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L’itinerario di architettura che viene qui illustrato attraversa un arco temporale di poco più di venti anni (1974-1995) e, nonostante sia trascorso poco tempo dalla sua conclusione, contiene al suo interno temi ormai definibili storici per la storia dell’architettura italiana e milanese in particolare. A Bollate, in quel ventennio, si è cercato con forza e convinzione di dare una risposta al tema dell’abitare e della costruzione della città. E questo è stato fatto in primo luogo attraverso la pianificazione urbanistica e successivamente attraverso interventi di professionisti di primo piano dell’architettura milanese. I due Piani urbanistici che hanno regolato questo periodo avevano il chiaro obiettivo di trasformare cinque borghi rurali alla periferia di Milano in una città, rispondendo in maniera decisa al problema abitativo e costruendo l’impianto urbano intorno ai fondamentali elementi della città pubblica. In particolare modo il Piano di Ferrante, con il successivo contributo di De Carli, darà il via ad una consistente operazione di costruzione della città, fatta di grandi volumi edilizi ma anche di parchi, verde, piazze e spazi pubblici, che testimoniano le idee e la cultura di un intero periodo storico.
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Municipio di Bollate
1989 - 1990
Andrea Balzani, Virgilio Vercelloni
Blocco residenziale a Cascina del Sole
1980 - 1987
P. Ferrante, A. Villa
Edificio a torre a Cascina del Sole
1980 - 1987
P. Ferrante, A. Villa
Edilizia convenzionata a Cascina del Sole
1980 - 1987
P. Ferrante, A. Villa
Complesso residenziale "Il Parco"
1990
Giovanni Cittadini, Henri Dreysse
Complesso IACP
1976 - 1980
Guido Canella, Antonio Maresca
Chiesa Mater Misericordiae
1956 - 1958
Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti, Aldo Favini
Parco Martin Luther King
1989 - 1995
Marcello De Carli, Chiara Zaccaria
Complesso Residenziale in via S. Pellico
1995
Raffaele Toniutti