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Settimana del 4 giugno 2007

Dal 01.01.2008 al 31.12.2008

Categoria: Cultura
Testata: Repubblica
Titolo: Nove grattacieli sopra il Pirellone
Data: 05/06/07
Autore: di Stefano Rossi



Milano cresce in altezza, stavolta non solo in progetti da tenere in un cassetto. E così, in un colpo solo, il record detenuto per mezzo secolo dal Grattacielo Pirelli di Giò Ponti, 127 metri, è destinato a crollare ben nove volte nel giro dei prossimi sette-otto anni, a partire dalla conclusione dei lavori, prevista nel 2010, del Pirellone bis, la nuova sede della regione Lombardia, alta 160 metri. Una mostra intitolata «Nuove verticali a Milano» presenta ora quattro delle altre torri che modificheranno il paesaggio urbano.La più imponente (200 metri ma potrebbe arrivare a 212), è la Torre Landmark di Rozzano, masterplan di 5+1AA e Metrogramma (architetti Alfonso Femia e Gianluca Peluffo), uffici pensati con attenzione agli aspetti energetici e ambientali. "Solo" 108 metri, invece, conta uno dei due grattacieli residenziali del Bosco Verticale di Stefano Boeri (il gemello piccolo è di 78 metri). Progettati all´Isola per Hines, prevedono 900 alberi (550 di qua e 350 di là) che in altezza si dispongono di piano in piano, contribuendo all´assorbimento di polveri sottili e biossido di carbonio. Pale eoliche e pannelli fotovoltaici forniranno energia alternativa. Sarà, infine, di 94 metri la Torre delle Arti (case, negozi, un ristorante) dello studio Archea Associati, che sorgerà su via Principe Eugenio sugli ex uffici Montedison. Anch´essa ispirata al risparmio energetico, avrà scanalature rivestite in oro a 24 carati per brillare anche al crepuscolo.

Tutte opere ancora da realizzare, ma già decise tutte assieme. E ora che la corsa all´altezza è ripartita, l´asticella del traguardo è ormai sui 200 metri, e il primato se lo prenderà uno dei tre colossi di Citylife, quello firmato da Isozaki (218 metri), mentre lì accanto i grattacieli di Hadid e Libeskind si fermeranno rispettivamente a 185 e 170. Senza contare, appena fuori dal territorio comunale, le torri di 200 metri sulla "Rambla" progettata da Renzo Piano per l´ex area Falk.

La frenesia verticale ha del resto colpito tutto il mondo, in una rincorsa continua. L´edificio più alto del pianeta, il Taipei 101 (508 metri), sarà superato nel 2011 dalla Freedom Tower di Ground Zero a New York, fermo alla quota simbolica di 541 metri o 1776 piedi, come la data della Dichiarazione di indipendenza. Ma dal 2009 la Burj Dubai metterà tutti d´accordo: la sua altezza è tenuta segreta ma si dice sarà fra i 700 e i 950 metri. Tuttavia il caso Milano è finito sui giornali stranieri per l´ampiezza della trasformazione urbanistica in corso. Qualche giorno fa se ne è occupato il Wall Street Journal, spiegandola col fatto che la percentuale di uffici rispetto alle proprietà immobiliari, in Italia, sarebbe la metà della media Ue.
doveva essere un deposito, con tanto di lucchetto e cartello sbiadito a pennarello dove si indovina la scritta: "Atm, lasciare (libero) il passaggio". Chissà, forse l´area appartiene a qualcuno che ce l´ha con l´azienda trasporti e ha deciso di farle fare una figuraccia: perché è sconcertante vedere in piena città, sotto gli occhi di migliaia di passanti, un tale ammasso di erbacce, immondizia, detriti, cartelli stradali divelti, cestini dell´immondizia, blocchi di cemento di ogni forma e dimensione, oltre naturalmente al solito contorno di disegni spray.



Categoria: Degrado
Testata: Corriere della sera
Titolo: Transenne antidegrado e la piazza si svuota
Data: 07/06/07
Autore: Andrea Galli



Dopo l'ordinanza del Comune, transenne antidegrado e la piazza si svuota.
Il parroco: «È un buon inizio per preservare la basilica di San Lorenzo e le Colonne ma adesso bisogna far rispettare le regole»
Il primo avvertimento, o l'ultimo sfregio, è stato un «viva i metallari» strisciato col pennarello su una delle Colonne, a mezzogiorno. Alle tre avevano ripulito la scritta. E alle sette, il problema dei vandali grafomani — e con loro degli ubriachi, di tossici e spacciatori, insomma il popolo cattivo di San Lorenzo — già non si poneva più. Per sempre (forse). Transenne su transenne. Poliziotti. Ghisa. Vigilanza da visita di un capo di Stato. E soprattutto: pioggia. Pioggia e ancora pioggia. Il piano del Comune è partito. Non riusciamo a isolare i 70-100 balordi che infestano l'area? Allora, isoliamo l'area, è stato il ragionamento. Il vicesindaco Riccardo De Corato: «Era una situazione immonda». De Corato ha incontrato residenti e commercianti, riunitisi per fare il punto. Parere concorde: «Ottima trovata». Sulle pareti interne del teatro, carrellata di fotografie sul degrado. E, beh, viste così, le Colonne e i dintorni provocano tristezza. Anzi: puro rigetto.
Primi piani su una piazza trasformata in orinatoio, luogo di spaccio e di consumo di droga, e poi bottiglie rotte, ubriaconi molesti, ubriaconi ciondolanti, ubriaconi che franano sui passanti, e metallari, punk e affini. Dice don Augusto Casolo, il parroco di San Lorenzo Maggiore, che è un «buon inizio », e che però «bisognerà far rispettare le regole». Da ieri al 31 luglio, dalle 19 alle 7, da mercoledì a domenica, le transenne mobili proteggeranno le Colonne e la Basilica. I passaggi, ed eventuali luoghi di sosta, saranno due: la strada dove corre il tram e un corridoio ricreato tra le transenne. Michy Del Prete, che qui ha due locali, è il primo a sorridere, «era ora». Ma quando rimane solo, e fissa il panorama, gli scappa un sospiro. Che c'è? «È un lutto».
Ma come, non siete voi commercianti i primi a chiedere protezione contro il degrado? «Certo. Però...». Intanto piove che nemmeno a dicembre. Gli Indiana Jones che s'avventurano — tanti studentelli, tante coppiette che tubano —, reagiscono in tre modi. 1: «Che orrore». 2: «Così Milano diventa di una tristezza assoluta». 3: «Chissenefrega. Troveremo un altro posto». In mano, il bicchierone di plastica di birra, poiché, sempre da ieri, stop alla vendita delle bottiglie di vetro. Esulta un residenti: «Vedrà, si rivaluterà di molto pure il prezzo delle case. Bene bene». C'è uno spilungone che chiede soldi tra i tavolini dei bar: «Io una casa non ce l'ho. Dormivo all'ombra delle Colonne. Dove vado? Boh. Senti, già che ci siamo: hai due euro?».

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