Dal 19.01.2021 al 19.03.2021
CNAPPC e AICS sottoscrivono una convenzione in cui si riconosce il valore dell'architettura e l'impegno dei professionisti nelle attività di cooperazione internazionale
Il Consiglio Nazionale degli Architetti PPC (CNAPPC) ha sottoscritto una convenzione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in cui viene ufficialmente riconosciuto il valore dell'architettura e l’impegno di tanti colleghi nelle attività della cooperazione internazionale. Trovano spazio nella convenzione la valorizzazione e promozione degli architetti nel campo della cooperazione allo sviluppo; la centralità e la qualità del progetto negli interventi internazionali; non da ultimo, le garanzie e il rispetto dell’attività professionale degli architetti attraverso il riconoscimento del ruolo e delle competenze professionali e la trasparenza delle procedure di incarico. L’Accordo prevede anche, in coerenza con le norme italiane, il coinvolgimento della figura professionale dell’architetto nei progetti che ne richiedano la specifica competenza - elemento richiamato nelle Procedure Generali per la concessione di contributi e la gestione e rendicontazione di Iniziative promosse da Soggetti pubblici e privati no-profit di Cooperazione e lo sviluppo della ricerca e di progetti comuni.
"Finalmente un passo concreto verso il riconoscimento del ruolo dell'architetto in cooperazione. La convenzione firmata da CNAPPC e AICS riconosce la cultura del progetto come portatrice di qualità nell'emergenza e nello sviluppo".
Alessio Battistella, Presidente di ARCò - Architettura e cooperazione
“La convenzione tra CNAPPC e AICS fa chiarezza sulle ambiguità che per troppo tempo hanno reso difficile il lavoro degli architetti nella Cooperazione, finalmente riconoscendo il ruolo centrale che essi occupano all'interno dei processi di Sviluppo”
Luca Bonifacio, Socio fondatore di Hope and Space - Architetture per le nuove forme di convivenza
Un risultato importante, a cui hanno lavorato tanti professionisti, anche milanesi, attivi da anni nella cooperazione internazionale, che si inserisce nel solco degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, a cui l'architettura può concorrere vista l'interdisciplinarietà e la pluralità di competenze tecniche e culturali che esprime - elementi indispensabili per fronteggiare le sfide complesse quali catastrofi, conflitti, impatti del cambiamento climatico in cui la cooperazione si trova ad agire.
È stata inoltre aperta la piattaforma Architetti e Cooperazione, sito di presentazione e confronto sui temi dell'architettura umanitaria e cooperazione allo sviluppo, dove è possibile visionare la mostra “Lo Spazio Morale”, le tappe della sua circuitazione e scaricare la guida di orientamento all’assistenza umanitaria e cooperazione allo sviluppo.
Sui temi della Convenzione, la Fondazione dell'Ordine degli Architetti di Milano organizzerà un ciclo di incontri formativi in programma per il 2021.