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Piano Casa: presentazione-video

Dal 22.09.2009 al 22.09.2010

Finalmente un po’ d’ordine. Il così detto ‘piano casa’ bisogna chiamarlo con il suo nome: ‘azione straordinaria per il rilancio economico di settore’.

In fondo al nostro articolo i video della Conferenza organizzata dalla Consulta Regionale Lombarda il 21 settembre presso la Sala Convegni dell’Unione del Commercio.


Finalmente un po' d'ordine.
Il  così detto ‘piano casa’ ovvero la legge regionale  13/09, bisogna chiamarla, come ci ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica della Regione, il leghista Davide Boni, con il suo nome: ‘azione straordinaria per il rilancio economico di settore’.

Intervenuto al convegno organizzato dalla Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti PPC dedicato alle prospettive ed attese legate alla legge, ha subito chiarito che, per il suo carattere straordinario, non si tratta di una norma urbanistica quanto finanziaria.
Le Attese sono tante, a giudicare dalla massiccia presenza di pubblico in sala (oltre 600 posti) e fuori, prevalentemente tecnici di settore, dato il carattere dell’incontro, che ha addirittura costretto gli organizzatori a spostarlo dalla sala dell’Ordine di Milano di via Solferino alla Sala Convegni dell’Unione del Commercio di corso Venezia.
Introdotto dal Presidente della Consulta, architetto Ferruccio Favaron, che considera la legge ‘andata secondo le nostre aspettative’, in quanto ha recepito le preoccupazioni di tutela ambientale suggerite dalla Consulta e che le linee guida nazionali sembravano non contenere, l’assessore ne ha efficacemente illustrato la filosofia.

1- È una norma straordinaria, appunto di carattere finanziario piuttosto che urbanistico, data la sua durata ristretta ai 18 mesi di operabilità.
Da questo carattere l’Amministrazione per la Regione Lombardia si aspetta un indotto di tutto rispetto:
- 5 miliardi di € investiti
- 30.000 addetti occupati
- 600.000 MW/anno di risparmio energetico futuro
Senza false modestie, cui non ci sembra per altro avvezzo, la considera la legge migliore delle 12 ad oggi emanate a livello nazionale.

2- non può essere tacciata di cementificazione poiché, dice, agisce solo sull’edilizia esistente, e soprattutto non modifica le destinazioni d’uso: ampliare e sostituire è l’ inedito motto (rispetto al tanto dibattuto ‘demolire/ricostruire’ costituisce  infatti, vedremo poi, una nuova categoria)

3- Ribalta il ruolo degli attori in gioco: è il privato che propone l’intervento allo stato, non viceversa, come avviene in ogni forma di pianificazione pubblica. Per questo ‘sorpassa la pianificazione’

4- Permette interventi in Centro Storico, nel senso che ne bypassa la definizione da zooning di piano per coinvolgere solo quegli edifici che non costituiscono valore aggiunto al tessuto consolidato, rifacendosi alle ‘Commissioni Paesaggistiche Regionali’ che, stando alle sue parole, dovrebbero lasciar fuori le insidie delle Soprintendenze –cui lui sta come  Tom a Jerry nei cartoni…

5- Permette interventi nei Parchi: bisogna essere realistici: l’airone non va nelle aree urbanizzate, del resto anche l’aeroporto di Malpensa è nel Parco del Ticino

6- In cambio chiediamo alti standard edilizi rispetto a criteri di risparmio energetico e norme antisismiche, cosa che avremmo voluto già nella legge 12/05.

In relazione alle limitazioni a livello locale, entro il 16 ottobre i Comuni devono deliberare riguardo quali aree non possono essere soggette ad intervento, motivandone la proposta alla Regione. Altrimenti, per legge, tutta l’area comunale potrà essere soggetta a intervento.
Non si intende derogare sui tempi, afferma, altrimenti succede come con la legge 12/05 e i PGT: su 1546 Comuni componenti la Regione, sono 212 ad aver rispettato i termini di legge.
Del resto, non vogliamo mica che finisca come con la legge sui sottotetti, ci dice, che a qualcuno è scappata di mano… vi è un mandato da rispettare, con a marzo le elezioni la legge è questa (?).


A seguire, per quanto riguarda i dettagli di legge, l’arch. Gian Angelo Bravo, dirigente dell’unità organizzativa Pianificazione territoriale e urbana della Regione, ne da' una rapida scorsa, mentre e soprattutto l’avv. Umberto Sala, professional (?) del settore giuridico della direzione Territoriale e Urbanistica della Regione, entra nel merito interpretativo dei vari articoli di legge.
5 le iniziative attuabili di cui 4 sul comparto privato:

1- Recupero: anche locali seminterrati ed accessori, con obbligo di rispetto dei caratteri architettonici , efficienza energetica, conferma delle attività in essere nell’immobile, ampliando per quanto riguarda gli edifici agricoli la possibilità di recuperare 600mc a nuove funzioni compatibili: non si tratta di nuova volumetria, ma del recupero di esistente

2- Ampliamento: edifici residenziali uni o bi-familiari, in assenza assoluta di altre attività, non superiore al 20% e comunque non superiore a 300mc per unità, comunque con vincolo al 50% dell’indice fondiario e del rapporto di copertura previsto dal PRG/PGT.
Inoltre non più di 4 metri di altezza oltre l’esistente ovvero conferma del volume esistente la dove non rispettati gli indici urbanistici vigenti –a garanzia della sostituzione integrale.
Attenzione: se sull’immobile sono state compiute opere dopo il 31.03.05 con incremento di volumetria , vedi recupero sottotetti, non si può applicare la legge.

3- Sostituzione esistente in Centro Storico: ne parlerà l'arch. Terruzzi poi

4- Sostituzione edilizia industriale e artigianale con incremento del 30% -35% se con adeguata alberatura- solo su aree produttive secondarie individuate dai Comuni, rimanendo con tale uso.

5- ERP, ovvero Edilizia Residenziale Pubblica, con bonus al 40%, in cui si accetta il rispetto dei canoni di efficienza energetica solo sulle porzioni di nuova costruzione.

In termini generali, si opera in regime di dia, tranne in centri storici e di vincolo, in zone sismiche (200 circa i comuni subordinati) e ERP, per cui è d’obbligo il Permesso di costruire –e conseguente passaggio in Commissione Edilizia.


L’arch. Diego Terruzzi, dell’unità organizzativa Tutela e valorizzazione del territorio – struttura paesaggio,  (ing. Nova), per quanto riguarda le commissioni paesaggistiche richiama l’attenzione sul nuovo Piano Territoriale Regionale, approvato il 31 luglio, all’interno del quale è stato inserito il nuovo Piano Paesaggistico, in cui si dispongono nuovi strumenti di grande attenzione ai centri storici.
Allo stato solo il 30% dei comuni regionali (pari a 464 comuni) ha espresso ambiti di non applicabilità. Da parte loro, a breve sarà presente sul sito www.territorio.regione.lombardia.it  un documento relativo a:

1- Procedure:
l’iter prevede necessario il preparare di fattibilità delle commissioni e della soprintendenza. Che significa per la pratica 60gg in Regione, che si occupa di girarlo in Commissione, a sua volta composta da 9 commissari, 5 membri interni, 3 nominati dalla Soprintendenza e 1 dell’assessore alla presidenza, da cui se esce con parere positivo passa alla Soprintendenza, che ha ulteriori 45 gg per emettere il parere, che nel caso di silenzio nei termini vige però il diniego e non l’assenso…

2- Documentazione da presentare:
- dimostrazione di non coerenza dell’edificio in oggetto con il contesto
- relazione di progetto
- elaborati nuovo progetto con simulazioni fotografiche

3- Scheda di verifica progetto, compilata alle diverse fasi di avanzamento del progetto

Il problema della nomina delle commissioni è urgente: il comune di Milano pare latiti a riguardo.


Sono quindi seguite una nutrita sequenza di quesiti, in parte previsti dalla presidenza, in parte dal pubblico, su diversi aspetti della norma, che  di seguito cerchiamo di riordinare nella alternanza degli interventi:

-Modalità di calcolo della Volumetria esistente, elemento base per qualunque calcolo di bonus.
avv. Sala ammette che sono in cerca di una soluzione che metta d’accordo il criterio dei bonus con la verifica degli indici di PRG

- coinvolgimento degli enti subalterni coinvolti: enti parco.
Sala riconosce la opportunità, ma ammette che il legislatore ha operato in altro senso. Del resto l’ente parco può essere attore propositivo di eventuali operazioni che accedono ai bonus di legge

- i bonus già presenti nella 12/05 sono cumulabili?
come già leggibile all’interno delle f.a.q. del sito dall'eloquente nome:
www.rilancioedilizia.regione.lombardia.it
non sono cumulabili

- relazioni con codice civile e norme sanitarie.
i rapporti con il codice civile, le distanze minime, sono norme privatistiche cui il legislatore regionale non può metter mano, per cui non derogabili. Con le ASL, trattandosi di soggetto regionale, stanno lavorando per la semplificazione procedurale. Un passo compiuto coinvolgendoli nella stesura del PTR

- la legge non ha elementi di contraddizione con il diritto, le faq hanno valore giuridico?
il valore normativo delle f.a.q. è pari a zero, afferma sorridendo l’avv. Sala, quanto le circolari interne però. Significa che di fronte al giudice le modalità di argomentazione sono altre, lasciando ancora alla discrezione delle commissioni e non alla giurisprudenza –come avviene in ambito di giudizio- l’espressione finale.

- interventi ERP: riqualificazione significa anche sostituzione? Ampliamento 40%: significa da 5 a 7 piani? Dove altrimenti superfici utili intervento? E la definizione di quartiere?
si forniranno f.a.q. adeguate. Non è stata data definizione di quartiere proprio per agevolare una interpretazione elastica ed applicabile in più condizioni. Se non vi sono superfici disponibili in area, significa che non si utilizzerà tutto il bonus riconosciuto…

-certificazione energetica: subito provvedimenti a ottimizzare relazioni con cened
….

-parcheggi e verde pertinenziali: quale calcolo?
Sono specifiche che i comuni possono dare entro il 16 ottobre, soprattutto in merito alla loro localizzazione. Si tratta comunque di spazi privati interni all’area e non monetizzabili, non trattandosi di standard.

- possibile accorpamento della volumetria di comparti omogenei: meglio 2 casette in più che 10 orientate al pittoresco, come l’esperienza fai da te dei sottotetti ha dimostrato

- cos’è la coerenza ambientale?

L’incontro si è chiuso con il presidente della Consulta, arch. Favaron che auspica lo snellimento delle pratiche e infine che si mantenga il rapporto virtuoso instaurato tra Consulta e Regione.

A parlare di eccessi volumetrici e di tutela è rimasto solo il FAI, di cui oggi la stampa riporta l’appello ai sindaci per escludere le aree del proprio territorio che presentino peculiarita' storiche, paesaggistico artistico e ambientali, dall’applicazione del Piano Casa.

Francesco de Agostini

i video degli interventi :

Piano Casa - Intervento Ass. D.Boni - 1^ Parte

Piano Casa - Intervento Ass. D.Boni - 2^ Parte

Piano Casa - Intervento Arch. G.A. Bravo

Piano Casa - Intervento Avv. U.Sala - 1^ Parte

Piano Casa - Intervento Avv. U.Sala - 2^ Parte

Piano Casa - Intervento Avv. U.Sala - 3^ Parte

Piano Casa - Intervento Arch. D.Teruzzi

Piano Casa - Dibattito col pubblico - 1^ Parte

Piano Casa - Dibattito col pubblico - 2^ Parte

Piano Casa - Dibattito col pubblico - 3^ Parte

Piano Casa - Dibattito col pubblico - 4^ Parte

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