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Due chiacchiere con Giovanni Cutolo

Dal 05.04.2011 al 18.04.2011

Presidente della Fondazione ADI e di Santa & Cole Italia, sarà presso il nostro Ordine Venerdì 15 aprile alle ore 19.30, per parlare di “uomo, città, pianeta”

Raggiungiamo al telefono Giovanni Cutolo, Presidente della Fondazione ADI e Presidente di Santa & Cole Italia che, insieme a Javier Nieto Santa, Presidente dello IAAC-Instituto de Arquitectura Avanzada de Catalunia nonchè Presidente di Santa & Cole, attraverso la consueta attenta orchestrazione del nostro vicepresidente Franco Raggi, saranno protagonisti della serata di venerdì 15 aprile alle ore 19.30, dall'arcano titolo “uomo, città, pianeta” .

Giovanni Cutolo, Cosa c’è dietro a questo slogan?

“Santa & Cole nasce nel 1985 come editore di lampade e mobili per interni, grazie all'iniziativa di un gruppo di intellettuali innammorati del design. Con le sue prime proposte contribuisce allo svecchiamento delle residenze domestiche.
Nel ’92 poi le Olimpiadi stimolano un vasto dibattito che determina il rinnovo urbanistico della città che, sotto la regia di Oriol Bohigas, apre le porte di Barcellona al design e all'arredo urbano.
Ecco allora che, dopo 38 lunghissimi anni di regime franchista, la Spagna cessa di essere un mercato chiuso e accoglie con entusiasmo le innovative proposte della Santa & Cole per la illuminazione e l'arredo della città.
Oggi la Santa & Cole, continuando a produrre lampade e arredi domestici e per la città, si apre a una riflessione responsabile sui valori che riguardano l’attenzione al rispetto per l’ambiente.
Per questo dunque "uomo, città, pianeta" a significare l’evoluzione naturale del nostro orizzonte, che dalla dimensione individuale e domestica è passato all'attenzione per gli spazi collettivi della città e che oggi si sofferma sui problemi dell'ambiente e pertanto del pianeta”.

Il catalogo Santa & Cole si contraddistingue tuttavia per la coerenza del design, senza ostentare riciclo, reversibilità o naturalità a tutti i costi.

“Credo che la chiave sia proprio in quanto lei dice, ovvero nella non ostentazione, un atteggiamento assunto a paradigma progettuale. Faccio un esempio: l’utilizzo dei led è ispirato alla loro domesticazione, in modo tale da fare luce ma anche cultura e non già culturismo. Essi sono mascherati e filtrati da schermature che ne moderano la potenza, rinunciando ai facili effetti dell'esibizionismo illuminotecnico. La chiave è dunque ancora una volta usare il linguaggio del design.
Coloro che ci conoscono in Italia ci conoscono per le nostre lampade da interni, quasi mai per quelle per esterni. La cultura degli esterni o dell’arredo urbano è in Italia un impegno istituzionale negletto, ampiamente trascurato, e per molti versi affrontato con un idea di ambientalismo retrò: come se la città di matrice ottocentesca debba per forza riprodursi con lo stesso trito linguaggio.
La Santa & Cole non è un'azienda ‘marketing oriented’ ma ‘design oriented’, vale a dire ispirata e condotta dai valori culturali del fare e non soltanto da quelli economici".

Buon salone a tutti.

 

Francesco de Agostini


Uomo città pianeta
L'evoluzione del concetto di modernità e le sue diverse manifestazioni nel design

VENERDÌ 15 APRILE 2011, ORE 19,30 VIA SOLFERINO 17

Javier Nieto Santa
, Presidente dell’Instituto de Arquitectura Avanzada de Catalunia
Giovanni Cutolo
, Presidente Fondazione ADI

CONDUCE
Franco Raggi
, Vicepresidente dell’Ordine di degli Architetti PPC della Provincia di Milano


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