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Edifici residenziali "Bosco Verticale"

Anno: 2007 - 2014

Località: Milano, Garibaldi - Repubblica

Indirizzo: via Gaetano de Castillia 9-11, via Confalonieri 6

Destinazione d'uso: Edifici residenziali

Progettista: Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra

All’interno dell’area dell’Isola, oggetto di un masterplan redatto da Boeri Studio, ai margini di un giardino centrale, si dispongono degli edifici bassi, che ospitano, tra le altre cose, un centro civico, e le due torri residenziali denominate “Bosco Verticale”. Si tratta di due torri progettate da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra), alte rispettivamente 110 e 76 metri (23 e 16 piani), con 17.960 mq di superficie residenziale e 205 mq di superficie commerciale, caratterizzate da terrazze su cui saranno collocati circa 900 alberi alti fino a 9 metri, arbusti e altre specie vegetali, per un equivalente di quasi 10.000 mq di superficie boschiva. La scelta della flora da mettere a dimora è opera di un team di esperti del settore; la selezione ha privilegiato l’utilizzo di specie vegetali adeguate sia per la loro facilità di adattamento, sia per le loro capacità di sviluppare le migliori condizioni di salute per i residenti.

 

Lo scopo è quello di rigenerare l’ambiente e la biodiversità urbana senza implicare un’espansione della città nel territorio. Secondo l’arch. Boeri infatti “l’idea di edifici-collettori di energia solare ed eolica non è certo nuova. […] Nuova è la responsabilità individuale di invertire il rapporto tra città e natura, progettando e costruendo architetture di nuova generazione. Architetture che, oltre a riempirsi di dispositivi tecnologici (pannelli fotovoltaici, pale eoliche, pile a idrogeno, pompe di calore), usino le superfici vegetali – prati, campi coltivati, alberi – per rivestire le loro superfici verticali e orizzontali e diminuire così il consumo di energia per il condizionamento termico interno”. L’utilizzo della vegetazione, oltre acreare un effetto estetico sulle facciate dato dalle modifiche cromatiche dovute ai cambiamenti stagionali, avrà il compito di migliorare il confort e il microclima, assorbire CO2 e polveri sottili, mitigare l’inquinamento acustico e proteggere dall’irraggiamento e dal vento. Esso è concepito all’interno di un sistema che integra inoltre l’utilizzo di pannelli solari per una superficie di 500 mq e sistemi che sfruttano l’energia geotermica per l’impianto di riscaldamento. Il mantenimento di questa pelle vegetale sarà possibile grazie ad un impianto centralizzato di filtrazione delle acque grigie e sarà gestita da un’agenzia con uno sportello aperto al pubblico, che si occuperà anche di raccogliere e divulgare i dati utili a valutare nel tempo la funzionalità ecologica del sistema.

 

La struttura è stata completata nel 2012 e si sta attualmente procedendo con la realizzazione delle facciate e degli impianti. Se da un lato il progetto ha sollevato dubbi e perplessità circa i costi di gestione dell’intero “ecosistema condominiale”, sulla quantità di cemento utilizzata per realizzare la struttura delle due torri e più in generale per l’uso del verde nei grattacieli moderni come “operazioni di maquillage – se non proprio di camouflage – con alberi e rampicanti che ricoprono le superfici specchianti di un tempo” le quali però da sole “non bastano a convincere quelli che i grattacieli continueranno a guardarli dal basso”, dall’altro ha ricevuto commenti entusiastici da ogni parte del mondo per il processo di “riforestazione urbana” a cui si assiste.

 

Simona Rosato