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Calcolo tariffe opere pubbliche

Dal 25.05.2012 al 25.06.2012

Prime indicazioni dell'Autorità di Vigilanza per il calcolo del corrispettivo da porre a base d'asta negli affidamenti di servizi di progettazione per opere pubbliche

Riceviamo dal CNA le prime indicazioni dell'Autorità di Vigilanza per il calcolo del corrispettivo da porre a base d'asta negli affìdamenti di servizi di progettazione di opere pubbliche, secondo la Deliberazione n.49 del 3 maggio 2012 AVCP, cui seguiranno ulteriori approfondimenti concordati tra i due enti, in attesa delle tabelle parametriche di cui al decreto che sarà presto emanato dal Ministro della Giustizia, in adempimento all'art. 9, comrna 2, del Decreto sulle liberalizzazioni (D.L. n. 1/ 2012, convertito con L. n. 27 /2012) .Di seguito la sintesi del documento AVCP proposta dal Consiglio Nazionale.


Roma, 22 maggio 2012
A seguito di apposito quesito posto da questo Consiglio Nazionale, l'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, lo scorso 3 maggio ha emanato la Deliberazione n. 49 del 3 Maggio 2012, che si allega alla presente.

Con essa l'AVCP, in assenza dei riferimenti tariffari abrogati dal Decreto Legge n. 1/ 2012, convertito con Legge n.27/2012 e nelle more di un approfondimento della materia, propone una procedura per stimare, ai sensi dell'art . 89 del Codice dei contratti, l'importo da porre a base di gara negli affidamenti dei servizi di architettura e ingegneria .
Secondo tale metodo, i Responsabili dei Procedimenti delle stazioni appaltanti, nello stimare l'importo dei corrispettivi da porre a base di gara, dovranno dimostrare di avere seguito mi percorso analitico, gara ntendo la congruità di tale importo in funzione della salvaguardia dell'interesse pubblico, poiché "Una carente progettazione, oltre a determinare la realizzazione di opere di minor pregio .... è la fonte principale di maggiori costi e tempi di realizzazione, nonché di riserve e ricorsi giurisdizionali",

In particolare, l'AVCP suggerisce ai RUP di stimare i suddetti corrispettivi facendo riferimento alla media dei costi, al netto di ribasso, sostenuti negli ultimi anni dalla loro amministrazione o, in alternativa, da altre stazioni appaltanti, per servizi tecnici analoghi a quelli da affidare. Il rapporto tra i costi sostenuti e l'importo delle opere realizzate, incrementato dalla media dei ribassi, costituirà la percentuale da applicare all'importo dei lavori da realizzare.

Esempio di applicazione della Deliberazione AVCP n. 49
Ipotizzando che si debba calcolare l'importo da porre a base d'asta per la progettazione e direzione dei lavori di una scuola, il cui importo dei lavori ammonta a 950.000 euro, facciamo riferimento ai dati di cui alla seguente tabella A:

Tabella A

Calcolo del corrispettivo - Procedure
La stazione appaltante, dovendo affidare un servizio tecnico completo (progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva e direzione dei lavori) attinente all'architettura e all'ingegneria, per un'opera d'importo stimato pari a 950.000 euro, procede secondo le seguenti fasi:

  1. determina i singoli elementi che compongono la prestazione con l'indicazione dei servizi (in questo caso la progettazione completa e la D.L.);

  2. redige il "computo metrico estimativo della prestazione di progettazione", da allegare ai documenti di gara (specificando le aliquote della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, oltre alle parzializzazioni della D.L.). Per le aliquote parziali può fare riferimento alle tabelle 4.1 e seguenti della Determinazione AVCP n. 5 del 7 luglio 2010;

  3. rileva gli importi dei compensi corrisposti per servizi analoghi negli ultimi anni, rapportati all'importo dei lavori progettati, eseguiti e collaudati, tenendo conto delle diverse tipologie e importi di lavori e di opere individuate sulla base delle tabelle l, 2 e 3 allegate alla Determinazione AVCP n. 5/2010 e per uguali livelli progettuali . Nel caso in esame, le righe 1, 2 e 3 della tabella A, sopra riportata, indicano, nella prima colonna, l'importo dei lavori analoghi rilevati, nella seconda, l'importo posto a base di gara per i servizi tecnici analoghi, nella terza colonna, il ribasso offerto dall'aggiudicatario, nella quarta colonna, il corrispettivo netto del servizio tecnico depurato del ribasso e, infine, nell'ultima colonna, la percentuale d'incidenza del corrispettivo netto sull'importo dei lavori corrispondenti;

  4. somma l'importo dei lavori censiti (2.600.000), media i ribassi offerti (26,67%), somma i corrispettivi netti (197.400) e ricava l'incidenza percentuale media dei corrispettivi sui lavori (7,59%), dividendo l'importo dei corrispettivi netti (197.400) per l'importo dei lavori (2.600.000);

  5. applica all'importo stimato dei lavori (950.000) l'in cidenza media calcolata (7,59%), ottenendo un primo importo del corrispettivo (72.105) depurato dalla media dei ribassi;

  6. incrementa l'importo ottenuto (72.105) della media dei ribassi offerti nelle gare analoghe (26,67%), ricavando il definitivo importo del servizio tecnico da porre a base del contratto da affidare.

Pertanto, l'Importo del corrispettivo da porre a base di gara ammonterebbe a:

72.105 : (100 - 26,67) % = 98.329,46 €

L'importo derivante, invece, dall'applicazione della vecchia tariffa (D.M. 4/4/2 0 11) per i servizi di progettazione e direzione dei lavori per il medesimo caso (edificio scolastico importo lavori 950.000 euro) ammonterebbe a circa 100.960 euro.

Considerazioni sul metodo di calcolo
Come si evince dai calcoli sopra esposti, l'importo del corrispettivo da porre a base d'asta, calcolato con le modalità stabilite dalla Deliberazione AVCP n. 49, non è molto lontano da quello derivante dall'applicazione del D.M. 4/4/2001.

Tuttavia, attraverso una serie di simulazioni, si è rilevato che non sempre si conseguono risultati analoghi a quelli sopra esposti, per cui questo Consiglio Nazionale sta studiando alcuni correttivi da proporre all'AVCP in occasione della prossima seduta del tavolo tecnico (12 gingno), al fine di migliorare il metodo di calcolo sopra descritto.

Le posizioni espresse dal CNAPPC
Questo Consiglio Nazionale ha apprezzato il prezioso lavoro svolto dall'Autorità di Vigilanza, nella consapevolezza che la Deliberazione n. 49, nelle more dell'adozione di regole più certe, individui un metodo che, seppure laborioso e non esente da una certa discrezionalità dei RUP, costituisce comunque un importante punto di riferimento per le stazioni appaltanti nella stima dei corrispettivi da porre a base di gara e nella conseguente individuazione delle procedure da adottare per gli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, in relazione alle soglie stabilite dal Codice dei contratti.
Tuttavia, si ritiene che, a regime, possano essere più razionalmente utilizzate le tabelle parametriche di cui al decreto che sarà presto emanato dal Ministro della Giustizia, in adempimento all'art. 9, comrna 2, del Decreto sulle liberalizzazioni (D.L. n. 1/ 2012, convertito con L. n. 27 /2012). Tali tabelle parametriche, concepite quale strumento a servizio del giudice nei contenziosi, possono certamente costituire un valido punto di riferimento anche per le amministrazioni pubbliche, scongiurando il rischio che l'eccessiva discrezionalità delle stazioni appaltanti, derivante dall'assenza di riferimenti certi, produca una sistematica violazione dei principi fondamentali del buon andamento dell'azione amministrativa, della trasparenza e dell'imparzialità a cui si ispirano le direttive comunitarie e lo stesso Codice dei contratti.

Questo Consiglio Nazionale continuerà ad informare costantemente gli Ordini sull'argomento in oggetto come sulle altre tematiche connesse ai lavori pubblici (bandi tipo, linee guida sul criterio dell'Offerta Economicamente Vantaggiosa, requisiti di partecipazione alle gare, ecc.), in relazione ai lavori che si svilupperanno presto attorno al tavolo tecnico, appositamente istituito presso l'AVCP.

 

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