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Gruppo a.p.e.– con Maria Cristina Cippone a Garbagnate Milanese

Dal 10.01.2011 al 10.03.2011

La farfalla, il sole, l’abbraccio materno. Più che principi costruttivi, mi pare di capire, sono il senso che si intende trasmettere con la costruzione fisica. Ma la farfalla invece poi c’è

La farfalla, il sole, l’abbraccio materno. Sono questi gli elementi di cui Maria Cristina Cippone mi parla durante il viaggio che facciamo assieme per andare a visitare il nuovo polo per l’infanzia del Comune di Garbagnate.
Più che principi costruttivi, mi pare di capire, sono il senso che si intende trasmettere con la costruzione fisica.  

Ma la farfalla invece poi c’è, nella figura definita dal suo corpo, che funge da asse centrale, con tanto di testa a padiglione che fuoriesce verso sud,  le ali simmetriche e articolate a sua volta in due volumi di diversa altezza, come a librarsi dal corpo.
E l’abbraccio, nella leggera convessità del fronte nord, ovvero verso l’ingresso dell’asilo, che accoglie.
Infine il sole: forse il colore, sicuramente il nome dell’intervento datogli dalla Amministrazione, ma vedremo in realtà poi cos’altro.

In visita con noi è venuta anche la vicesindaco di Bellusco, dove il gruppo ha appena finito di realizzare un altro centro di prima infanzia. Maria Cristina sottolinea come non sia casuale questo incontro tra donne, parlando di interventi sociali per bambini.

Il Gruppo a.p.e., team di professionisti individuali composto oltre che da Maria Cristina da Isabella Romanello, Marina Russo e Rosa Simonelli, nasce nel ’96 a seguito della frequentazione di uno dei primi corsi dedicato a sostenibilità e bio edilizia dell’Istituto Uomo Ambiente, presso l’Umanitaria. Un approccio alla bioarchitettura a 360 gradi, non strettamente tecnologico quanto filosofico, di ricerca del senso.
All’interno del gruppo si sono poi create diverse forme di specializzazione, per cui  Maria Cristina si è occupata in prima persona della gestione di questa realizzazione, in cui altri hanno dato il loro supporto su aspetti di bioclimatica, sul progetto del colore e così via.

Il progetto del Centro polifunzionale di Garbagnate, come spesso succede con le Amministrazioni pubbliche, ha un percorso errante e piuttosto travagliato. Il progetto preliminare, commissionato nel 2004 e concepito all’interno di un edificio esistente, evidenzia i vincoli e i limiti della vecchia struttura; nella successiva elaborazione definitiva, nel 2006, fatti i debiti approfondimenti l’amministrazione decide di trasformare il progetto opportunamente in nuova costruzione prevedendo la demolizione dell’esistente. Si vuole dare migliore spazio al micro nido e alla ludoteca,  si inserisce una mini biblioteca e un ufficio pubblico comunale decentrato  per la frazione di Bariana. Il Progetto esecutivo infine, viene ripreso dopo 2 anni, nel 2008, quando oramai sembrava dimenticato. La nuova amministrazione decide di  localizzarlo in un'altra area, isolata e nel verde, a dispetto della prima posizione in pieno contesto urbano.
Il che, mi racconta Maria Cristina, non ha che giovato al progetto. L’inaspettata occasione si è presentata grazie ad un bando di finanziamento indetto dalla provincia, cui il Comune ha partecito col progetto definitivo del 2006. Vinto il bando di finanziamento, la costruzione a quel punto non ha avuto più particolari intoppi alla sua realizzazione, fino ad essere inaugurata in questi giorni.

La costuzione a farfalla dicevamo -un simbolo cercato nel lavoro di progettazione-  è in legno: ecco dov’è  il sole, mi spiega Maria Cristina, proprio nel materiale primario della costruzione, elemento di minor dispendio di energia primaria. Materiale prevalente anche nei telai di tamponamento e nei materiali di isolamento.

Il corpo centrale ospita ingresso e ufficio anagrafe al piano terra, biblioteca ed internet point al primo piano, che si raggiunge attraverso una scala aerea che cinge l’ingresso.

Nelle due ali invece trovano luogo su un lato  le sezioni dell’asilo nido, nell’altro una ludoteca –accessibile a bimbi anche delle elementari- e una sala conferenze legata alla biblioteca al piano superiore. I servizi infine sono orientati verso il nucleo centrale, per lo più ciechi. La disposizione degli spazi destinati alla permanenza abitativa predilige l’esposizione a sud, orientamento  questo, verso il quale edificio si apre per il godimento della miglior  illuminazione naturale e del maggior apporto termico passivo.

785 mq complessivi di forme morbide e sensibili, assecondate da un impegnativo progetto del colore, la cui struttura in legno lamellare a travi, pilastri e a telaio, segue tutti i crismi della sostenibilità, compresi i materiali isolanti e di finitura, tutti di carattere bioedilizio: basti ad esempio  il cappotto di facciata in canna palustre.

L’edificio, non essendovi ventilazione meccanica controllata è di classamento B;  ha impianto termico costituito da pannelli radianti a pavimento, alimentati da caldaia a condensazione.
L’acqua calda sanitaria è prodotta da pannelli solari disposti in copertura. Le ampie vetrate di captazione passiva degli ambienti  rivolti a sud sono protette dal surriscaldamento estivo dal incannicciato del pergolato che in futuro potrà accogliere l’impianto fotovoltaico attualmente solo in predisposizione.

Maria Cristina ci fa notare le fasce in gres disposte al piede delle ampie vetrate, una formula di 'strategia semplice' per l’accumulo e rilascio del calore all’interno del locale.

Anche il colore, molto presente, è pensato per la sollecitazione fisiologica e della sfera delle emozioni. Questo costante rimando tra aspetti pedagogici e simbolici appare determinante nel processo di progettazione di questi spazi per l’infanzia: la farfalla richiama la larva che vuole divenire, così come per i ragazzi la loro crescita.

Francesco de Agostini


Centro polifunzionale,  Garbagnate M.se (MI)
Intervento di nuova  costruzione
via Stelvio – Fraz. Bariana

Progetto preliminare 2004/2005;  definitivo:2006
Progetto Esecutivo:2008
Realizzazione: 2009/2010
Superficie complessiva: mq  785

Coordinamento generale progettazione  e DL: arch. M.Cristina Cippone
Progetto architettonico Gruppo a.p.e.: arch. M.Cristina Cippone, arch. Isabella Romanelli, designer Marina Russo, arch. Rosa Simonelli
Progetto del colore: arch. Isabella Romanello
Direzione Lavori: arch. M.Cristina Cippone e  arch. Rosa Simonelli
Progetto strutture e D.L.: c.a. e acciaio ing. Marco Gallazzi, legno ing. Thomas Schrentewein
Progetto impianti e D.L. :  meccanici P.I. Giovanni Gianotti, elettrico P.I. Corrado Ruscica
Coordinamento sicurezza: geom. Davide Rossi
Impresa Costruttrice: ATI Holz Albertani s.p.a. – Cosmi s.r.l.  - I.D.R.E.L. s.r.l.
Committente: Comune  di Garbagnate M.se


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