demoliscono parzialmente il volume preesistente compreso tra le vie Giovanni Pascoli, Pinturicchio e Giuseppe Balzaretti.
La conformazione triangolare dell'isolato viene saturata da un corpo architettonico che, innestandosi sul volume esistente tra via Pascoli e Pinturicchio, si snoda con un movimento a S fino alla porzione più stretta del lotto, secondo un disegno autonomo dalla cortina stradale.
L'organismo architettonico disegnato riprende poi nel suo partito compositivo in fuori scala la distinzione basamento-corpo-coronamento, mediante una stratificazione di diverse tipologie che termina agli ultimi piani con il tema della villa urbana. un intervento che cresce in verticale rispetto il suo intorno, segnalando con forza la propria autonomia.




Il Complesso Orti Antichi di Beretta Associati interviene invece proponendo sull'area compresa tra le vie Bianca di Savoia, San Martino, Santa Lucia e Beatrice d’Este una classica operazione di svuotamento/ricucitura e riempimento.
Pur mantenendo la cortina ottocentesca del volume esterno - restaurata dalla studio stesso, secondo un linguaggio mimetico tra conservato e nuovo costruito - l'intervento progettuale si concentra maggiormente sull'interno dell'isolato, lavorando in particolare sul rapporto tra la nuova residenza e gli spazi aperti e aggiungendo un corpo passante al centro della corte.


 

Manuele Salvetti
Francesco de agostini

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