A fronte della crescita dell’utilizzo dell’appalto integrato come procedura di aggiudicazione dei lavori, il Cnappc esprime la propria preoccupazione in merito all'eccessiva semplificazione alla quale tende il testo del nuovo Codice dei Contratti, che rischia di svalutare il concorso di progettazione, abbassando la qualità delle Opere pubbliche.
“Il nuovo Codice dei contratti non è in grado di consentire il raggiungimento degli obiettivi del PNRR. Sottovalutando il concorso di progettazione e compiendo, in questo modo, un passo indietro rispetto alla normativa precedente, si preclude la possibilità di realizzare opere pubbliche di qualità. Le criticità, sollevate dal mondo delleprofessioni tecniche, riguardo a pianificazione, programmazione e progettazione ci allontanano dal raggiungimento degli obiettivi posti dall’Europa. Rispetto, poi, al suo impianto generale stride la mancata coerenza tra i principi espressi nella prima parte del Codice - sicuramente condivisibili - ed i contenuti degli articoli successivi”.
“Forte elemento di criticità è rappresentato poi, dalla possibilità di un utilizzo estensivo dell’appalto integrato, il cui ricorso andrebbe indicato esclusivamente per progetti in cui sia prevalente l’aspetto tecnologico dove, sul fronte dell’innovazione, il contributo dell’impresa può essere utile, altrimenti, sacrificando la progettazione, si sacrifica la qualità dell’opera. Eppure bastava far riferimento alle passate esperienze per verificare come l’appalto integrato abbia prodotto, nella gran parte dei casi, enormi conteziosi tra imprese e stazioni appaltanti, opere incompiute e risultati del tutto deludenti”.
Queste le parole di Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), in un comunicato stampa del 29 marzo 2023.
Il Cnappc aveva già lanciato l'allarme nel corso della Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti PPC del 10 marzo, durante la quale è stata illustrata la ricerca “Il boom del mercato delle Opere pubbliche, il nuovo Codice e la qualità della progettazione” realizzata da ONSAI, Cnappc e CRESME.