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Varata dal Consiglio dei Ministri la Riforma delle professioni

Dal 06.08.2012 al 06.09.2012

Dopo l’esame delle categorie professionali, Consiglio di Stato e Parlamento, approvato il 3 agosto il testo di Governo. Proroga al 13 agosto 2013 per l'obbligo di Assicurazione Professionale

Dopo l’esame delle categorie professionali, del Consiglio di Stato e del Parlamento delle scorse settimane, nel corso del quale sono state sollevate numerose osservazioni, il Decreto è tornato alla discussione del Governo che ha approvato venerdì 3 agosto 2012 il nuovo testo.

La novità più immediata è la proroga al 13 agosto 2013 dell’obbligo di stipulare la polizza assicurativa per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività professionale, al fine di poter giungere a formule concordate dalle diverse categorie a livello nazionale.

Ma vediamo più in dettaglio le diverse voci che compongono questa Riforma, seguendo la scaletta proposta ad aprile in occasione della presentazione fatta presso il nostro Ordine:

1. Accesso alla professione
È stata modificata la definizione di “professione regolamentata”, giudicata troppo ampia dagli Ordini, restringendola ai soli iscritti agli Albi professionali, ed è stata ribadita l’obbligatorietà dell’Esame di Stato, aggiungendo il richiamo all’articolo 33 della Costituzione.

2. Aggiornamento professionale
La formazione continua è obbligatoria e i corsi potranno essere erogati non solo da Ordini e Collegi, come era previsto nella prima bozza, ma anche da altri soggetti e associazioni, previa autorizzazione dei Consigli Nazionali e parere vincolante del Ministero della Giustizia.

3. Tirocinio professionale
Importanti novità per il tirocinio professionale, che resta obbligatorio non per tutte le categorie, come ipotizzato nel testo iniziale, ma solo per le professioni per le quali già lo era, della durata massima di 18 mesi.
Potrà essere svolto per i primi sei mesi durante l’ultimo anno di Università. Eliminata l’incompatibilità dei tirocinio con l’impiego pubblico, potrà dunque svolgersi contemporaneamente ad un impiego pubblico e privato, naturalmente secondo madalità e orari idonei. I corsi di formazione infine non saranno obbligatori, ma facoltativi e alternativi al tirocinio.

È stata dunque accolta a riguardo l’osservazione del Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che aveva definito il tirocinio e i corsi obbligatori “una vessazione in termini di tempi e costi”.

4.5. Obbligo del contratto e dell’assicurazione
Si confermano entrambi necessari.
Il Contratto dovrà contenere oltre che la descrizione della prestazione un preventivo di massima per tale prestazione. A riguardo ricordiamo che sono in via di pubblicazione il regolamento e le relative tabelle di calcolo per la liquidazione dei compensi da parte degli organi giurisdizionali, quindi in presenza di un contenzioso, predisposte dal Ministero della Giustizia. Le stesse tabelle infatti sono state proposte per fissare i corrispettivi da porre a base di gara nell'affidamento di servizi di ingegneria e architettura, ma ancora non è chiaro se verranno recepite a questo fine.

L’assicurazione professionale, come si è detto, è obbligatoria ma tuttavia proporgata in termini operativi ad agosto 2013, al fine di consentire alle diverse categorie professionali di concordare a livello nazionale polizze congrue.
Ciò in palese contraddizione con il testo del Decreto legge 1 del 24 gennaio 2012 che ne stabiliva immediata applicazione.

6. Nuova istituzione di organi disciplinari
Il Regolamento riordina la funzione disciplinare, affidandola ai Consigli di disciplina. I componenti del Consiglio di disciplina non possono far parte del Consiglio dell’Ordine o del Collegio, sono nominati dal Presidente del Tribunale, il quale sceglie da una rosa di nomi proposti dal Consiglio dell’Ordine. Entro 90 giorni sarà emanato il Regolamento che ne descriverà i procedimenti.

7. Pubblicità informativa libera
Resta confermata la possibilità di fare pubblicità informativa con ogni mezzo e anche sui compensi.

Resta dunque inascoltato il Cnappc che giudica “inimmaginabile che si possa fare pubblicità sul prezzo della prestazione professionale prima  ancora che il potenziale cliente descriva i suoi bisogni”.

Infine, per quanto riguarda il Decreto sulle Società tra Professionisti potrebbe essere rinviato a settembre.

Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori esprime soddisfazione: “Il Dpr approvato dal Consiglio dei Ministri dà attuazione ad una Riforma sostanzialmente utile, che adegua finalmente le nuove regole professionali a quelle europee, confermando la peculiarità del ruolo delle professioni nella società italiana, nei confronti dei cittadini. È attenta, per il tramite del tirocinio e della formazione permanente, ad un innalzamento degli standard professionali: questo si traduce - per quanto riguarda gli architetti italiani - in maggiori livelli di sicurezza dei cittadini e dell’habitat”.

Ma ancora molte ci sembra siano le ombre che avvolgono l'esecutività di questo decreto per poter considerare concluso il complesso processo di riforma in atto.

Francesco de Agostini


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