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Resoconto del convegno “Società civile e welfare urbano”

Dal 10.02.2011 al 10.03.2011

Pubblichiamo un resoconto del convegno organizzato dall'INU dal tema “Società civile e welfare urbano”, tenutosi mercoledì 9 febbraio presso l’Ordine degli Architetti di Milano

Mercoledì 9 Febbraio presso l’Ordine degli Architetti di Milano si è svolto il convegno “Società civile e welfare urbano”, un seminario organizzato dalla Sezione Lombarda dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.

Le motivazioni del seminario sono state presentate da Fortunato Pagano, presidente dell’INU Lombardia che ha sottolineato l’opportunità di incontri come questo per avviare una riflessione sul tema della partecipazione alla politica dei servizi, di maggiore interesse in un clima di crisi. Individuata la necessità di avere un quadro delle esigenze nell’ambito dei servizi, tra i tanti interrogativi proposti emerge la necessità di individuare le risorse pubbliche e private su cui fare affidamento, gli incentivi o integrazioni utili in materia dei servizi, le regole e limiti esistenti e da seguire.

Lorenza Violini, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università Statale di Milano, introduce spunti rispetto al tema della società civile, auspica l’intervento dei privati, anche no profit, di grande aiuto in una condizione di diminuzione delle risorse utilizzabili. Ha sottolineato il principio di sussidiarietà sia per l’evoluzione dello sviluppo di questa risorsa, sia per necessità di introdurre nuovi elementi qualitativi. La Sussidiarietà come processo di rinnovamento e acquisizione di competenze per la valutazione degli effetti delle proprie politiche. Siamo di fronte ad una grande svolta del Piano di Governo del Territorio. Ci sono logiche sussidiarie e possibilità di recessione di questi servizi che possono essere utilizzati, con particolare attenzione all’accreditamento degli enti candidati.

Emanuele Ranci Ortigosa, Direttore scientifico dell’Irs, Istituto per la Ricerca Sociale, riparte dal tema del titolo: Welfare urbano. Welfare articolato su tre parole chiave: benessere, salute e coesione sociale. Compie esemplificando un’analisi quantitativa della realtà urbana di Milano. In primo luogo una Milano molto abitata,  composta da un’alta percentuale di anziani, di molti stranieri residenti e di famiglie giovani che si sono dovute allontanare nell’hinterland. I bambini sono pochi (5%) il 30 % dei quali sono stranieri. Nella città vi è una forte presenza di studenti universitari che genera un forte  fenomeno di pendolarismo. Un altro elemento che sottolinea da non sottovalutare è la marginalità fortemente presente. Ha evidenziato una Milano diseguale, che esprime bisogni molto articolati. Al momento vediamo un Welfare un po’ imbalsamato. Per rendersi più dinamico deve essere a scala territoriale, dove si percepiscono bisogni diversi, specifici e concreti. Un mix ottimale deve essere trovato in concreto, non in astratto. Ci troviamo di fronte ad una città dai bisogni in costante crescita anche in positivo ma con dei limiti di risorse.  

Terminato il suo intervento, ha preso la parola il dott. Alessandro Colombo, dell’Istituto Superiore per la ricerca, la statistica e la formazione sottolineando la presenza di un problema di categorie istituzionali. Nel suo breve intervento ha ribadito la necessità di trovare il coraggio di immaginare funzioni e relazioni più che per ruoli, legati adinamiche di mobilità fisica e sociale.

A seguire, Giuliano Lapesa, membro del Consiglio direttivo di Naga, ha presentato ed esposto i punti focali della sua associazione onlus, gestita da volontari che si occupa di fornire assistenza sanitaria e legale alle popolazioni  immigrate. Riferendosi alla definizione di Welfare suggerisce di inserire la parola diritti alla precedente definizione. Ha sottolineato i contributi che le popolazioni emigrate danno rispetto a quello che ricevono, ma soprattutto la necessità di fornire cure mediche a queste popolazioni. Chiude sottolineando rapporto tra Welfare e l’immigrazione e diritto alla casa.

Il presidente Pagano ha quindi aperto il dibattito. È stata sottolineata la necessità di corrispondere maggiormente al tema del territorio e della pianificazione. Altri richiamano l’attenzione sul ripensare al tema di cosa accadrà nei prossimi anni con l’estinguersi delle risorse. Altri ritornano al legame tra Welfare ed erogazione dei servizi. Si è fatto accenno al PGT e al fatto che siano stati solo confermati i servizi esistenti in ambito comunale e alla questione dell’Housing sociale ribadendo il rapporto tra sussidiarietà e privatizzazione. In chiusura Ranci Ortigosa ha ricordato che il Welfare nasce per cercare di risolvere i problemi che il mercato non  è in grado di risolvere, sottolineando quanto  sia essenziale il ruolo del pubblico, e che abbia una voce adeguata.

Barbara Palazzi

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