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Sesto San Giovanni e Piero Bottoni

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A cura di Graziella Tonon

Fare città è un’arte complessa, difficile. A Sesto San Giovanni, negli anni in cui lo spazio era ancora fortemente segnato dalle presenze dei complessi industriali, alcuni dei quali giganteschi, riuscire a trasformare il suo disastrato paesaggio in un ambiente urbano poteva apparire un’impresa velleitaria e comunque non prioritaria rispetto alla urgenza dei problemi sociali. Tra il realismo del fare “giorno per giorno” e l’utopia dei grandi progetti astratti, Piero Bottoni, l’esponente prestigioso della cultura architettonica e urbanistica moderna, dimostra con i suoi interventi che, tenendo insieme etica ed estetica, urbanistica e architettura, l’ascolto dei luoghi e la libertà d’immaginazione, era possibile a Sesto trovare la strada per fare di quell’ammasso di fabbriche e case una città.

(Materiale protetto da copyright, vietata la riproduzione)

Progetto del nuovo centro civico

Anno: 1959 - 1962

Progettista:Piero Bottoni

Destinazione d'uso:Strumento urbanistico

Indirizzo:via Felice Cavallotti, via Cavour

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PRG di Sesto San Giovanni

Anno: 1962

Progettista:Piero Bottoni

Destinazione d'uso:Strumento urbanistico

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Peep e Piano di fabbricazione

Anno: 1962 - 1963

Progettista:Piero Bottoni

Destinazione d'uso:Strumento urbanistico

Indirizzo:via Rimembranze, via A. Grandi

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Monumento alla Resistenza

Anno: 1962 - 1963

Progettista:P. Bottoni, A. Praxmayer

Destinazione d'uso:Monumenti commemorativi

Indirizzo:piazza della Resistenza

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Opere sestesi d'arte musiva

Anno: 1961 - 1971

Progettista:Piero Bottoni

Destinazione d'uso:Mosaico pavimentale

Indirizzo:piazza della Resistenza, via Stoppani

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Palazzo Comunale di Sesto San Giovanni

Anno: 1961 - 1971

Progettista:Piero Bottoni, A. Didoni

Destinazione d'uso:Centri Civici

Indirizzo:piazza della Resistenza

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