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Itinerari di Architettura Milanese 2007

Dal 01.01.2008 al 31.12.2008

La Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, in collaborazione con la Triennale, ha organizzato la quarta edizione degli “Itinerari di Architettura Milanese”, nel programma della Festa per l’Architettura 2007.

Programmati da un Comitato Scientifico guidato da Maurizio Carones, Direttore di AL, e coordinati da professionisti del settore, gli itinerari rappresentano uno strumento per interpretare l’anima di Milano, attraverso le sue più rilevanti espressioni del Novecento. I quattro appuntamenti si sono svolti a partire dal 16 giugno, ogni sabato, sino al 7 luglio, al mattino e al pomeriggio. Il ciclo 2007 si è aperto con un percorso monografico dedicato allo scultore Francesco Somaini, scomparso nel novembre del 2005. Curato da Paolo Campiglio, Docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Pavia, il percorso ha compreso dei casi emblematici di collaborazione tra architettura e arti figurative, nella migliore tradizione civile. Lo scultore di Lomazzo ha lasciato diverse tracce del suo operato nella compagine urbana milanese, alternando gli episodi più strettamente scultorei quali il Monumento ai Marinai d’Italia a occasioni in cui il suo lavoro si relaziona più direttamente con gli edifici, come nelle numerose collaborazioni con Luigi Caccia Dominioni.

Gli altri tre itinerari hanno avuto come oggetto il ruolo caratterizzante dei materiali nel progetto di architettura: acciaio, clinker e vetro sono stati i fili conduttori per ripercorrere alcune fasi salienti della ricostruzione post-bellica. I tre percorsi sono stati curati da Paolo Brambilla, Maria Vittoria Capitanucci e Marco Borsotti assieme a Claudio Camponogara, docenti del Politecnico di Milano. Nel tentativo di condurre lo sguardo dei visitatori su di un piano di concretezza costruttiva, è stata operata una selezione di edifici in equilibrio tra i consolidati capolavori del Moderno e le opere più recenti. L’itinerario sull’acciaio, tra la Torre Branca di Giò Ponti e il Pirelli Re Headquarter dello Studio Gregotti, ha messo in mostra le molteplici potenzialità di questo materiale, in grado di dar vita ad architetture sostanzialmente differenti da quelle concepite con metodi costruttivi tradizionali. L’itinerario sul clinker, toccando edifici di Gardella, Caccia Dominioni, i Latis e i Soncini, ha ripercorso, invece, la riflessione portata avanti dai maestri milanesi sul tema del rivestimento: infatti, lo sviluppo delle tecnologie edilizie nel corso del Novecento, ha generato la dicotomia tra struttura e tamponamento, riportando l’attenzione degli architetti sul tema della “pelle” degli edifici. A conclusione del trittico, il percorso sul vetro ha trattato l’aspetto della smaterializzazione del costruito, un ossimoro che la contemporaneità pare continuamente rilanciare in virtù delle sue infinite possibilità. Anche in questo caso, al fianco a capisaldi dell’architettura milanese quali la Montecatini di Ponti e la Torre Galfa di Bega, sono state visitate le recenti ristrutturazioni dei Frigoriferi Milanesi (Studio 5+1), della Mediateca di Santa Teresa (M2P Studio) e degli Uffici della Carlyle (Goring & Straja Architects).

La partecipazione a tutti e quattro gli appuntamenti, complici le giornate limpide e ventilate, è stata assai numerosa, manifestando l’interesse che l’architettura contemporanea milanese è in grado di suscitare, a prescindere dagli esperti del settore: l’obiettivo di iniziative come queste, coerentemente con i compiti istituzionali della Fondazione, è proprio quello valorizzare il ricco patrimonio culturale milanese, sviluppandone il potenziale che è ancora lungi dall’essere completamente sfruttato.

(Foto: Arch. Federico Balestrini)

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