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Nuovo Ospedale di Cremona: i vincitori del concorso internazionale

È lo studio MCA di Mario Cucinella ad aggiudicarsi il concorso internazionale per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Cremona: sarà un sistema circolare e interconnesso, innovativo e sostenibile. Nei prossimi mesi la realizzazione del progetto esecutivo che verrà ultimato entro il 2024.

Il bando di concorso internazionale per la progettazione del nuovo ospedale di Cremona è stato pubblicato dall'ASST di Cremona sulla piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano a Marzo 2023. Si è trattato di una procedura ristretta caratterizzata da una fase di preselezione seguita da una fase concorsuale alla quale sono stati ammessi cinque candidati: una procedura innovativa, applicata per la prima volta nel nostro Paese allo scopo di favorire l’interesse delle professionalità più qualificate a livello globale.

 

"Il concorso per il nuovo Ospedale di Cremona è stato un esperimento felicemente riuscito. - Commenta Federico Aldini, presidente dell'Ordine degli Architetti di Milano - Iniziato con una fase palese di raccolta di candidature, da cui ne sono state scelte cinque di altissimo livello. A seguire, una seconda giuria - che non conosceva i nomi dei selezionati in prima fase - ha potuto valutare cinque ottimi progetti con proposte eterogenee. L’idea dell’ASST di Cremona, che era quella di poter ottenere una progettazione architettonica strutturata, innovativa e di altissimo livello, ha portato frutti che noi mettiamo alla base della nostra politica concorsuale. Per noi non esiste il concorso buono per tutte le occasioni, ma ogni iniziativa ha bisogno di determinate caratteristiche per poter consegnare alla collettività un’opera pubblica di qualità."

La cerimonia di premiazione del concorso si è svolta nel pomeriggio del 30 novembre 2023, nell’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino di Cremona. Dopo la verifica dei documenti di gara, presentati in forma anonima dai cinque finalisti lo scorso settembre, la graduatoria resa pubblica dall’ASST di Cremona è stata confermata. Al primo posto, con il miglior progetto classificato, lo studio MCA di Mario Cucinella, a seguire gli altri quattro progetti finalisti proposti da Park Associati, Foster + PartnersBaumschlager Eberle Architekten e OMA.

 
Per i saluti di apertura sono intervenuti il prefetto Bruno Conforto Galli e il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti. Hanno introdotto la cerimonia il direttore generale dell’ASST di Cremona Giuseppe Rossi e al direttore del dipartimento innovazione, sostenibilità e aree di sviluppo strategico Maurizio Bracchi. Poi, per la prima volta, sono state illustrate le caratteristiche principali e alcune immagini dei progetti finalisti. A seguire, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è intervenuto sottolineando l’impegno della Regione nell’intraprendere la strada dell’innovazione per favorire lo sviluppo di strutture sanitarie innovative, efficienti, sostenibili allo scopo di migliorare la qualità dei servizi erogati e il comfort per operatori, pazienti e i loro familiari. 

PROGETTO VINCITORE: IL NUOVO OSPEDALE DI CREMONA E IL PARCO DELLA SALUTE

Mario Cucinella Architects propone un nuovo modello di tipologia ospedaliera dal quale emerge una visione olistica della salute e del benessere della persona, in stretta connessione con i sistemi territoriali e la rete sanitaria assistenziale. Il Nuovo Ospedale di Cremona si integra con il contesto socioculturale, diventando centro sanitario che non ospita solo servizi di diagnosi e cura, ma anche spazi di interazione sociale, per lo svago, per accrescere il valore del benessere e della cura della persona. Il processo progettuale parte da un’analisi approfondita della struttura urbana e territoriale, integrando da un lato la struttura radiale di percorsi e spazi urbani tipici di Cremona, che contribuiscono alla definizione dell’area di progetto come nuovo centro di attrazione; dall’altro la composizione altimetrica delle terrazze fluviali caratterizzata da argini e passeggiate sospese nel paesaggio naturale. Tale analisi, si integra con la necessità di creare un sistema resiliente, capace di adattarsi al mutare delle esigenze sociali economiche e ambientali. 


Un ecosistema della salute 

L’area di progetto, a cavallo tra l’espansione urbana e il Parco del Po e del Morbasco, ne consente la riconnessione, diventando così una nuova porta d’accesso per il sistema naturale.  Il Nuovo Ospedale, che si sviluppa in continuità con il paesaggio del Parco della Salute, segue un andamento semicircolare che garantisce la permeabilità sia fisica sia visuale tra i due elementi. Il progetto architettonico permette di concepire gli spazi proposti come core centrali dai quali possono scaturire nuove aree di espansione: la copertura verde che emerge dal sistema del parco crea spazi coperti in relazione con il paesaggio circostante, che possono essere colonizzati nel tempo al fine di rendere l’Ospedale un luogo attivo per l’incontro e l’interazione sociale. Le funzioni di asilo ed aree legate all’educazione, attualmente presenti nel complesso, sono integrate da una biblioteca e residenze temporanee a supporto di pazienti e famiglie, al fine di promuovere nuove relazioni con la comunità. 

 

Il Parco della Salute 

Nuovo tassello nel paesaggio per la città di Cremona, è un punto di riferimento per la comunità, animato da spazi di socialità e luoghi introspettivi per la cura e il benessere fisico e mentale. Al contempo, rappresenta un ambito di naturalità e di biodiversità urbana.  

È caratterizzato da tre elementi:  

  • bosco climatico, un sistema naturale che abbraccia l’Ospedale, caratterizzato da percorsi verdi che legano una sequenza di attività terapeutiche per i residenti e gli utenti dell’ospedale, alternate a zone di biodiversità animale e vegetale. Qui è possibile beneficiare di una terapia psico-fisica del tutto naturale, grazie ad attività quali la meditazione e la contemplazione, il Forest Bathing e Barefooting, spazi di lettura singola e collettiva all’aperto, e una Food Forest comunitaria; 

  • anello vitale, un percorso caratterizzato da spazi per le attività ludico-sportive e per l’interazione sociale, in dialogo con gli elementi architettonici pubblici e del complesso ospedaliero; 

  • anello rurale, un ampio sistema naturale a prato caratterizzato da uno specchio d’acqua centrale come punto cardine dell’intero Parco. Un luogo per eventi e attività. 

 

L’edificio ospedaliero 

Sarà una “città nella città” dove molteplici funzioni e relazioni trovano spazio in un’unica infrastruttura complessa. 

L’edificio, sviluppato su sette livelli fuori terra, è suddiviso in due corpi principali che si connettono a livello 00, in corrispondenza con il principale accesso sanitario: un cuore centrale, caratterizzato dalla piastra tecnologica che accoglie il blocco operatorio diviso in quattro settori (emergenza, cardiovascolare, multifunzionale, chirurgia minore), e una struttura in elevazione caratterizzata dalla presenza di servizi sanitari a media/bassa tecnologia. 

Partendo dalla concezione dell’utente quale centro del sistema ospedaliero, la progettazione avviene attraverso principi di empatia, creatività e comprensione delle esigenze della persona in cura, dello staff sanitario e dei visitatori, per garantirne alti livelli di benessere. Questo è possibile anche grazie all’ottimizzazione di parametri che, come evidenziato dai più recenti studi in tema di Evidence-Based Design, hanno una ricaduta sul decorso dei pazienti e sulle performance del personale sanitario, quali l’illuminazione naturale, il rapporto con la natura, i livelli di rumore negli ambienti e la qualità dell’aria. 

La considerazione del paziente come centro fondamentale del sistema ospedaliero ha orientato la strategia progettuale: da una parte il paziente troverà in ospedale ambienti differenti a seconda dei percorsi e dell’intensità di cura che dovrà seguire; d’altra parte, si rompe l’isolamento dei vari reparti, non più “celle” distinte ma gruppi di professionalità diverse (medici ed infermieri) che operano sullo stesso paziente. Ne deriva un sistema nel quale l’intero ospedale collabora alla cura del paziente come se fosse un unico reparto, e non come una sommatoria di reparti isolati.  

Altro tema centrale è la flessibilità di gestione dell’ospedale che, già dalla sua progettazione, si deve preparare al nuovo, con spazi e modalità adatti: così nel progetto si facilita il riassetto degli ambiti di degenza per rispondere al mutare delle necessità sanitarie (il 20% delle camere di degenza può essere trasformata in area di terapia intensiva con interposizione di un filtro, e l’80% può essere trasformato in camera a due letti, al fine di poter far fronte ad esigenze improvvise di posti-letto). 

L’architettura del Nuovo Ospedale di Cremona definisce anche un gradiente di accessibilità degli spazi: da ambienti raccolti nei quali privacy e benessere del paziente diventano centrali, a quelli più permeabili e aperti ai cittadini che ospitano servizi commerciali per l’utenza e i visitatori e connettono l’ospedale alla scala urbana. Lo sono, ad esempio, l’Hospital Street, area di accoglienza per il pubblico ma anche spazio di interazione per il personale sanitario, e il Centro di gestione, che al primo piano accoglie gli spazi dedicati al governo delle attività cliniche dislocate sul territorio.  

 

L’area strategica dell’Ospedale è dove sono allocati i servizi assistenziali, che rappresentano il ponte tra l’Ospedale stesso e il territorio che lo circonda: 

  • Pronto Soccorso. Al piano 00, rispecchia lo schema dell’“Ospedale nell’ospedale” ed è in grado di funzionare autonomamente dal resto della struttura senza che ci sia interferenza vicendevole, abbattendo i tempi di esecuzione delle prestazioni mediche previste; allo stesso tempo è collegato con percorsi veloci e dedicati ai servizi diagnostici, ai blocchi operatori, alle terapie intensive e alle degenze. È prevista anche una sezione autonoma per la gestione del paziente infetto con collegamento diretto e dedicato con aree di degenza precettabili in caso di emergenza sanitaria. 

  • Diagnostica per immagini. Al piano 00, il servizio è contiguo al Pronto Soccorso, al Blocco operatorio e alle degenze intensive ai quali è collegato tramite corridoi dedicati.  

  • Area ambulatoriale. Al piano 01, fuori dagli altri percorsi, in connessione con le aree destinate alla prenotazione e all’accettazione. 

 

Impronta ecologica 

Il nuovo intervento è l’occasione per integrare nell’edificio e nello spazio esterno risposte di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico: elementi e processi naturali, Nature-Based Solutions, come la presenza di vegetazione, di acqua e la scelta dei materiali di pavimentazione contribuiscono a mitigare l’isola di calore urbana raggiungendo una diminuzione della temperatura media percepita di circa 4° rispetto alla situazione attuale.  

In più, oltre alla scelta di materiai e di soluzioni costruttive specifiche, si ricorre a strategie passive – come orientamento ottimale, permeabilità ai venti e illuminazione naturale – con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sull’ambiente, riducendo le emissioni. 

 

La commissione giudicatrice che ha valutato i cinque progetti finalisti è stata presieduta dall’architetto Sandro Piadena (direttore dell’unità organizzativa risorse strutturali e tecnologiche di Regione Lombardia) ed era composta da Paolo Danelli (DAP Studio associati), Emilio Faroldi (professore ordinario e prorettore del Politecnico di Milano, designato dal presidente di Regione Lombardia), Maurizio Ori designato dall’Ordine degli architetti di Cremona) e dall’ingegner Adriano Faciocchi (designato dall’Ordine degli ingegneri di Cremona). Il supporto alla commissione è stato assicurato dallo staff dell'Unità Operativa Nuovo Ospedale diretto da Bracchi e composto da Greta CogornoElena ZanibelliValentina Araldi e Donato Trioni con il contributo, per gli aspetti sanitari, di Federica Pezzetti (responsabile Gestione operativa ASST di Cremona). 

Tutte le informazioni sul concorso e le tavole dei progetti finalisti sono disponibili al seguente link: https://www.cr-new-hospital.concorrimi.it/

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