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8 Ponti per Milano, dalla Torre Branca al Pirellone per scoprire un architetto geniale

Dal 01.01.2008 al 31.12.2008

Domus, la rivista di architettura arte e design, in occasione dei suoi 80 anni di attività organizza due weekend di visite guidate gratuite a otto opere del grande maestro Giò Ponti.

Ogni partecipante può comporre a proprio piacimento l’itinerario.

Laureandi in architettura accolgono i visitatori sul posto e spiegano le singole opere, anche in relazione a edifici di pregio artistico presenti nelle vicinanze.

Bus navetta Atm gratuiti collegano fra di loro, con una frequenza di 20 minuti circa, i luoghi delle visite guidate.

Percorso della navetta Atm: piazza Duca d'Aosta, Via Pergolesi/Doria, Via Moscova/Largo Donegani, Bastioni P.ta Venezia, Viale Alemagna, Via Verga Giovio, Via Buonarroti, Via Domenichino/Piazza Amendola, piazza Duca d'Aosta


Di seguito l’articolo che appare oggi sul Corriere della sera:

 

“Austera, autorevole, internazionale.

Tenere una copia di «Domus» sul tavolino del salotto è una dichiarazione di status: sono un architetto di grido, un intellettuale sensibile alle forme dell'urbanistica e dell'abitare, un osservatore del presente. Per i professionisti essere pubblicati su quelle pagine è una medaglia di prestigio e una certificazione di qualità. Eppure quando la rivista nacque, nel 1928, su iniziativa di un certo architetto Giovanni Ponti, il target era anche quello delle signore borghesi, cui, per 10 lire, si offrivano consigli di giardinaggio, cucina, arte del ricevere.

Per festeggiare gli ottant'anni ininterrotti in edicola e celebrare il geniale fondatore, il nuovo direttore Flavio Albanese vara un numero monografico (il 911) tutto dedicato a Gio Ponti con il contributo di 12 artisti visuali (da Tobias Rehberger a Martin Parr) chiamati a interpretare i suoi progetti più significativi. Ma non solo: siccome l'architettura è un'espressione artistica che si cala nella vita della città, «Domus» invita i milanesi a scoprire (o riscoprire) i più importanti edifici pontiani con un itinerario guidato in programma gli ultimi due weekend di febbraio. Grazie al supporto di Comune, Regione e Atm, senza spendere un euro, semplicemente presentandosi in un punto qualunque del percorso, si potrà salire sulle navette in funzione dalle 10 alle 16 e farsi un giro tra gli edifici-simbolo di quella creatività, mentre laureandi in architettura faranno da cicerone.

Forse non tutti sanno che, da nord a sud, dal centro alla periferia, la nostra città è disseminata di palazzi firmati Gio Ponti: sono oltre 60, ma il tour si concentra su otto. La casa di via Domenichino 1-3 è una delle primissime progettate dall'architetto milanese, che qui realizza una fusione armonica di edificio multipiano e villa all'italiana. Gli habitué dell'happy hour conosceranno la Torre Littoria (poi Branca) del Parco Sempione, costruita nel 1933 in occasione della V Triennale e oggi sede di un leopardato locale. Sempre al '33 risale la casa torre Rasini al 61 di corso Venezia, ultimo progetto condiviso con Emilio Lancia. Poi ci sono il Palazzo ex Montecatini di via Moscova; la Clinica Columbus (nella villa liberty di Giuseppe Sommaruga abitata dalle Missionarie del Sacro Cuore) e la Chiesa del Fopponino in via Giovio. Il Palazzo Montedoria, all'angolo tra via Doria e via Pergolesi, testimonia il linguaggio architettonico dell'ultimo Ponti — è del 1971 —, con superfici ceramiche che a seconda dell'incidenza dei raggi del sole riverberano effetti cromatici diversi. Non poteva infine mancare il Grattacielo Pirelli, oggi sede della Regione Lombardia, che nella sua pressoché intera estensione geografica si può ammirare dalle vetrate del trentunesimo piano, eccezionalmente accessibile in quest'occasione. Come il suo coetaneo e compagno di Politecnico Carlo Emilio Gadda, Gio Ponti è stato un grande milanese e un grande innovatore: forse l'ultimo architetto a mettere in pratica una visione verticale della città.”

Corriere della Sera
7 Febbraio 2008


 

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