ARCHITETTI ELISABETTA CIOCCHINI - FABIO ZANGHERI

Trattandosi di uno studio con poche persone il tirocinante avrà la possibilità di seguire da vicino ogni aspetto dell’attività lavorativa, non sarà quindi dedicato esclusivamente ad alcuni compiti ma dovrà impegnarsi nei diversi aspetti che caratterizzano la professione. Dopo una prima fase di “rodaggio” gli potrà essere garantita una certa autonomia organizzativa con l’intento di responsabilizzarlo e, allo stesso tempo, porlo direttamente a confronto con gli interlocutori sia delle amministrazioni sia del cantiere.

Considerato il monte ore piuttosto rilevante sarebbe interessante poter coinvolgere il tirocinante in tutti gli aspetti dell’attività  professionale, quindi – oltre a quelli già  affrontati in università  relativi alla progettazione – calarlo nella quotidianità  dello studio che comprende il rapporto coi clienti, con le amministrazioni, coi fornitori, approfondendo poi l’aspetto legato al cantiere sia sul piano della direzione lavori, sia della sicurezza.

Prima delle competenze, che sono quelle più strettamente relative alle tematiche che lo studio gestisce quotidianamente (progettazione e DL di interventi di restauro su beni vincolati e ristrutturazione d’interni), spero che il tirocinante possa apprezzare e comprendere il valore della dedizione e dei sacrifici che la professione comporta e, fortunatamente, di quanto possa essere appagante.