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Opere e Strategie per l’area metropolitana milanese del 2015

Dal 29.05.2009 al 29.05.2010

Secondo Forum Architettura del Sole 24. Letizia Moratti e il Masterplan Expo 2015: pronto per maggio 2010

Nuove forme per una vocazione storica

Con questo slogan giovedì 28 maggio, presso la sede del Sole 24 di viale Monte Rosa, si è svolto il Forum Architettura organizzato dalla testata di Confindustria.

Ad aprirlo il commissario straordinario per Expo 2015 Letizia Moratti che illustra nel merito lo stato dell’arte del suo mandato, fino ad ora contraddistinto da 2 linee portanti:
- EXPO come progetto italiano: già firmato 50 accordi con le numerose città, ‘da Sondrio a Ragusa’, che si sono volute consorziare per la loro valorizzazione turistica in relazione ad Expo Milano, con ricadute stimate di 500 milioni per Roma, 400 per Venezia e Napoli etc.
- EXPO come Solidarietà Internazionale: Milano dimostra la sua vocazione al volontariato, avendo già  in corsa 40 progetti internazionali di cooperazione legati alle tematiche dell’Esposizione internazionale, coordinati con i diversi Ministeri competenti, anche grazie alla collaborazione di Banche e dell’associazione di imprenditori ‘amici per Expo’.

Riguardo i progetti per Milano, parte da lontano. La mancanza di un progetto di fondo della città, dice, ha fatto della candidatura ad Expo lo strumento per il suo riposizionamento strategico, in cui le debolezze riconosciute nella infrastrutturazione trovano un vincolo temporale per la loro realizzazione. Nel merito:
-  Metropolitana: da 75km del 2008 a 113km entro il 2015, con la prima parte della linea 5 già  in corso di realizzazione; la seconda parte e la linea 4 sono in approvazione al CIPE, opere già finanziate dal governo Berlusconi.
- PGT: un percorso dialettico con Expo, per ripensare la città, di cui invita ad approfondire successivamente l’assessore.

Rispetto ai tempi e ai luoghi invece ‘i media creano confusione inutile’.
Tempi:  è stata nominata la ‘Consulta internazionale di architetti esperti’, composta, come illustra il sindaco, da Stefano Boeri (sistema Metro Bosco), Richard Burdett (Olimpiadi Londra 2012), Joan Busquets (Barcellona), Jacques Herzog (Shangai) e William McDonough (esperto della sostenibilità), che  non potranno partecipare alle successive gare di progettazione. Tale Consulta ha il ruolo di predisporre il ‘concept’ che definirà i contenuti di programma per la successiva elaborazione del Masterplan, che sarà a sua volta oggetto di concorso. Il tutto dovrà essere approvato, secondo i tempi concordati con il BIE, entro il 1 maggio 2010.
Quindi nessuna fretta.
Luoghi: le contraddittorie voci della stampa riguardo diverse ipotesi di  ubicazione della manifestazione, non fanno i conti con le precise prescrizioni concordate in fase di candidatura con il BIE, che non vuole una localizzazione diffusa –ipotesi, dice, già proposta a suo tempo anche dall’amministrazione- ne in aree già esistenti (vedi Fiera).

Letizia Moratti insiste: non siamo in ritardo con i lavori, e bisogna guardare a questa opportunità comunque e sempre in positivo. Perché è un'opportunità che colloca Milano al centro del mondo.
Sotto l’aspetto economico, sono già stati stilati accordi , per quanto ufficializzabili solo dopo maggio 2010, con diversi governi che si impegnano ad investire nell'area, quali Cina, Libia, Costarica, Egitto, Oman e Marocco.

Altre azioni di cooperazione economica sono già in corso tra gruppi partecipati dalla municipalità quali AMSA e A2A, con Marocco e Corea. Qui, ad Incheon, sorgerà un brano di città intitolata ‘Milan design City’, con convenzioni in corso con Triennale, Scala, Fiera, etc.

Expo è insomma uno strumento per rafforzare i rapporti economici con i 155 paesi facenti parte del BIE, ma per farlo è necessario un gioco di squadra. Al futuro si lasceranno molte eccellenze quali, per ora:
- Il Centro per lo sviluppo sostenibile
- La borsa telematica agroalimentare, già operativa sperimentalmente
- Le cascine del metro bosco, con Boeri
- Il parco agricolo con Carlo Petrini

‘Grazie a tutti quelli che ci credono’.


L’incontro è proseguito con il dibattito, mediato dalla giornalista del Sole24 Evelina Marchesini, tra alcuni dei principali operatori privati attivi a Milano -Ennio Brion per Portello, Manfredi Catella per Porta Nuova,  Alessandro Pasquarelli per Cascina Merlata- e alcune delle  istituzioni rappresentative, nelle figure di Carlo Masseroli, assessore all’Urbanistica, Claudio De Albertis presidente Assimpredil ance, Maurizio Alessandro direttore generale sviluppo sistema Fiera.

Masseroli racconta del PGT in termini di ‘rivoluzione culturale’.
Il consumo di suolo oggi è al 75% dell’area comunale, contro il 35% del ’54. Il PGT vuole ricondurlo al 68%. Per questo si parla molto di densificazione, senza aver timore degli indici: Milano ha 1/3 della densità di Parigi, 1/2 di Barcellona.
Il parco sud è degli agricoltori: ma cos’è il parco sud? ‘è la salvaguardia delle cascine che le ha distrutte’.
I vincoli, che hanno fatto la città di oggi, non devono più esistere. Devono diventare una forma di condivisione di responsabilità con gli operatori. I costruttori chiedono regole chiare, ma noi vogliamo sostituire ai vincoli la competizione tra chi si candida e propone iniziative sostenibili.

In merito invece all'housing sociale afferma che non può più essere di iniziativa pubblica: gli esiti storici lo dimostrano. Accenna alle 8 aree in cui il Comune ha messo in competizione diversi gruppi di architetti e cooperative insieme, a rischiare del proprio: questa è la formula a suo dire vincente.
L’amministrazione stimola tali iniziative, bisogna creare città, densa, complessa. Bisogna insomma ragionare sulla sostenibilità e non come una volta sui vincoli, sostenibilità intesa come corrispondenza aspettative/risorse (di chi?).

De Albertis cerca di allargare lo sguardo: cosa si vuol fare? Costruire una diversa città nei tempi imposti da Expo è impossibile. La programmazione deve fare i conti con errori del passato. La variabile non è lo spazio ma il tempo:
- Malpensa non ha collegamento ferroviario reale
- Il Passante non è completato
- Le Stazioni FS di testa sono anacronistiche

Sottolinea che la cultura della città va affrontata non nella dimensione micro del progetto edilizio, ma nelle strategie e nelle politiche: troppi centri di potere impediscono la programmazione.

La cittadella dell’edilizia, da loro proposta sull’area Expo e concordata anche coi sindacati, vede proprio sull’asse nordovest il suo sviluppo ottimale .
De Albertis dice che la cultura architettonica diffusa, che legittima ‘l’archistar’, è della percezione, non della concezione del progetto: ma è un punto di vista poco interessante.
Ci vogliono regole chiare da parte dell’amministrazione, la costruzione è prodotto primitivo, come ai tempi di suo nonno, solo che a differenza di allora ci vuole più tempo per l’iter amministrativo. La sostenibilità è relativa al ciclo di vita degli edifici. Ma le regole inutili sono tante: siamo sicuri che a regolare le dimensioni della camera per 2 persone debba il medico e non l’architetto? Ma deve essere  proprio di 14mq?
Per l’housing sociale bisogna aprire una stagione nuova, creare un 'repertorio', come fu per le scuole.

Riguardo agli esiti di Expo, per Maurizio Alessandro, essendo le linee guida dell’accordo di marzo 2008, cui l’ente Fiera aveva collaborato a stendere, ancora in discussione, vedremo come andrà a finire solo con il Masterplan.

Evelina Marchesini introduce quindi il tema molto dibattuto sui media delle ingerenze malavitose nel comparto edilizio:

Masseroli a riguardo riporta quanto dichiarato dal Prefetto, cui l’amministrazione comunale si attiene: si tratta infatti di sua competenza diretta. Quindi non serve una commissione apposita.

Infine, tornando al social housing, Masseroli insiste nel considerarla per il futuro un'iniziativa necessariamente privata: Fondazione Cariplo, cooperative, ma anche una più capillare cultura diffusa riguardo la circolarità degli alloggi da parte degli inquilini:  non si occupa per tutta la vita la stessa abitazione, perché cambiano le esigenze sociali nel corso della vita.
Questa è la Città colta in tempo reale, ovvero uno dei 15 punti del PGT di prossima ventura pubblicazione.

Francesco de Agostini

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