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Guido Canella: il pensiero, l'opera, l'insegnamento

Dal 09.01.2012 al 09.02.2012

Quattro giornate di studio in onore di Guido Canella per comprenderne l'opera, il pensiero e l'insegnamento, da mercoledì 18 a sabato 21 gennaio

Mercoledì 18 gennaio
Villa Reale, Sala da Ballo, via Palestro 16, Milano
inaugurazione del convegno, ore 17:30

Giovedì 19, Venerdì 20, Sabato 21 gennaio
Politecnico di Milano, Bovisa, aula Carlo De Carli, via Durando 10, Milano
giornate del convegno, ore 9:30

A poco più di due anni dalla sua scomparsa, la Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano dedica un convegno internazionale di studi alla figura e all’opera di Guido Canella.

Nato a Bucarest nel 1931, e scomparso a Milano nel 2009, Canella è stato uno dei protagonisti più importanti e originali dell’architettura italiana del dopoguerra, che ha sempre affiancato alla pratica di architetto, autore di capi d’opera riconosciuti degli ultimi decenni, la riflessione teorica, l’attività di organizzazione culturale, la ricerca e l’insegnamento universitari. Allievo di Ernesto Nathan Rogers e di Giuseppe Samonà con i quali, a Venezia e a Milano, nei primi anni Sessanta ha cominciato una quasi cinquantennale attività universitaria, Canella è stato promotore di una visione originale dell’architettura, dichiaratamente programmatica, in cui ricerca tipologica ed elaborazione formale hanno teso alla conquista di nuovi comportamenti collettivi. Come altri coetanei attivi nel gruppo di giovani collaboratori che tanta importanza hanno avuto nel fare della “Casabella” di Rogers un punto di riferimento imprescindibile per la cultura italiana, Canella tra fine anni Cinquanta e primi anni Sessanta compie una serie di riletture originali di esperienze e momenti dell’architettura moderna fino ad allora lasciati ai margini dalla storiografia ufficiale, dalla Scuola di Amsterdam al Costruttivismo sovietico, dall’Eclettismo lombardo al Novecento milanese. Degli stessi anni è il varo di un vasto programma di ricerche teoriche in ambito universitario, inizialmente sulla natura tipologica dell’architettura e sulle principali funzioni di vita associata, e successivamente sui caratteri originali dell’architettura milanese e del paesaggio lombardo.

Il suo lavoro di architetto, svolto costantemente in parallelo all’attività universitaria, testimonia di un atteggiamento rigoroso e intransigente, con la realizzazione di opere la cui ostinata volontà di forma si fa veicolo delle implicazioni morali e civili della ricerca architettonica. Nel corso della sua attività, inoltre, Canella si è dedicato a un costante lavoro di promozione culturale, dirigendo collane editoriali e riviste di architettura come “Hinterland” (1977-1985) e “Zodiac” (1989-2000); impegno che ultimamente ha caratterizzato anche il suo biennio di presidenza dell’Accademia Nazionale di San Luca (2005-2007).

Il convegno internazionale di studi che la Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano dedica alla figura di Guido Canella, oltre che un doveroso omaggio al professore emerito che tanto ha contribuito alla costruzione del suo progetto culturale, vuole essere un momento importante di approfondimento critico della sua lezione attraverso il confronto di personalità e punti di vista anche generazionalmente diversi, con l’obbiettivo di rendere tuttora operante nella vita della scuola e della città e nell’attività delle generazioni più giovani il lascito del suo pensiero, del suo insegnamento, della sua opera di architetto.

Il ritratto di Guido Canella è di Tito Canella

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