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Proclamati i vincitori del concorso di progettazione per la ricostruzione dei tre bivacchi del C.A.I. Sezione “Fiamme Gialle”

È l'architetto Cetto Raffaele ad aggiudicarsi il concorso di progettazione per il rifacimento di tre bivacchi sulle Dolomiti, pubblicato sulla piattaforma Concorrimi dell'Ordine degli Architetti di Milano.

Il concorso, promosso dal CAI Sezione Fiamme Gialle di Predazzo, grazie alla collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, la Scuola Alpina della Guardia di Finanza, il Comune di Primiero San Martino di Castrozza, il Comune di Predazzo, la Magnifica Comunità di Fiemme, il B.I.M. Brenta e il B.I.M. Adige, prevede il rinnovo e rifacimento dei tre bivacchi storicamente gestiti dalla Sezione, risalenti agli anni ’70 e ’80.

ll concorso è stato pubblicato sulla piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano, al sito www.bivacchicaifiammegialle.concorrimi.it a novembre 2022, con procedura aperta e articolato in due gradi in forma anonima. Concluso il 19 aprile 2023 con la consegna degli elaborati del secondo grado di progettazione, il bando ha visto la partecipazione di 174 progettisti o gruppi di progettazione, tra i quali sono state selezionate le 5 soluzioni ritenute più idonee e coerenti agli obiettivi.

L’esito della graduatoria finale ha individuato come vincitore del concorso l’Arch. Cetto Raffaele, che entro sessanta giorni dovrà depositare il progetto preliminare. Successivamente si procederà al recepimento delle autorizzazioni urbanistiche, dei titoli edilizi e alla formalizzazione dei finanziamenti, con l’obiettivo di realizzare i bivacchi entro il 2024, anno particolarmente significativo, in quanto ricorre l’anniversario per i 250 anni di fondazione della Guardia di Finanza.

La scelta di utilizzare lo strumento del concorso di progettazione è stata motivata dalla volontà di innalzare la qualità progettuale dei nuovi bivacchi. Le indicazioni sono state quelle di creare un nuovo bivacco che non stravolgesse le funzioni contenute nella sua definizione, cioè di rifugio di emergenza e occasionale, che rispettasse le normative attuali, in un corretto inserimento ambientale, privilegiando sistemi di costruzione sostenibili, contenendo i costi per la realizzazione e per la manutenzione nel tempo.

L’obiettivo è quello di non snaturare l’attuale tipologia costruttiva, di non cambiare la destinazione d’uso e di realizzare una struttura che preservi l’originaria funzionalità.


Vista la vetustà delle strutture e i relativi problemi tecnici, si è deciso per la loro sostituzione, nel rispetto dei requisiti di sicurezza, comfort e compatibilità ambientale, coerenti con lo stato dell’arte raggiunto per tali manufatti. L’intervento rimuoverà dunque i bivacchi esistenti per realizzare un nuovo modello di bivacco tipo da replicare sui tre sedimi attuali:

  • “Fiamme Gialle” posizionato ai piedi del Cimon della Pala, Gruppo Pale di San Martino, Dolomiti;
  • “Renato Reali” posizionato alla Forcella di Marmor, Catena meridionale del Gruppo Pale di San Martino, Dolomiti;
  • "Aldo Moro” sul versante nord del Coston dei Slavaci, Gruppo del Lagorai (m 2565), sul tracciato della Translagorai.



IL PROGETTO VINCITORE


Nella definizione del progetto vincitore l'obiettivo è stato quello di unire due aspetti distinti che concorrono a definire il bivacco contemporaneo: il bivacco come punto di appoggio e ricovero di emergenza ed il bivacco come meta.


BIVACCO COME RICOVERO DI EMERGENZA
Per dare risposta al bivacco come ricovero di emergenza si è partiti dalla fondamentale necessità che lo spazio interno possa accogliere la barella utilizzata oggigiorno negli interventi di soccorso alpino: l’ingresso è dimensionato affinché possa trovare riparo un barella di emergenza. Oltre a questo, sono stati ricavati dei posti letto rispettando quanto richiesto dal bando, tra cui 9 fissi più tre suppletivi, quattro comprendendo lo spazio per la barella di emergenza. Il piccolo manufatto è stato anche pensato per poter essere usufruito durante il periodo invernale: oltre alla porta d’ingresso a due ante sovrapposte, è stato pensato un ingresso dal lucernario in copertura.
La visibilità è garantita dal colore, che oltre a riprendere la cromia storica del Corpo della Guardia di Finanza garantisce un contrasto cromatico in entrambe le conformazioni rocciose che costituiscono l’ambiente circostante dei luoghi di posizionamento. Il pennone che andrà ad accogliere il pannello fotovoltaico e la bandiera, potrà essere dotato di una fonte luminosa in sommità, in modo da segnalare il bivacco anche in caso di scarsa visibilità.



BIVACCO COME META
Oltre alla dotazione minima di soccorso, si è dotato il bivacco di una vetrata panoramica, che possa far entrare il paesaggio nel manufatto durante i momenti conviviali che spesso avvengono in questi luoghi.


La classifica dei primi cinque classificati e gli elaborati sono disponibili su Concorrimi: https://www.bivacchicaifiammegialle.concorrimi.it/

La commissione giudicatrice che ha selezionato la proposta vincitrice è composta da: Col. Lancerin Sergio Giovanni, Presidente del C.A.I. Sezione Fiamme Gialle, Comandante della Scuola Alpina della Guardia di Finanza - Presidente Commissione Giudicatrice e Supervisore generale, Arch. Giacomelli Riccardo, Presidente della Commissione Centrale Rifugi ed Opere Alpine del C.A.I. Centrale - Vice Presidente Commissione, Arch. Roberto Dini, Professore associato in Composizione architettonica e urbana al Politecnico di Torino, membro del comitato scientifico del Centro di ricerca "IAM-Istituto di architettura montana" presso lo stesso Politecnico, vicepresidente Associazione Cantieri d'alta quota, Arch. Enrico Franchini, Servizio Turismo e Sport – Funzionario tecnico della P.A.T., Dott. Giorgio Behman dell’Elmo, Incaricato Ufficio Tecnico Magnifica Comunità di Fiemme; Arch. Massimo Casagrande, Vice Presidente della Sezione C.A.I. di Auronzo di Cadore, (responsabile concorso di progettazione Bivacco Fanton – C.A.I. Auronzo); Fin. Gabriele Tisi, rappresentante del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza – Corso Addestramento Alpino Passo Rolle.

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