Dal 17.03.2020 al 18.03.2020
Cari colleghi,
stiamo vivendo una stagione per tutti inedita, fino a poche settimane fa impensabile. Il mondo della produzione in generale e quello delle professioni in particolare chiedono in modo responsabile, accorato e tenace di mettere in atto strumenti che possano mitigare gli effetti potenzialmente devastanti della pandemia.
Riteniamo che questo momento difficile ci presenti tre sfide, molto diverse tra loro. Prima di tutto è necessario supportare tutti gli iscritti (professionisti, freelance e lavoratori dipendenti dei molti settori connessi alla nostra disciplina) nell'affrontare questa temporanea, difficile quotidianità. In secondo luogo occorre attivarsi, ciascuno con le sue competenze e con le sue possibilità, per limitare i danni che questo evento potrà portare alle nostre attività e alle nostre vite. In ultimo, ma non per importanza, dobbiamo lavorare affinché si possa essere tutti pronti a ripartire non appena possibile, capitalizzando ciò che abbiamo potuto e dovuto apprendere e cercando in ogni modo di evitare che questa grande emergenza sanitaria si traduca in una consistente crisi economica e finanziaria, crisi che le nostre realtà lavorative e professionali, già duramente colpite dal periodo di stagnazione iniziato nel 2008, non sarebbero in grado di sopportare. In questa logica il nostro Consiglio e tutto l’Ordine degli Architetti P.P.C. di Milano e la sua Fondazione si stanno adoperando con ogni mezzo per esser vicino e dare risposte alla nostra comunità, attivandosi al loro interno, facendo rete con gli altri Ordini e associazioni e promuovendo risposte forti da parte delle istituzioni superiori.
In particolare, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato una prima serie di misure straordinarie che, nei limitati confini delle possibilità di un Ordine professionale locale, vorrebbero costituire un segno e un incentivo ai nostri iscritti.
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In questi primi giorni di crisi è stato messo in atto uno sforzo straordinario per rafforzare la piattaforma di domande e risposte DIMMI, varata pochi mesi fa dall’Ordine di Milano. Oggi abbiamo deliberato l’allocazione delle risorse straordinarie necessarie a tenere costantemente aggiornata la sezione sull’emergenza per mettere a disposizione di tutti i professionisti in tempo reale risposte autorevoli alle problematiche derivanti da questa difficile contingenza e dai provvedimenti che si sovrappongono quasi quotidianamente. Ci auguriamo che DIMMI possa, finito questo periodo di crisi, consolidare il suo ruolo di strumento di informazione, dialogo e confronto per l’intera comunità dei professionisti e delle amministrazioni.
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È differita al 31 luglio l’applicazione della mora in caso di ritardato pagamento della quota di iscrizione all’Ordine 2020, mentre la scadenza di pagamento della quota resta il 30 aprile. Obiettivo di questa decisione è da un lato, garantire nei limiti del possibile il funzionamento dell’Ordine attraverso il pagamento dell’annualità da parte degli iscritti che potranno effettuarlo e, dall’altro, consentire a chi ha reale necessità il posticipo dello stesso senza penalizzazioni, con una finestra di tempo più ampia rispetto all’ordinario. Rimane naturalmente in vigore il fondo di solidarietà istituito nel 2019 per coloro che non fossero in grado di sostenere il costo della quota, cui aderire secondo le modalità che verranno in parte riviste per ampliare la platea di chi ne potrà fare richiesta.
- L’Ordine di Milano mette a disposizione i propri corsi on-line non applicando i diritti di segreteria per il periodo che va dal 18 marzo al 31 luglio 2020 per tutti i suoi iscritti. Le occasioni formative a distanza saranno oggetto nei prossimi giorni di un importante incremento, per quantità e varietà: confidiamo che rafforzare le proprie competenze possa essere un valido supporto per affrontare la ripartenza al termine di questa difficile contingenza.QUI l'elenco dei corsi e-learning
Nel frattempo Ordine e Fondazione si stanno impegnando per mantenere attivi i servizi essenziali: è stata riorganizzata l’attività del personale, che opera da remoto in modalità Smart Working. Sono attivi e a disposizione degli iscritti, a distanza, gli sportelli di consulenza in materia di incarichi e parcelle, diritto civile, diritto amministrativo, assicurazioni, fisco e management. È stata data priorità a ultimare il processo, già in corso, di completa digitalizzazione di tutti i nostri servizi per garantire in modo permanente, anche al termine di questo momento emergenziale, un accesso semplice e immediato per tutti gli iscritti dell’area metropolitana.
È stata infine deliberata formalmente la validità dei Consigli dell’Ordine tenuti in remoto, modalità già utilizzata per molte attività e che si sta diffondendo ai diversi livelli del sistema ordinistico e che, come tutte le pratiche di lavoro agile che stiamo mettendo in pratica in questo momento difficile, potrà esserci di grande aiuto anche in futuro. Nel caso degli Ordini e del Consiglio Nazionale, ci stiamo facendo promotori affinché questa modalità operativa si consolidi, in quanto capace di consentire importanti risparmi di tempo e di risorse da investire nel sostegno alla professione.
Terremo costantemente monitorato l’evolversi delle decisioni che verranno prese su queste tematiche, cercando di indirizzare per quanto possibile i provvedimenti in un modo che tutelino anche i nostri iscritti, faremo proposte al CNAPPC, a Inarcassa, alla Regione e al Governo sulle misure da adottare e sulla strategia con cui affrontare la situazione.
In questa difficile contingenza crediamo sia importante rimanere coesi e solidali, rivendicare con forza ciò che abbiamo bisogno e al contempo capire come possiamo aiutare e aiutarci: la comunità degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della città metropolitana di Milano e i suoi colleghi nel resto della regione e del paese, insieme agli altri professionisti di Ordini e Collegi sono una risorsa fondamentale del Paese, troppo spesso sottovalutata e trascurata: occorre oggi più che mai rivendicare il nostro ruolo, non è facile farlo a partire da un Ordine locale, ma faremo insieme tutto quello che è nelle nostre possibilità per superare questa crisi, insieme.