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Vincitori del concorso per l’ampliamento e il rinnovamento degli spazi del Museo Egizio di Torino.

Il raggruppamento guidato dallo studio OMA - Office for Metropolitan Architecture è stato proclamato vincitore del concorso internazionale per l’ampliamento e il rinnovamento degli spazi del Museo Egizio di Torino.

Il concorso internazionale di progettazione in due fasi, a procedura aperta, era stato pubblicato lo scorso 27 luglio 2022 dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e la Fondazione per l’architettura/Torino sulla piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano e conta per la realizzazione dell’opera su un finanziamento di circa 12,5 milioni per i lavori. L’obiettivo è la realizzazione dell’intervento entro ottobre 2024.


Proclamato il 26 gennaio 2023 il vincitore del concorso internazionale per la realizzazione dell’ampliamento e il rinnovamento della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili e la conseguente riorganizzazione degli spazi del Museo Egizio di Torino che in vista delle celebrazioni del bicentenario del Museo Egizio intende ampliare la propria offerta al pubblico nel campo della ricerca, dell'accessibilità e dell'inclusione. Tra gli obiettivi del concorso vi è stato quello di valorizzare il Tempio di Ellesija, offrendone una fruizione pubblica e gratuita. Il Tempio fu donato dal governo egiziano all’Italia nel 1970 come riconoscimento per la partecipazione del nostro Paese alla vasta operazione di salvataggio dei templi della Nubia a seguito della costruzione della diga di Assuan.


Il progetto di OMA prevede la realizzazione di sei diverse stanze urbane, ciascuna con una sua dimensione, e con qualità e funzioni distinte.  La più grande sala urbana centrale del museo è Piazza Egizia, intesa come un cortile multifunzionale a doppia altezza che metterà in luce l'architettura originale del museo e le tracce degli interventi effettuati nel tempo. Una spina dorsale centrale collega le sei sale urbane tra loro e con entrambi gli ingressi del museo su via Accademia e via Duse. Nuove aperture sono state introdotte nella facciata attuale lungo via Duse, attirando ulteriormente il pubblico verso il museo e la Piazza Egizia. Le sei sale urbane condividono uno schema al piano terra, ispirato ai manufatti del museo, per garantire la continuità visiva


Il progetto è stato selezionato tra le proposte dei 5 raggruppamenti di professionisti finalisti che hanno avuto accesso alla seconda fase del concorso:

  • David Gianotten (O.M.A. – Office for Metropolitan Architecture) – (Rotterdam- Paesi Bassi)
  • Kengo Kuma (Kengo Kuma & Associates) – (Parigi – Francia)
  • Giuseppe Bove (Pininfarina Architetture) – (Torino- Italia) – Capogruppo Under 40
  • Carlo Ratti (Carlo Ratti Associati) – (Torino-Italia)
  • Jette Cathrin Hopp (Snohetta) – (Oslo-Norvegia)


Alla proclamazione faranno seguito le verifiche sulla documentazione amministrativa e le incompatibilità, al fine di confermare l’effettiva aggiudicazione.

La Commissione era presieduta dall’Arch. Marco Albini e composta anche da Prof. Mario Alberto Chiorino, Professore Emerito di Scienza delle costruzioni presso il Politecnico di Torino , dal Prof. Massimo Osanna, Direttore generale Musei presso il Ministero della Cultura, Professore ordinario di Archeologia classica presso l’Università di Napoli Federico II, dalla Prof. Renata Picone, Professore Ordinario di Restauro architettonico presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio dello stesso Ateneo e dal prof. Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.


Su concorrimi le tavole di progetto dei 5 finalisti: www.museoegizio2024.concorrimi.it

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