Dal 27.11.2019 al 27.12.2019
La Fondazione dell’Ordine di Torino bandisce “Bottom Up!” per selezionare nuove proposte di trasformazione del territorio di Torino. 16 gennaio 2020: scadenza consegna elaborati
La Fondazione dell’Ordine di Torino bandisce “Bottom Up!” per selezionare nuove e concrete proposte di trasformazione del territorio di Torino con l’obiettivo di accompagnarle verso la realizzazione con un percorso di promozione e finanziamento dal basso.
La partecipazione è aperta a cittadini, scuole, artisti, collettivi, comitati, realtà del terzo settore, imprese e progettisti desiderosi di candidare proposte concrete di trasformazione del territorio urbano. I progetti potranno riguardare spazi interni o esterni, luoghi abbandonati o molto frequentati, luoghi pubblici, collettivi o privati, giardini, parchi, cortili, spazi residuali, edifici sottoutilizzati, chioschi, negozi sfitti o coperture di edifici.
16 gennaio 2020: scadenza consegna elaborati
Ecco i principali requisiti che dovranno essere rispettati dai progetti:
- i luoghi oggetto della proposta dovranno essere all’interno dei confini amministrativi della Città di Torino;
- gli interventi sui luoghi dovranno adottare criteri di sostenibilità e garantire la qualità architettonica delle trasformazioni anche in relazione al contesto, con ricadute sulla qualità della vita dei cittadini;
- i criteri di sostenibilità del progetto dovranno prendere in esame elementi di economia circolare, crescita della capacità auto-organizzativa dei cittadini, condivisione dei beni e dei servizi, eventuali soluzioni che aumentino la resilienza alla scala del quartiere;
- in caso di candidatura di luoghi privati o privati ad uso collettivo, questi stessi dovranno essere nella disponibilità del gruppo proponente, che li candidano con titolo di proprietà, comodato d’uso, contratto di locazione, accordo informale con i proprietari o qualunque altro titolo valido ai fini di legge;
- in caso in cui si candidino luoghi pubblici il gruppo proponente dovrà verificare in via preliminare con i responsabili del comune l’effettiva disponibilità degli spazi e dei luoghi.