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“Fra gli intenti che si posero gli architetti negli anni che seguirono la fine della guerra, i quali coincisero con la ripresa dell’attività edilizia, vi fu quello di riesaminare (con il celato proposito di confutarla) la nota intransigenza del funzionalismo più rigido contro la decorazione in architettura”. Così l’architetto Carlo Perogalli iniziava la propria relazione al Convegno su architettura e arti visive tenutosi a Roma nel marzo del 1958. La relazione continuava mettendo in luce come questo dibattito avesse il proprio centro a Milano, dove era stato fondato il “Movimento per l’Arte Concreta” (MAC), inizialmente nato come gruppo pittorico, al quale in seguito aderirono anche architetti e scultori. Questo breve itinerario ha lo scopo di mostrare da una parte alcune collaborazioni tra architetti e pittori o scultori, dove l’architetto “regala” la facciata all’artista, dall’altra la realizzazione di edifici in cui la struttura stessa costituisce una forma artistica.
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Casa Astratta
1951 - 1952
Carlo Perogalli
Torre in via De Amicis
1952
Attilio Mariani, Carlo Perogalli
Edificio per abitazioni
1956 - 1957
A. Mariani, C. Perogalli
Autorimessa
1948 - 1949
Tito Bassanesi Varisco, Mario Guerci
Condominio in via Lanzone
1949 - 1951
Gustavo e Vito Latis
Edificio per abitazioni in viale Gorizia
1950 - 1952
Marco Zanuso
Condominio in via Canova
1951 - 1953
E. Bianchi, C. Magni, C. Paccagnini, R. Crippa
Condominio in via Canova
1958 - 1960
G. Belotti, A. Boraschi, S. Invernizzi, G. e A. Pomodoro
Casa in via Cimarosa
1954 - 1956
G. Belotti, S. Invernizzi e G. Casentino
Condominio in via Sant'Antonio Zaccaria
1951
Gigi Ghò
Edificio per uffici in via Senato
1947 - 1950
Roberto Menghi, Marco Zanuso