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Se a Roma la residenza borghese trova una forma nel tipo specifico della palazzina, a Milano, almeno fino alla seconda guerra mondiale, si rispetta la gerarchia tra fronte, retro e cortile del palazzo tradizionale, aggiornando il repertorio stilistico-formale della facciata e degli spazi comuni (come l’androne e le scale) all’evolvere dello stile e del gusto. L’unica variante praticata è l’edificio a torre, che appare come un’eccezione all’interno del tessuto urbano con i grattacieli di Alessandro Rimini, Mario Bacciocchi, Emilio Lancia e Gio Ponti. Il Razionalismo, oppresso da regolamenti edilizi conservatori e da una committenza che nutre un certo sospetto nei confronti degli avanguardismi provenienti d’oltralpe, non riesce a scardinare il consueto rapporto tra tipo e lotto edificabile, dando vita agli interessanti esiti progettuali di Terragni e Lingeri nelle case in corso Sempione e in via Pepe. L’intento di questo itinerario attraverso i più significativi condomini della Milano del ‘900 è di ricercare le costanti che segnano una possibile via lombarda all’architettura residenziale.
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Casa Rustici
1933 - 1935
Giuseppe Terragni, Pietro Lingeri
Condominio XXI Aprile
1950 - 1953
M. Asnago, C. Vender
Domus Carola, Domus Fausta, Domus Julia
1931 - 1933
Emilio Lancia, Gio Ponti
Case Bonaiti e Malugani
1935 - 1936
Giovanni Muzio
Casa Ponti in via Dezza
1956 - 1957
Gio Ponti, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli
Casa in via Marchiondi
1949 - 1955
A. Castelli Ferrieri, I. Gardella, R. Menghi
Edificio per abitazioni
1959 - 1960
A. Mangiarotti, B. Morassutti
Edificio per abitazioni
1954
M. Asnago, C. Vender
Edificio per abitazioni e uffici
1947 - 1948
Luigi Figini, Gino Pollini
Casa Caccia Dominioni
1947 - 1949
Luigi Caccia Dominioni
Condominio in piazza Carbonari
1960 - 1961
Luigi Caccia Dominioni
Edificio per appartamenti in via Calco
1954 - 1955
G. Monti, P. Monti, A. Bertarini, E. Freyre
Case in via Gavirate
1956 - 1960
Angelo Mangiarotti, Bruno Morassutti
Condominio in Piazza Aquileia
1962 - 1964
Ludovico Magistretti