Caricamento...

Architectural Visions

Dal 19.11.2010 al 24.10.2011

Martedì 23 Novembre alle ore 10.30 nell'aula Z.2 della Facoltà di Architettura e Società, in via Ampère 2, comunicazione di Maurizio De Caro nel quadro del corso di Building Technology

The differnce between sound and noise in Architecture

Martedì 23 novembre alle ore 10.30 nell'aula Z.2 della Facoltà di Architettura e Società, in via Ampère 2, comunicazione dell'arch. Maurizio De Caro nel quadro del corso di Building Technology del prof. Tartaglia.

Un excursus negli ultimi 20 anni di lavoro dell'Architetto di formazione anglosassone, dal 1990 al 2010

 

The beginning of sound

Dove comincia il suono tutto accade,o meglio tutto può accadere. è l'inizio del pensiero universale condiviso,esteso oltre le tecniche. in quell'istante senza luogo,il suono colonizza ogni luogo donandogli senso.

un istante senza possibilità di ripetizioni ma , come per il metodo del progetto d'architettura, solo ripetute e timide imitazioni.

il suono è solo come chi lo ha generato e come l'opera che si compie, refrattaria al passato,insofferente alle critiche,consapevole.

il suono, i suoni danno al mondo lo spazio non definibile, aereo che è la matrice dell'architettura e della sua volontà di riportare alla terra questo stato sospeso.

il suono comincia e muore per ripetersi all'infinito nella sua morte seriale.

l'architettura trae origine dalla sua fine,ogni progetto è ,quando ha concluso la sua corsa concettuale.


Where sounds begin anything happens, or better anything can happen.

It is the begin of the shared universal thought, extended beyond techniques.

In that instant without place, sound colonizes every place, giving it sense.

One instant without possibilities of repetition but, as for the method in architecture, only shy and reiterated imitations.

Sound is similar to whom generated it, as the artefact that takes place, rebel from past,  intolerant to critics, aware.

Sound, sounds give the world the indefinable, light place that is the matter of architecture and of the willing to bring down to earth this suspended essence.

Sound starts and dies in order to repeat always in it’s serial death.

Architecture comes from it’s end, every project is, once ended it’s conceptual aim.


The nothing like ultimate aim

Al niente si giunge togliendo alla materia quella parte cospicua della sua inutilità.

non è necessario avvicinarlo al concetto di essenzialità,è altro rispetto al principio ordinatore del minimalismo.

il niente è il traguardo finale del destino della densità formale capace di comprimere,di nascondere addirittura la sua vocazione ad essere.

niente è come sembra.

il quel momento preciso la forma le riassume tutte, le imita tutte in potenza, senza sembrarne qualcuna in particolare.

una vocazione all'estinzione prodotta dalla descrizione di tutte le virtualità, silenzio denso di ogni suono possibile, architettura riassuntiva di un infinito e problematico processo di auto-esclusione.

niente è più emozionante che avere il nulla come ambizione estetica,senza assoluzioni o condanne si processa la volontà di potenza di ogni forma per lasciarne parlare una sola:la Forma



We obtain  nothing removing from matter that substantial part of its uselessness.

It is not necessary to approach  the concept of essential, it is something else than the ordering principle of minimalism.

Nothing is the final goal of the formal density’s destiny, able to compress, and even to hide it’s vocation to be.

Nothing is as it seems.

In that precise moment shape resumes all shapes, it powerfully imitates them, without seeming one of them in particular.

One vocation to extinction produced by the description of all the virtues, silence made dense of all the possible sounds, a summary architecture of an infinite and difficult process of self-exclusion.   

Nothing is more exciting than having Nothing as an aesthetic ambition, without acquittals or convictions we process the many shape’s willingness of power, in order to let only one to be: Shape


The language of complexity

c'è un paradosso irrinunciabile nell'attraversare il polimorfo territorio della complessità.

il tracciato frammentario,di abissi di stupore,di contraddizioni e spericolate associazioni concettuali è sempre lineare, come nella partitura dodecafonica l'estro romantico musicale diviene ingegneria sonora misteriosa.

nuvole e algebra,dune e algoritmi per scandire il paesaggio metafisico del mondo svuotato dalle necessità dell'ovvio.

un sistema di segni conosciuti,conformi e omologati per descrivere una lingua sconosciuta enigmatica,evocativa.

Il progetto ha scelto questa strada perché nega il diritto alla semplicità di parlare la lingua dell'architettura e anche quando semplifica in effetti produce effetti metaforici:un simulacro delle escrescenze geometresche o politecnicali di gaddiana concezione.

la complessità è dunque prima che una necessità,la semplicità del talento che usa un linguaggio "normale" ma nella medietà culturale viene discusso come letale per la certezza ipercalorica del mondo.


There is an unpredictable paradox in the polymorph territory of complexity.

The fragmented path, in the abyss of daze, of contradiction and reckless conceptual associations, is always linear, as in the twelve-tone technique,

where the romantic musical talent becomes a  mysterious sound engineering.

Algebra and clouds, dunes and algorithms to scan the metaphysical landscape of the world, drained from the  needs of the obvious.

A system of well known signs, common and certified in order to describe an unknown enigmatic, evocative language.

The project has chosen this path because it denies the right to simplicity  to speak the language of architecture and, when it simplifies, it produces metaphorical effect: a simulacrum of the “escrescenze geometresche o politecnicali” of Gadda’s conception.

Complexity is therefore first of all a need, the simplicity of the talent that uses a "normal" language that is, in a cultural mediocrity, discussed as lethal for the world’s high-calorie certainty.


The shape as artifice of nature

imitare la natura è come scrivere un romanzo riproducendo un vocabolario,ogni architettura trova nella forma la sua gioiosa rivolta linguistica al contesto che pensa di possederla.

quello scenario é il testo delle regole da infrangere di ogni intervento progettuale perché nell'artificio si consuma il dramma di una impossibilità semantica che diviene simulacro e totem.

nel definire una forma,la geometria mi disegna uno spazio artificiale che non chiede nulla al resto del mondo che lo contiene e ,forse,lo sopporta.

l'architettura è sola in questo sfruttamento culturale di territorio e paga producendo "natura artificiale" il suo obbiettivo di annichilire il pianeta pre-esistente denso di forme a-progettuali, immune agli artifici,ignorante delle estetiche correnti.


Imitating  nature is like writing a novel, playing a vocabulary, any architecture find the  form a joyous revolt from the linguistic context that believes to possess it.

This scenario is the text of the rules to break in any step of the project because in the artificial lies the drama of a semantic impossibility that becomes simulacrum and totem.

To define a shape, geometry draws an artificial space that does not ask anything to the rest of the world that contains it, and maybe bears it.

Architecture is alone in this cultural exploitation of land and the price is that it produce "artificial nature", its goal is that of annihilating the pre-existing  planet, dense of  a-projectable forms, immune to artifices, ignorant of the current aesthetic.


The never-ending obsession of research

La ricerca è scevra dal conseguimento di qualsiasi risultato apparente.

una composizione interminabile,una lotta che vive di una speranza scagliata contro le prevedibilità ma senza certezza di migliorare le istanze che l' avevano resa possibile.

un ossessione non è "tanto di più di una quantità normale di interesse" ma significa trasformare una modalità creativa in ansia rivoluzionaria indifferente al risultato e al cambio di stato.

parola,linguaggio che nascono per attaccare le resistenze di ogni consuetudine


The research is far from the  achievement of any apparent result.

A never ending composition, a struggle of hope that lives of an hope thrown  against the predictability but without the certainty of improving the instances that  made it possible.

An obsession is not "so much more than a normal amount of interest" but means  turning  a creative way into a revolutionary anxiety,  indifferent to the result and to the change of status.

World, language that are born to attack the strengths of each custom.


The luxury is a choice

Lusso è una modalità di scelta ,è la possibilità di usare una gamma indifferente di materiali e di tecnologie fino a nasconderle nella sobrietà del levare all'eccesso, la sua accezione di ridondanza.

è nel piacere che l'architettura esprime la sua volontà originaria,un'estetica di pura sensorialità,che imprime alla forma l'accelerazione incontrollabile della lussuria.


Luxury is a method of choice, you can use a range of unspecified materials and technologies to hide them in the sobriety  of taking from the excess, his own meaning of redundancy.

It is in pleasure that architecture expresses his main intention, an aesthetics of pure sensuality, which gives to the form the acceleration of  an uncontrollable lust.


The lost memory of old city

Non abbiamo nulla da dimenticare e non è necessario ricordare alcunché.

siamo nati e vissuti in città molto diverse da quelle in cui progettiamo.

più lente,solitarie,pulite,sicure e certe di avvenire,conformi al desiderio comune,ovvie di certezze.

La memoria perduta della vecchia città è l'imprinting del nostro lavoro,il refrain della canzoncina che ci frulla in testa da sempre e che ha ispirato tutti gli altri motivetti.

ogni nostra architettura è figlia di una dimenticanza,nasce e muore ogni volta che un ricordo della nostra vecchia città  mentale si perde.

non ci siamo certo ritrovati facendo questo mestiere ma almeno abbiamo cercato di tenere viva questa canzoncina


We have nothing to forget and we do not have to remember anything.

We were born and we lived in very different cities from those we design.

Slower, lonely, clean, safe and reliable, in accordance with the common desire of obvious certainty.

The lost memory of the old city is the imprinting of our work, the refrain of the song that we always have in our head and that has inspired all the other tunes.

Each of our architecture is daughter of an oversight, it is born and it dies every time a remind of our old mental city gets lost.

We have not found ourselves making this job but at least we have tried to keep alive this song.


The environment is not a context respect

L'ambiente urla,incalza l'architettura,ne subisce le responsabilità e l'indifferenza,chiede e non ha tempo.

vuole risposte estetiche e non può combattere contro la fisicità dei nuovi insediamenti attraverso un progetto etico,eco architettonico.

un ibrido filosofico molto di moda ma concettualmente impossibile.l'ambiente circostante non si può progettare e ogni architettura prevede consumo definitivo attraverso la trasformazione di territori residui,colonizzati,de-naturalizzati. l'architettura contemporanea non rispetta il contesto costruito e dunque

Non può che essere indifferente all'environment.

è nella prevaricazione culturale che si compie il progetto di delocalizzazione dell'ambiente:solo un simulacro,un piano teorico colorato di verde,senza un ricordo apparente della matura che un tempo era  il luogo dove l'architettura appariva per un istante o per sempre

Environment screams, pursues architecture, it suffers the indifference and guilt, it asks while it has no more time.

It wants an aesthetic response and it can not fight against the physicality of the new settlements through an ethical project, an eco-architecture.

A philosophical hybrid, very popular but conceptually impossible. Environment can not be designed by any architecture that  provides a consumption of soil, and the transformation of residual lands, colonized, de-naturalized.

Contemporary architecture does not respect the context and thus

it is indifferent to environment.

It is in the cultural abuse that takes place in the project of  relocation of the environment: only a simulacrum, a theoretical plan painted in green, with no apparent memory of the nature that was once the place where architecture appeared for only a moment or forever


New-city/Now-city

La nuova città è fatta di particelle istantanee,e le architetture che ne compongono lo skyline vivono la disperata condizione dell'attimo.

si costruisce l'effimero,il transeunte, l'inessenziale che sia in grado di durare meno di un battito di ciglia.

il movimento nella nowcity è fatto dal vortice delle continue trasformazioni.

nulla regge alla prova sempre inutile del tempo,la durata della forma è di pochi anni.

neppure il tempo per cercare di capire chi ci abita in quella città,perché è stata fatta così.

tutto è adesso,domani è già un incognita critica e teorica meglio la cronaca che la storia e nessuna memoria a ingombrarci la coscienza estetica personale e condivisa.

ora è sempre,adesso è storia se questo modello è l'unico registrato,non sentiremo la mancanza dell'impegno a lasciare un segno un sogno, un disegno,solo un suono o meglio

un rumore in mezzo al traffico umano che guarda con preoccupante leggerezza le architetture,nascere e morire.ora,adesso e per sempre


The new city is made of instant particles, the architectures that make up the skyline live the desperate conditions of the moment.

We construct the ephemeral, the transient, the unessential, able to last less than a blink of an eye.

Movement in Now-city is made by the vortex of continuous transformations.

Nothing resist the useless trial of time, form lasts only a few years.

We do not even have time to try to understand who lives in that city, because it was done in that way.

Everything is now, tomorrow is unknown, a critical and theoretical

incognita, it is better the chronicle than  history and no memory to clutter the aesthetic consciousness both personal and shared.

Now and forever, now is history, if this model is the only registered, we won’t feel the lack of commitment to live a mark, a dream, a drawing, just a sound or better a noise in the human traffic that watches with

a worried glance architectures, that born and dies, now and forever.





The noise synthesis

Siamo partiti dal suono per arrivare al rumore,sintesi omnicomprensiva del caos che ambisce a diventare una forma alternativa di cosmologia.

c'è in quel momento scombinato tutto il piacere sintetico che riassume la condizione del progetto,della città e della società.

abbiamo capito che in quell'insanabile contraddizione c'è il solo processo razionale possibile e praticabile.

il risultato della nostra indagine crea l'inesprimibile dandogli una forma giustificabile: un ordine interno al disordine esterno un suono centripeto nel rumore centrifugo.

in questa sintesi l'architettura sopravvive al mondo confuso,alla società nebulizzata,all'assenza di giustificazioni credibili, al nostro essere gettati nel mondo per pro-gettare formule di trasformazione esistenziale.

siamo perché cambiamo e questo mutamento appartiene solo in minima parte alla nostra coscienza.

quello che riusciamo a controllare si chiama convenzionalmente architettura che nasce dal suono ma tende a morire nel rumore.

in questa vocazione c'è tutta la passione sociale e civile per dare ad una delle più alte forme di razionalità la bellezza inascoltabile e incontrollabile della passione.


We started from sound to get to noise from, comprehensive summary of the chaos that aspires to become an alternative form of cosmology.

There is in that upset moment all the synthetic pleasure that summarizes the condition of the project, the city and society.

We understood in that unsolvable contradiction there is the only process

rational and practicable.

The result of our investigation creates the unspeakable  giving it a form to justify it: an internal order into the chaos outside, a centripetal sound in in the centrifugal noise.

In this synthesis architecture survives to the confused world, to the fragmented society, the absence of credible justification, to our being thrown into the world to pro-ject the formula existential transformations.

We are because we change and this change only partly belongs to our conscience.

What we can control is conventional called architecture that comes from sound, but tends to die in noise.

In this vocation there is all the passion of social and civil order to give to one of the highest forms of rationality the unlistenable and uncontrollable beauty of the passion.


Amate l'architettura ma non sperate di essere mai amati da essa.

Love the architecture but do not ever expect to be loved by it.


Maurizio de Caro/Architects & Planners


Potrebbe interessarti

18.07.2024 Ordine

Chiusura estiva uffici 2024

Durante il periodo estivo gli uffici dell'Ordine e della Fondazione saranno chiusi da lunedì 5 a venerdì 23 agosto compresi.

Scopri di più
18.07.2024 Dibattito Aperto

Stop al "Salva Milano": l'Ordine esprime sconcerto e chiede conferma sui tempi di discussione

In seguito alla battuta d’arresto del cosiddetto “Salva Milano”, che la città di Milano attendeva da mesi, protestano gli architetti milanesi che chiedevano chiarezza sulle vicende legate all'urbanistica dopo le inchieste della Procura. Dopo lo stop in Commissione Ambiente alla Camera e il ritiro degli emendamenti, il sottosegretario Alessandro Morelli ha garantito che il “Salva Milano” rientrerà nel decreto legge infrastrutture. E’ seguita una nota da parte dell’Ordine di Milano sul tema.

Scopri di più
15.07.2024 Dibattito Aperto

Dal confronto sul Salva Casa, una nuova richiesta di chiarezza delle procedure e delle norme: l’Ordine di Milano scrive al CNAPPC

Semplificazione, responsabilità della pubblica amministrazione, ruolo dei professionisti nella rigenerazione urbana, queste le parole chiave dell’incontro organizzato l’11 luglio 2024 dall’Ordine degli Architetti di Milano riguardo il nuovo provvedimento del Governo sulle questioni della semplificazione edilizia e urbanistica, il cosiddetto “Salva casa”. Sul tavolo la questione legata ai cambiamenti mirati ad alleggerire i processi di riqualificazione e quella volta alla valorizzazione economica degli immobili e delle unità immobiliari. Tanti gli ospiti della politica e delle professioni che hanno approfondito il testo e gli emendamenti in discussione, con un accento specifico sulla situazione milanese.

Scopri di più