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Una serata tutta Londinese - London Calling

Dal 15.12.2008 al 15.01.2009

Breve reportage della serata del 10 Dicembre, nata da una nuova collaborazione tra la Fondazione dell’Ordine e lo Spazio FMG per l’Architettura

Lo Spazio FMG, nato dalla volontà di Fabbrica Marmi e Graniti di abbracciare e sviluppare il tema dell’architettura che si comunica e che dialoga con la città e la società, ospita un fitto programma di mostre e incontri.

Oggi, e fino al 18 gennaio, è la volta di Londra, esposta all’insolita scala dei micro interventi di rinnovamento in alcuni dei quartieri periferici della città, lontano dalla Londra delle Olimpiadi del 2012 sempre sotto i riflettori. La Fondazione dell’Ordine ha colto l’occasione dell’inaugurazione dell’esposizione per invitare i progettisti di questi interventi a raccontare le loro esperienze.

Volti nuovi quindi all’Ordine per una serata che ha intrattenuto il pubblico con lo scorrere delle belle immagini dei progetti e il racconto dei protagonisti londinesi che si sono misurati con la loro città e ci hanno proposto il loro modo di interpretarla e di riqualificarla attraverso i loro interventi.

Ha iniziato Robert Sakula, cotitolare dello studio Ash & Sakula, sottolineando la necessità della bellezza che loro tentano di raggiungere sempre con un’architettura integrata alla natura, a basso impatto, mediante il riutilizzo innovativo dei materiali. Mostrando in sala alcune passeggiate virtuali e simpatiche animazioni tra i suoi progetti, Sakula ha sottolineato come ogni intervento dev’essere integrato nella vita del quartiere senza poter mai esulare da un preliminare studio delle dinamiche urbane che lo coinvolgono.

Mentre alla mostra ha esposto soltanto il progetto del centro d’arte contemporanea HOTHOUSE, alla serata ha mostrato anche altri interventi di recupero di interi quartieri realizzati in tutta l’Inghilterra.

Paul Monaghan Morris, cotitolare di uno tra i più importanti studi londinesi, Allford Hall Monaghan Morris, per la realizzazione di edilizia scolastica ha mostrato il progetto, esposto anche allo spazio FMG, della Westminster Academy del Naim Dangoor Center con il suo percorso progettuale passato attraverso altre scuole realizzate.

Importantissimo per lui è lo studio del colore e dei materiali che possono essere impiegati per dargli la maggior evidenza possibile. La Westminster Academy fa parte infatti di un programma per la ristrutturazione di tutte le scuole secondarie di Londra anche per l’adeguamento ad un nuovo modo di imparare più personalizzato: servono quindi spazi flessibili, come per gli uffici e un’atmosfera più divertente, colorata dalle forme semplici ma che fanno pesare la loro presenza.

Chiude la serata Matt Watts, associato dello studio Haworth Tompkins attivo a Londra solo dal 1991 ma già vincitore di diversi premi nazionali e internazionali, con il progetto del Young Vic Theatre. Il teatro, ultimato nel 2006, è stato realizzato con grandissimo rispetto della struttura esistente di un teatro costruito 30 anni fa ma subito deterioratosi. Divenuto luogo di incontro e fulcro del quartiere, gli architetti hanno voluto adattare la vecchia struttura alle nuove esigenze del pubblico e creare un vero e proprio teatro d’avanguardia con il palco centrale. L’auditorium viene sostanzialmente mantenuto ma con una nuova “pelle” – una rete d’alluminio - e una copertura più alta mentre il foyer viene considerato come un’estensione della strada, uno spazio di comunicazione tra gli studi e l’auditorium… una sorta di spazio democratico: punto di riferimento urbano importante, luogo di incontro e scambio per i giovani artisti e non di tutta la città.

Laura Truzzi

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